Critica Sociale - XIII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1903

148 CRITICA SOCIALE di Dio 1 nè di altra presunta causa 1n-ima equh'alentc. Con buona 1,ace del 1>ror.Momigliano, lo dottrine s1>e rimontali ed ovolutl\'o, indipendentemente dai concetti e dall'opera di A. Co~rTE, ,ion furo110 mai di pro1>0sito uè at,e, lj# irrtliyiost. I limitarono ad affermare. senza sot– tintesi, reticenze o restrizioni menlali, con una chiarezza e una franchezza Ignote a certi stmi-positici.sti odierni 1 che è i1111Ule ptr la scie11:.a risalire oltre il motu degli ntomi vortici I es))rCsslonc fondnmentnlo dell'inclissolu– bllo legame fra materia e forza, come è inutile e perico– loso per la scie11w l'introdurre energie, cause sopranna– turali, sottraentisi al controllo doll'ossern\zioue e del– Pesperienzn, nell 1 lnterpretaziono dei fenomeni naturali 1 da quelli della gravlta'lione n quelli dolio spirito e della società. umana. Del mistici1:1mo mBzzinh\nO io non ho mai parlato. Per comO()iti\ di polemica Il prof. Momigllano mi fa. dire, in questo punto cd \11 nitri parecchi, cose che non ho detto, o che ho detto diversamente. l'crò, quanto ai rar>porti fra misticismo ed a.:io11t, io prego il pror. Momigliano di voler rileggere con attenzione le u~morie di Garibal<li, libro, che, non so per quali ragioni, è stato così presto dimentieat.o anche dal così detti J>nrtitl n,•anzati. Fra il Dio del vecchio e del nuovo testamento o il Dio di Mnzzinl c'ò un abisso, come dnlla dotta lezione fattnci dnl prof. Momlgliano. J..,'uuo impone il sagrifleio pel trionro della verità assoluta, per la conquista della ,•ita. eterna, l'altro per la. redenzione della patria (1). Sbaglierò, ma. io non posso adattarmi neppure a!Pinse• gnamento di )laz?.inl. Per me il sagriflcio per la patria dove essere rtotermlna.to da ragioni morali, storiche, cco– nornico-soclnli e non Imposto da ,·olontà. soprannaturali! Atrtz. tuo E. 80~.HWI. Dal canto suo il prof. )\'rnuccsi;o Oc Luca, autoro cli uno studio su :\Lazzini, Marx o Ca.vallotti, pubbli– cnto nell'opuscolo Questioni <u-denfl, ci invia eia Ca. – tnnia altro ossorvoz.ioni che la tirannia dello spnz.io oi costringo a rinssu11101·0. Il De Luca trova un po' " metafisico II il punto di partenza del pror. Donnrdi, Il presupporre cioè che il socialismo derivi clalla nuova concezione scientifica dei fenomeni cosmici. JI complesso delle manifestazioni su– perorganiche si ba.sa sullo sviluJ)pO della produzione eco. nomica, J>Crcui In società si modella. sullo strumento di lavoro; beninteso che i nuo,•i bisogni rampollanti da cotesto svilupJ>O materiale si traMormnno J>Oiin senti– menti, in idee, in istituti giuridici, ecc., che reagiscono a loro volta. sul sustrato economico, e qui si rivela effi– cacissima - se non Indispensabile al nascere del soch\• lismo - anche l'influenza J>sicologica e tecnica. delle dottrine positive. Ad ogni modo, per stabilire la posizione di un pensa• toro di rronto al soclnllsmo, assai più che alle sue opinioni ftlosoflche (,·t sono socialisti SJ)irltuallsti, come vi sono positivisti antlcollettlvisti per In J)elle), si deve aver l'occhio alle sue dottrine èconomiche, e su questo punti} il De Luca 1>cnsa che Il pensiero di .Mazzini sin molto piì1 vicino cho non si creda n quello di .Marx. "'Oggi il capitalo - ò scritto nei Doveri clell'uomo ò despota del lavoro. Delle tro classi che oggi rormnno economicamente la società - capitalidi, intraprenclitorl ed operai - la prima sola. è padrona del cam1>0, pn- (1) Alludo "' vauo dfl mo citato nel vrccedenlc articolo 111ser1to llt'IIR Crltku &xl1f/t, !'i. 1•8 dd 1903. drona di .promuo,•erc, indugiare, accelerare, diri~ero verso. certi