Critica Sociale - Anno XIV - n. 7 - 1 aprile 1904

106 CRl'f!CA SOCIALll e mezzi: disdegna e ridicolizza l'aziono parlamentare cui concede un laQChl-pnisare .. caso per cn-io 1'I e polarizza tutta l'attività proletaria nella organizzazione e nella pre-.sione del proletariato come 1>nrtito di clns,;e, E:,;so sono sufficic1Hi dA.solo Il strap))are le riforme alla bor• ghesia. Lo quali riforme soltanto, così str11ppate1 sono ri– forme socialiste. Questo, In succinto, il metodo rivolu– zionario. l riformisti, m, 1 ece 1 sono log1c1e organici Essi d1co110 - Se le rironne, siano esso d'indolo sociale genernlc, o d'indolo pal'licolaro per lo cla<,si lavoratrici, sono utili, so valgono I\ raffor.1.arc il proletariato nei suoi elementi cli resistenza contro il dominio borg-he-,c, non c'è ragione alcuna dì buttar via delle armi che pos~ouo sen•ire a raggiungere l'intento. Sta bene l'organizzazione e la pre11• 1 sione del proletariato: tanto bene che osso sono, anzi, la materia prima di ogni riforma: e l'opera parlamentare lo suppone, perchè que ... tn $enza di quelle sarebbe cite– rile, avulsa dalla realtà, inconcludente o inconcepibile. lla per ciò i.ta bene anche l'opera parlamentare, che lo integra, che ne è l'espre ... i.ione ~oHana, che le rivc-;tc di sanzione legalo. Oli atteggiamenti pnrlamoutari, l'appog• gio a un dato indirizzo di Governo, s0110il corollario lo– gico di siffatto largo e l'italo concepimento. ono un mezzo ri'-petto al fine. La concezione intransigcnte-ri\'oluzionarin ciel Ferri e dei suoi seguaci non ha il coraggio della logica; anzi ha di questa una misteriosa e terribile ptrnra. La logica della tattica socialista impone nes:;una est:lu– sione di mezzi utili di lotta dalla multirorme gamma dei medei-imi. Per('hè escludere a priori dei mezzi parlamen– tari, che JlO~sono recare nuove armi cli dife,;a e di of- I fesa al proletariato? I.a lotta di classe è una lotta senza I esclusione di colpi. E come non escludiamo dal no,·ero I di essi la l'iOlenza, della quale concepiamo la pos'!ibilitìl di esplicarsi in determinate circostanze, così non dob· biamo escludere i mezzi parlamentari nel loro senso in– tegrale. Si tratta di atteggiamenti, In cui configurazione non è possibile ora di definire in via astratta, esi.<;endo Cisi nulla 11il1che fenomeni contingenti che il partito esamina e rormula mano mano che procede nel suo cnm• mino, in connessione con la realtà economica e politira in mezzo a cui agisce e con le sue muh~\'Olezze e trn– l'iformazioni. Il socialismo rirormistn. i11te1ulcdi ricono– scere e rc.:ltituire al partito tutti i suoi mezzi di azione e di lotta, contro le minacciate mutilazioni dello altre frazioni di esso : di dare, cioè, tanta importanza alla pro– paganda teorica in seno al proletarìato e alla lotta eco– nomica sul terreno di cJa;;;se,quanta alla lotta politica e parlamentare, intesa questa come l'abile e accorto sus– sidio e 11integrnzione di q nella; senza pregiudizio di azioni extralegali, in via di a<,soluta e necessaria eccezionaliti'1. L"accusa di degenerazione .:locialista, scagliata rumo– rosamente contro i riformisti, non pare sorella-gemella cli quella obUiczione che gli nnarchid hanno sempre posto come una delle maggiori pregiudiziali all'aziono parla– mentare? L'antico spirito anarchico rigermoglia. J>crgli anarchici Il regime parlamentare corrompe i mandatari delle cla,,;:,i ltworatrici, i quali, una volta giunti in Par– lamento, JJCrdono la loro virtl1 combatti\•a o la SJ)eclfl– cazionc cli classe. )la gli auarchici, \'ivaddio, sono logici, partc11do essi - come i mazziniani, come tutti gli iudi– vidualbti - dal principio che l'indi\'lduo sia tutto e la collettiYitì, nulla. I ri,•oluzionari-intransigenti alla Ferri, che ha11110puurA.dei contatti parlamentari, come già. t1\'e• \'ano di quelli elettorali, nonchè degli nppoggi a iudi rizzi di Uovcrno democratici, che tremano di vedere qualche collega