Critica Sociale - XIII - n.18-19 - 16 set.-1 ott. 1903

soo CRITICA SOCIALE dlJ)endentc dalla diffusione clel macchinismo ( 1 ), non si verifica che in un limitato numero di casi; la regola generale essendo, invece, che lo esigenze della sicurezza del lavoro e de\1 1 esatto giudizio nocessario a dirigere il processo di esecuzione aumentano c-ol progressivo com– plienrsi della macchina. L 1 intelligenza della direzione non avrebbe permesso da sola l'uso di una tecnica progredita, senza una classe operaia elevatn. dallo stato primitivo d'incultura e di inerzia ìutellettuale. Cosl l'industria russa del cotono non ò in grado di impiegare Io grandi filatrici o tessitrici meccaniche che si usano generalmente in Jnghiltorra, la quale esporta i suoi tessuti su tutti i mercati del mondo; e non le J>ubimpiegare pcrchè gli operai russi non saprebbero servirlo e l:!0rvcgliarle, nè anche numentati di numero. li lavoratore inglese, por converso 1 reso intcllettual– mcnto pil, agile e sicuro nei moti rapidi della perce– zione da un'istruzione elementare sufficiente, ricevuta nelle scuole <li cultura generale e proressionale, pub servire anche più macchine insieme: cosa che non sa fare il russo, per il quale è necessaria, inoltre, una spesa non indifferente di vigilanza e di controllo, che accresco enormemente il costo di produzione, distruggendo cosl gran parte del vantaggio che l'industria russa trae dal basso prezzo clelln mauo cl'opern. ... :hla un insieme di nozioui generali ben coordinate e resistenti, che sieno come un orizzonte di conoscenza in cui l'indivicluo possa muoversi liberamente o sicura– mente, senza che ogni suo utto risenta dell'incertezza e dell'iudeeisione che viene dt\ll 1 ignornre 1 un tale corredo di cognizioni pratiche e positive non è soltanto neces– sario a formare il huono e alacre servitore della niac– china di grande potenza produttiva, mn. aumenta anche notevolmente l'intensitt~ di lavoro dell'operaio, indipen– dentemente dal mezzo di cui si serve. !,o spirito di osserrnzione, la capaciti\ di tendm·o mag– giormente Parco dell'attenzione o della volontà, per ot– tenere una sempre maggiore rapidità di esecuzione, t~he abbrevt ciascuno dei momenti consecutivi per cui passa la materin. prima ohe si trasrorma in prodotto, e nella successione rapida di questi momenti la precisione del• l'atto che li compie 1 e in ogni atto la percezione esatta della sua efficacia operativa nel prodotto in formazione; assiduità., col1>0d'occhio, iutuìziono rapida, prontezza di risoluzione, spirito d'iniziativa, sono tutte qualità proprie soltanto degli individui coltivati, o dànno al lavoratore oho le possiede un'incontostnl.)ilo superiorità sull'operaio ohe ne ò privo. E il bello si ò che u un progresso dell'intelligenza e una più alta cultura possono senz'altro rendere atto l'OJ>eraìo ad una maggiore intensità di lavoro, senza. cb 1 egli consu.mi in più un solo atomo della sua forza fisica 11 ('). La resistenza a un grande sforzo muscolare non di– pendo esclusivamente dalla forza organica o cla altre condizioni fisiche <loll'individuo, ma anche dalla sua for;m di volontà e dall'energia del suo carattere. Ora, volontà. o carattere sono ))Otonze di natura morale pill tosto che fisica, pur di1>ondendodallo condizioni fìsicho della forza nervosa; tanto ò vero, ohe esso sono proprio (') SI ricordi che anche u\tlmamonlo Il !:!orci rimproverò al llar:< una certa Ignoranza In quanto n problemi di meccanica ap11Hcatl al• l'lndnatrla. Saooi di Crlfl.c(1 dtl .Vr/1'.d,smo. S1111dron, 1903. ti, A. llARSIULL; Pt·lnclpU d& Ecv110111kl', In BUJU-0tua