tlnl Il ll\\'Oro.... La parte degli ultimi degli opern1 1 è il salarlo, determinato anteriormente al la"oro e senza ri~uardo agli utili rna~uriorl o minori che esci– rann~ dall'imprci!a; e i limiti, fra i quali si agscira il ~alano, sono <IC'termlnatl dalla relazione che esiste fra li lavoro offerto e Il lavoro richiesto; in altri termini, tra la popolazione OJ)eraia o il capitale. Or, la prima tendendo all'aumento, e a. un aumento che supera gene• ralmente, non rosso che di poco l'numonto del secondo Il salario tendo, dove nitro cnus~ non si frappongano ~ scendere . ., , Questn diagno~I, la cui ultima espressione, a tra\'erso le crisi e le irregolarità della. produzione, sta nella mi• seria e nell'impotenza economica dell'operaio, gli addita il rimedio nel roudaro istituzioni economiche il cui ca• J>itnlc sia coflcftivo, ill(fivisibile,.vcrpeluo; onde gli operai, JH\droni del c11pltn.lo ,formeranno la nazione ricca, domi– natrice della propria produzione e del proJ>rio consumo. Col lavoro associato, col riparto del frutti del lavoro ìn proporzione del ln,·oro compiuto e del suo Yalore, si avrà nel futuro sociale la più grande rivoluzione che possa idearsi; quelli\ che, dando per base al consorzio umano il lnYoro o per baso alla proprietà. i frutti del lavoro, raccoglierebbe sotto una legge sola d'equilibrio tra ))roduzlonc o consumo, senza distinzioue di classe, senza predominio tirannico di uno degli elementi del lavoro sull'altro, tutti i figli della stessa madre, la Patria. 'l"ale, riassunto qua.si colle stesse parole del Mazzini, l'idealo sociale di lui, completato dal concetto che ra in– scindibili In mornllti\ ed un rolatl\'O henc'ìsere economico e dal J)ronostico di una terra di lavoratori, solidali rra loro a traverso tutto lo frontiere. Chi non vede - chie,te il Dc Luca - disegnarsi, sotto la scorza idealistica di questa sintesi, la giustificazione della. lotta di classe come ratto, Pinterna:lo1rnle e il colletlir;ismo come mèta, della qun.lo l'associa~lo,iismo mazziniano sarebbe come il J)ro• ceclentc logico? Il rhe, d'ultronctc, ò cosa naturnlc; poichò, come dni fianchi del caJJitalismo erompo il ~o– cialiinno, co.~l dalla democrazia repubblicana borghci!o scaturisco il partito socialista ( 1 ). I~ poichò il qrosso ca– pitale srruttatoro nacque SO\'rntutto dalla conquista o si mantenne col sernggio politico, ceco che anche 11 patriottismo, la libertà, la indipendenza nazionale sono nrticoli, in sostanza, del programma socialista. Constntnzionl che non parranno soltanto accademiche a coloro che come il De Luca - credono ancora uti lo o oonsigllabllo la. collaborazione dei socialisti o dei mazziniani nell'attuazione di molte rirorme econo– mico-p0litiche. ( 1 J Qui cl 1,Rre 111<11141'1!II lnc1rnl!rn1ente Il smnto deOOle dell'argo mf'nllu:lone 1lel 11ror l>f' l,uea, come 1111111111 <'01Wlllautlsll 111 q11es111 m11terl11 PO\t'llè Il 80('11\1111110 erom11e beni\ (IRIcn11U11llsmo 8Vlh1Jll)RI0, nu, come antlleal 1• llt'(rtu:lonl' hcire\1111111 di t'~so. ~è <1a11'11ntllc8\11 snh•a lntcramcnh•, m111g-ra1to, o meglio 1111Cr111tlR, <lelln lndelermlna• lt'HII del Ili.O! 1ermlnl, Il 11ebulo1O lllt6()ClllZ'4>Hl.~•"0 mav.:lnlano, t"he o,iell\a. fra l"t',.~ere l>or1Clie1e ~uo 111algr111loe Il 11:m JKllt'r e~iero 110"0110. (:\·ota dtlla CklTICAI, /.,a. Criticn. Socinlc e l'1.\vnuti I costanoper C.rtnlin: anno J,, 22, ,'femcstre L. Il - 11er l 1 J•:stcro: wuw L. 3!), semestre .li. 19,50. Da, Critica. Sociule e il 'J 1 e111110, J}er ~.lìlauo: mmo h 19, semestre L. 10 - per il n.,to d'Italia: mmo l,. 24, semcRfre h 12,:;o - per /'!~siero: anno L. 40, semestre L 2t.

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