Critica Sociale - XIII - n.18-19 - 16 set.-1 ott. 1903

CRITICA SOCIALE 301 rate, che estende la loro capacità oltre una speciale oc– cupazione o 1i rende atti nel eseguire, in breve, ogni opera a cui siano chiamati ,, (1). . ** Un altro beneficio, che la produzione ritrae dalla. cui• tura largamente d.iffusa nelle clas~i che le forniscono la forza di lavoro, ò accennato da Andrew Carnegie in un libro recente, il quale ebbe l 1 onore di una traduzione in tutte le lingue dei paesi industriali: il va11gel() della 1·iccllezza e l'impe,-o degli <ttfetl'i. " 'l'utti sapete - egli dice a pag. 256 dell'edizione italiana - quanto debba l'industria ai miglioramenti e alle inve11zioni suggerito dalP01>eraiostesso. Notate questo ratto jmportante: co– testi suggerimenti di innovazioni utili vengono sem1>re dall'operaio colto e non mai da quello ignorante; ven– gono, com'è naturale, dall'operaio che conosce meglio_ la sua. partita. Se costui non ha letto, ha ossen· a.to , che dopo tutto è la forma migliore d'istruzione. Come è ve• nuto a sapere, poco importa; l'importante è ch'egli sappia." I grandi progressi del macchinismo sono dovuti, sì, ad uomini di alto sapere, che scopersero un principio nuovo e indicarono il modo di applicarlo ad intensificar la potenza del lavoro umano; ma il gracluale adatta– mento della macchina all'opera. speciale che deve com• piere, l'estensione progressiva della sua funzione è do– vuta ad una serie cli piccole modificazioni successive e ,ii progressi quasi impercettibili, che sono opera esclu– sh,a, amorosa, paziente dell'operaio colto, il quale, vi– vendo in continuo contatto col mezzo di lavoro) possegga le nozioni di fisica necessario a capirne il congegno, abbia occhio per notarne le deficienze, lo imperfezioni, le ridondanze e intuito sicuro per escogitarne i rimeclt. Il prof. Scbultze, che nel 1851 visitò l'EsposiziÒne mondiale di .Londra, attribul appunto alla cultura scien– tifica, più diffusa in Inghilterra che altrove, i suoi trionfi industriali. Egli osserva che, 11 quantunque i risultati ot– tenuti dalliinghilterra nel campo dello s_cienze naturali 1ion sieno superiori a quelli ottenuti dalla Germania, in Inghilterra però quei risultati sono, molto pili che altrove, patrimonio comune della classe media. li corredo di co– noscenze fisiche in questi medt ceti, come pure negli ar· tigiani, piccoli negozianti, agenti, ecc. ò certo assai più gru.ude che non in Germania. Jvi, tutti coloro che si dedicano allo studio di una scienza, ne fanno anche, di regola, uno studio per il Jlane. J., 1 Jngbilterra ò il paese degli autodidattii dei volontari della cultura, che non possiedono nò lauree, nè diplomi, ma che rendono tuttavia grandi servigi alla causa elci progresso. L'alveo in cui scorre il fiume del saJ)ere ò in Inghilterra molto più largo che altrove " (2). Se è indubitato che la diffusione clella cultura gene– ralo migliora essa stessa le attitudini dell'operaio ed accresce la produttività del suo lavoro, rendendo ogni suo sforzo più assiduo, più armonico, più disciplinato, rimane da vedere quali sono i mezzi più efficaci ed eco• nomici coi quali si può s1>eraredi elevare il livello medio intellettuale de' nostri lavoratori, a cui non bastano più le prime nozioni astratte e inorganiche, apprese nelle poche ore passato alla scuola elementare. E della nocessità. cli un'istruzione superiore hanno mo– strato di accorgersi tanto i Oovemi 1 quanto gl'industriali, (1) MILL: Ec<1110111ia p<JUUca. (!) sc11u1.Tz•:: 1',"aUot1aW1.ono111i$clle .Ql.lder aus 1-:11gla111ls Voll:8l1bui ,1enn, 1s~s, e n B1arco questi fondando e mantenendo in proprio scuoio 1>rofes– sionali e biblioteche per i loro operai, come il KruJlp nd J◄:ssen; quelli aiutando con og11ipossa l'iniziativa privata e prelevando talora) come in Inghilterra, una tassa apposita por sopperire alle cresciute esigenze della cultura 1>opolare. Sorgono in tal modo e si estendono i nuo\'i rami del pubblico servizio sul grande tronco dello Stato, accanto ad a.Itri che esistevt\no già per la soddisfazione di bisogni anteriori e più semplici. E, se altrove sono in prevalenza scuole proressionali che sorgono o laboratori di tirocinio, in un paese povero, come l'Italia, dove l'economia cielia famiglia proletaria non permette ancora di estendere l'obbligo dell'istruzione per i figli oltre le soglie del– l'adolescenza e<l ai rriovani operai di sacrificare una parte della giornata di IM'Oroper frequentare la scuola professionale, riserbata a una piccola aristocrazia di privilegiati; in Italìa bisogna contentarsi cliqualche cosa di diverso e di pilt semplice, della bilJlioteca, per esempio, già. che essa sola.J)ermette ai lavoratori di utilizzare eon grande libertà ~ ai fini della loro elevazione - le poche ore serali e la sola giornata festiva. di cui dispongono. Per questi motivi credo che le biblioteche J)OJ>Olari debbano sorgere e svilupparsi a maggior ragione da noi che altrove. * *. Qui l'ordine della materia porterebbe a tracciare un po' di storia di questi istituti di recente formazione) a studiarne l'ordinamento e i risultati nei vart paesi ove da. tempo fioriscono rigogliosi, e sopratutto importerebbe indugiarsi a dimostrare la. influenza che esercitano sul– l'educazione politica <lelle masse: ma 1>oiche di queiito ebbi gilt ad occuparmi sommariamente in un giornale di parte nostra e tutto l'altro mi porterebbe assai in lungo, così rimango nei limiti dell'argomento che mi sono proposto incomincian<lo, e concludo con le •parole stesse del :Marshall, là dove enumera le qualità o i pregi che provengono alla mano diopera da una maggior dif• fusione della cultura genera.le, quale appunto può essere attinta alle biblioteche del popolo: 11 La capacità. di tenere in mente pili cose alla volta, di agire con prontezza. e dar prove di ricchezza. di ri– sorse quando qualche cosa va male, di adattarsi presto ai mutamenti nei particolari del lavoro, di essere costanti e sinceri, di aver sempre una riserva cli forze a disposi– zione nelle circostanze critiche; ecco le qualità che for– mano un grande po1>oloindustriale. " ( 1 ) E 0 l'TORE lfAHJt:T'l'I, {1) l'rh1cJpU ili Hco11om,", In DUHW/eca deU'Bco11omista, Serle IY, voi. IX, Il PEGGING OFFOLA/MS Il Legislazione sociale o speculazione finanziaria. Johm111es/J10-u1 {lfJOSlo 1903. Una delle leggi più a lungo elaborate dall1ex Oovcrno boero fu la II Gold-law " (legge ~u!Poro), già alJbozzata fin dal !Sii, ma che venne poi modificata quasi ad ogni biennio, flno a.d essere completata e 1rnbblicata come intiero corpo di legge, in 153 articoli, nell'ottobre 1898, un anno cioè prima della guerra. E, a parte loggiero modificazioni, tale legge rimane tuttora in vigore. Le disposizioni fondamentali sono 1 in ria.ssunto 1 lo se~ !{UOUtii

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