dtU'Ec-011-0• '""'"· 81 m r G no B1ar o dell'uomo e non degli altri animali. "Questa forza, questa risolutezza, questa. energia, questa padronanza di sò medesimo, o - in una parola - questo 11 vigore 11 ò la causa determinante d'ogni progresso: esso si esplica in grandi azioni e in grandi idee " (') o nasce soltanto negli spiriti consapevoli, educatl all'esercizio del pen– siero o della riflessione. Anche nei più umili o grossolani lavori della terra e della miniera, per i quali sembra non si richieda la minima applicazione intellettuale e basti l'uso anche indisciplinato della forza bruta, pure nelle semplici opero di scasso e di escavazione, In cui non si tratt.a che di smuovere terra o minerale, rifulge la superiorità del huoro intelligente, entra l'applicazione dello sforzo rngionato. Dovedi appunto allo stato d'inrerlorità intellettuale, in cui vivono e operano g!i operai russi in confronto dei loro fratelli dell'Europa. occidentale, so il Ballod potò istituire questo confronto, che nella concisa eloquenza dello cifro clice tutto. Mentre nel 1808, per la produzione di 500 mila tonnellate di rerro greggio o 860 mila ton– nellate di ghisa e acciaio, occorrevano nell'Ural quasi 150 mila operai, sarebbero bastali poco più di li mila lavoratori belgi per ottenere la stessa quantità di prodotto Anche nelle fabbriche tecnicamente migliori della Russia. meridionale, ove l'istruzione ò alquanto pili diffusa, G284operai potrebbero fare il lavoro che nelPUrnl ranno 14.080. La J)roduzione media annuale di un minatore delta regione ò di 50 tonnellate, mentro un minatore tedesco no rende 370 (1). ... Un'intelligenza coltivata ò inoltre il mezzo di salva– taggio J)iù sicuro e l'arme J)iÌl Jlotento di cui pub dis– J>Orrol'OJ>eraio che non vuol esser travolto nelle crisi di lavoro o vinto nella lotta J)er la concorrenza. li col1>0 d'ocehio, l'intuizione rapida, Ja J)rontezza clel misurare e del risolvere, lo s1>irito d'iniziatirn 1 diventano, ogni giorno pili, lo doti indispensabili nel ogni lavoratore cho non vuol lasciarsi sorprendere dagli eventi e metter fuori dai quadri, impedendo alle sue facoltà di cristal– lizzarsi nella ripetizione sino all'inflnito cli un'operazione semplice qualsiasi. L'improvvisa rovina di tutto un'ramo speciale d'indtLStria, l'adozione di una nuova macchina che, eseguendo più operazioni In una. ,·olta, elimini al– cune delle fasi interme,lie por cui deve passare il pro– dotto prima di giungere a 1>orrezione 1 gettano sul lastrico intero categorie di operai spooializzati, che non dispon– gono di facoltà abbastanza agili dn sapersi piegare senza lungo tirocinio a nuove attribu:'.ioni, in quello o in altri rami cloll'industria. 11li'airbairu, fln dalla metà del secolo scorso, affermava ohe nel suo stabilimento i processi più difficili di un lavoro erano affidati all'operaio più colto, e soggiungeva che " l'utilità. di una buona educazione generale si di– mostra specialmente nel trapasso da un lavoro nd un nitro 11 ('). E, nello stesso torno di tempo, l'industriale Escher di Zurigo risJ>Ondeva alla Commissione per la legge sui poveri: "Volendo uomini d'iniziativa, utili in ogni ma• niera di attività, individui, infine, clai quali un impren– ditore preferisce d'essere attorniato, io decisamente sce– glierei i Sassoni e gli Svizzeri, ma 1>iùspecialmente i Sassoni, a motivo della loro accurata educazione gene- (1) l,O &tesso, op, CltMhl. l11 Doit. c. 0.U.LOD; DU ,oirticha(llkh• t.ag, R11Hlai1ds, 1698. (I) SCllULT"lE: V-0IA:rbild1mu IOlcl vou.,,,cohlllm1cJ,

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