Critica Sociale - XIII - n.18-19 - 16 set.-1 ott. 1903

CRITICA SOCIALE 289 gliuoli, nulla vieterebbe che le due serie di questioni fossero trattate nello stesso tempo, e non ci sarebbe nessun motivo per disgiungere l'una dall'altra o per 1>relendere che runn cedesse Il 1>assoal\laltm. Se non che una rlformn <tb imis dei nostri ordinamenti scolastici ò oggi possibile? - Non 1 intendiamoci, una riforma dilcltante'lca e pa-,ti("clouu, escogitata da qualche progettista giacobino con l'aiuto lii pochi aforismi sem– plici ed e, 1 idonti, che portano, come gli assiomi della geometria, la loro prova In sò ste'lsi, e non hanno che il solo plccoli!'l:timo difetto di non tenere nessun conto della materia umana, multi1>la, complessa, fluttuante e sensibile, sopratutto sensll>ile, a cui quei principt astratti, eosl 11emplicled e\•itl<:uti, dovranno es.sere somministrati: di questo rirormo non c'ò penuria j o basta rivolgersi a un qualunque arnccondnto di villnggio per sentirsi senzn altro solorhun· su' duo piedi uno flpociale piano cli rico– Rtruziono scolasticn, con la solita lnvocnzione flnnlo nl– l'uomo, al dittatore dello scuoio, che conquisti il Mini– stero 8 rinnovi dalla sera nlln mattina la. faccia del mondo. i~a riforma, che noi desideriamo, non può essere la elueubrnzlono solitaria di un genio, sia puro autentico, In quale, J>Cres.,er trop1>0superiore alla capacità intel– lettunlodi noi miseri mortnll, minacci di non esser compresa o al esser res1>intao di venire malo applicata da noi, che, <101>0 tutto, slnmo i collaboratorl necessari di qualunque rlrorma: ossa elevo essere in buo111L parte la sintesi delle nostro idee o lo specchio della nostra coscienza; dev'essere di lmmedil\ta applicabilità o di sicura buona riuscita: di Immediata n1>plicabilità 1 perchò sarebbe ridicolo che RI complicasse con essa il problema facile e urgentis~imo del miglioramento economico o morale col solo effetto di rimandare allo calende greche o 11unae l'altra; de,·e oss~re di sicura b11ona riuscita, perchè, so la sollecitu– dine doll'appllcaziono dovesse procaeciJrsi a prezzo di sconvolginu.mtl cervellotici, ouch~ npparisse il pericolo che, cnmblnndo Il vecchio, si camblnsse in peggio, il J)rlmo vor;tro obbllgo s1u·ebbo di re.~pingcre energica– mente la riforma, quand'anche vi si presentasse ornata del corno dell'abbondanza, opJ)uro, nella migliore dello lpote~i, 1>ornon perdere l'abbondanza, chiedere la. di\'I• slone della parlo economica o mornlo da.Ila 1mrte stretr tamento didattica, affinchò la J>rima non :nesse a par– teci1>are al naufragio della secondo.. Ci() posto, possiamo noi allo stato J)resente delle cose con sicurezza affermare che ad una completa riformn delle nostre scuole si 1>01•sa. subito dar OJ>era,essendo essa nella coscienza dei pedagogisti e di noi inseguanti oramai del tutto matura? Prima di accingerci a costrnlre nuovi sistemi, non sa~ robhe forse meglio provvedere n rimuovere quei malanni che, come inquinano la vita RCOIIL'liica d'oggi, cosl pertur– berebbero il funzionamento dogl'lstiluti di domani, o renderebbero vana o inefficace qualunque piì1 elaborata e più geniale riforma? Lo lingue morlerne. 'l'uttl snnno in quali disnstroslsslme condizioni si trovi nello nostre scuole l'insegnamento dello lingue moderne. ~lancnndo 11AJl0 l>'acoltà.univorsitn.rio lo sezioni di fi!o– logio. moderna, l'insognamonto del frnncese, del tedesco dell'inglese è rimasto molto spesso affidato a empirici; ohe hanno ottenuta l'abilitazione all'insegnamento da Commissioni esaminatrici, formato non di rado da ))Cr~ sone competenti in tutto salvo che In filologia moderna - quando non è Intervenuto Il solito politicante a provocare un'abllllazione ministeriale senza neanche