pii', anziano sul bnn<'Oministorinlo, ob– bediscono inconsape,•olmente a un impulflo anarchico 1 quando estendono l'obbiezione ano.rchica dRgli inrli\idui alle collettività, dai singoli delel(ati ni partili interi. I' come gli n.narchici non avvertono il valore del coutrollo vigile dei pnrtiti organizzati, cosl i ri,•oluzionari-iutran– sigenti hanno bb,oguo di ipotizzare, per loro uso e <'On• sumo, un partito socialista e.;;clu'!ivamente parlamentnre, nient'altro che parlamentare, il quale si sprofondi ogni giorno pili nel brago anarchico.borghese della palude di .Montecitorio. Jl che, quanto sia ingiurio:;o, per quel che riguarda appunto i rirormisti 1 alla \"0rìti'1e alla. lealtà polemica, abl>iamo già detto. )la c'è un ultimo appiglio trioorauto per i ri\•oluzio– nari-intra11:-1igenti: la. formula della i. collal>ornzione di classe w ~\ccidenti al!e parole! La collaborazione di cla.,se ò la ucg11zione delh\ lolta cli classe. Diamine, come ~i può lottare, collaborando a uno stesso la"oro? Jl dizio11ario non parla chiaro? Xo, cari amici, il di1,ionario non ,erve. Esso è spe:hO un reroco conser\'atore. Le "ecehie parole sono rinnovrtte dai ratti nuovi. I•: se è vero che SJl0"!-10 i fatti 11110,•i creano delle paralo nuovo - le sovver:sive del vocnholario 1 che solhrnto tardi vi tronrno diritto di cittadinanza - è anche ,·ero che spehsO ci si sene, in mancanza di meglio, delle parole ,·eechie, piega,uJole a un senso e a un'anima nuoyi. Collaborare vuol dire i. lll• vorarc assieme ,,, secondo il significato comune. Colla– borare, noi sociali~ti, allo riforme coi radicali e coi re• pubblicani vuol puro egualmente, dire, se volete, lavo– rare ilu,ieme. )la ò tutto qui? Per collaborare è neces– saria, lndis1>ensabile, l'armonia - dicono i rh•oluzionari. Intendiamoci: l'armonia sui punti fondamentali della ri– forma, l'nrmonia nel convincimento della sua necC.iSità storica e della sua opportunità sociale. lla la rirorma, che ha per presupposto quest:i armonia iniziale, è in– vece sem11re il risultato di una lotta: della lotta d~i gruppi che com·ergono iu essa la loro azione ~e1rnrata. o specifica. Partendo cia.:leuno di ossi da premesse di– verse, e avendo finalità. diverse - di comune solo l'op– portunità e la necesiità della rirorma come l'es1>011onto di una situazione obbietti,•a di co-1c, i cui fattori sono le condizioni politiche, economiche, tributarie del JHlese in un determinato momento o il grado di potenza e di pressiouo del proletariato - la rirorma ò la risultnnte di interessi in confHtto e, come tale, mediante il bino– mio della collaborazione-lotta dello , arie frazioni po– litiche che ,,i sono interessate, passa nella pratica legi– slativa, \'ia. ,,ia modificabile con l'alternrsi delle 1>ro1>or– zioni di ,•italità e di forza dei singoli pnrtiti. Alle volte l'armonia nel campo J>arlameutarc non è soltanto ini– ziale e parziale, mn continua e conq>leta fluo alla vit– toria finale: così a,·,·enno in Italia nll'epoea. dell'ostru• ziouismo 11er la dirè:Hl.della libertà, che è la rirorma dello riforme; cosl a\'\'iene ora In Francia per la lotta grandiosa e tragica contro il clericalismo, la quale è la premessa stes:ia della democrazia e della cì\'iltà. La col– laborazione, quindi, iJ 11ratto generale, l'ambiente, per cosi dire, in cui la lolla di vari gruppi economici o po– litici conduce a un ri-iultato tnngil.lile e concreto. Si ,•odo così come tutto sin ,·erlJnle pres:;o i nostri col• leghi clclFintransigenzn, dalla rivoluzione con cui pre– tenderebbero di differenziarsi da noi, alla interpretazione delle nostre idee a base cli dizionnrio ... eon:,errn.tore. È una colos!lale sel\·a lii purole, in cui \a.smarrito il i.enso delle cose, il significato nudo e reale della multiforme azione che ,leve e~ercitnre un partito, il quale è chia– mato uon giù. ad opernro su questa o quelltt zoua, ma

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