il disturbo degli e•mmi - o che Insegnano le lingue moderne con metodi cd intenti assolutt\mente empirici, scambiando gli scopi prevalcnlemonto educativi e formati\•i degli studt letterart nelle scuole medio con gli scopi pren– lontomonto pratici degli stuclt medesimi nelle scuole ))roressionali: J>Orchò Il frRnccie o Pinglese della scuola media dov'esscro il francese e l'inglese di Victor llugo o di hnkcs1,eare, non quello della. fattura o della let– tera commerciRle. Nò a questo si riducono tutti I mali; ma non di rado mancano agl'insegnanti di lingue moderne finanche lo primo cognizioni della materia stessa che doYrebbero in'ìCgnare; o si videro l'anno passato, nel concorso di rrnncoso por le scuoio complementari e ginnasiali, cln<1• sillcati Rolo 15 su nn concorrc11t1, o la Commissiono esa– minn.trlco c\lchiarò che negli osnmi ossn, lungi " dal protoudcro noi candidati quel grndo di coltura letteraria o li11guistlca che puro sarebbe neces~aria in chi aspira a\l'in'!egnnmento di una lingua straniera nelle scuole go,·ernatlve 1 si era limitala Rd esigere le 1>iùindi"ll)en– sablli garanzie cho l'insegnamento, J>tl' t1·oppo sc<11·s<t ro1wscmw tldl<t lin(Jlta e per catlim prommzia in chi lo lm1,artisce, non abbia a riuscire dannoso •; nell'elenco degli esaminati la Commi'lslono 1>0trebbescegliere a de• ci11e i nomi di coloro cho nelle 1>roveorali furono, wr gravi rrror, cli grammatica, ver pro111m.:ia intollerabile e per l'i11capacitù di esprimersi co1Tcllame11tein li11gua fran– cese, unanimemente graduati immeritevoli di punti su– periori a quelli llai due ai sri trentesimi '.1' Data questa, che la Commls'110neha tutti i motivi di chlamnrc • sconfortante condizione di cose ·n è opportuno ò prutlenlo allargare fin da ora Il dominio de!Piusegna• mento dello lingue moderno - chè qualunque nuovo ti1>0di scuola doHà bene o malo risolvere questo J>rO• bioma - quando scar;iegglano gl'inscgnanti adatti n soddisfare In ndeguata maniera questi~ nuo,,a esigenza della iicuoln? l'rimn di sconvoll,(Orol'insegnamento clns– slco, nel cui personale ò a,,vonuto un progresso immenso s1>oclalmcnte in quest 1 ultimo vontonnio 1 non si ha il do, 1 ere di orgnnizznre su solide l)asl l'insegnamento mo– derno? H.endìamo pure facoltativo o magari sopprimhuno il grol'O o sostituiamogli il tedesco: ma all'insegnante di greco, che sa il greco, pO':lsinmo :,ubito sostituire con sicurezza un'Insegnante di tedesco, che conosca il tedesco o almeno conosca ... l'Italiano? La Commissione pel concorso, <1ui innanzi ricordato, si ò sforzata d'indicare al Ministro le cause e i rimedi del male che essa deplorava. E: la causn fondamentale sarebbe la eccessiva larghezza con cui lo Commissioni osnm\natrici conccdouo lo abilitazioni; onde propone che " una. Commissiono unica 1 composta iu maggioranza. di ,·alcnU insegnanti di lingua e letteratura francese, si rechi ad esaminare i candidati all'abilitazione 1,resso le divcr,e sedi di esame, e si ottenga cosl un giudizio pronunziato con 13icurezzno con uniformità di criteri 11 ; o almeno che nelle Commissioni esaminatrici "sia fatta una pii, larga parto nll'clomcnlo ))ilt naturalmente com• J)cteute e che !ila raccomandato nlle sedi unh•ersitarie d' osa.mo di rosJ)ingcrc assolutnmcnte o senz'altro quei candidati, I quali non dlnuo sopratutto prova di posse– dere una buonn pronunzia. e una. sufnciente conoscenzn pratica e grnmmaticalo della lingua 11 ; e solo in linea secondaria, " poichò vare che riltrn delle cause della scarsa cultura linguistica del candidati si debba trovare nella deficienza del cor,;I preparatori all'insegnamento delle lingue straniero 1 la Commissione esprime il voto

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