Critica Sociale - XIII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1903

CRITICA SOCIALE 147 naro ad altri fini, vale a dire al miglioramento della economia nazionale, all'aumento della produzione, come desideri\ giustamente l'on. Sacchi. Sfrondati i bilanci militari o perciò dato sesto al bilancio gene– rale1 riuscirebbe agevole In conversione della rendita, la quale spoltrirà. i capitali ora tranquilli nei titoli dello Stato per volgerli alla terra, alle industrie e 11i commerci, per donarli 1:\111\ prosperità. del paese. Un Oovcrno 1 che desso affidamento di volere la pace fren:tnclo le prodigalità militari, potrebbe miglio– rare la nostra politica doganale, in modo da rcuclerla conforme agl'intercssi molteplici e varii delle regioni italiano, non eia subordinarla al giuoco di alleanze e di gelosie militari. l~ si avrebbe fìnalmonlc quel consolidamento della Jibertò, che ò il nostrn pit'l vivo desiderio 1 che ò il sogn o arden te di un popolo C8asporato. r radica.li cho fanno capo all'on. Sacchi, e che frn non molto si nduneranno per disciplinare le loro forze o per dnrsi un programma e un metodo, ab bia110 essi puro il cor11ggio della sincerità. e a.vra.nno in pugno l'avvenire prossimo. So 110,ci ricaccornmo tutti quanti nel limbo dell'inccrlezza. OAHZIA CASSOLA. CTLTfME SCHERMAGLIE lntoL-no a lVIazzini e al Socialismo rn aggiunta alla postilla cln noi fatta nell'ultimo numero allo osscrvaz.ioui di felice Momiglianoi il prof. Edoardo Honnrdi ci mancia: .\lllano, 4 maQg«J 1903. CARO 'l'UllATI, 'l'u hai trionfalmente ris))osto al sig. ))ror. :Momiglinnoj il quale, pnre a mc, dice, non solo molte inesattezzl.', ma. molte cose superflue, e che nulla hanno da rare colla tesi dn. mo sostenuta. J1 prof, ~fomiglinno parla di evoluzione, riducendola, quanto alle leggi od alle conseguenze, nd una sola sua fase, ad un solo suo periodo, l<i fase Cll il vel'i0<lo biolo• yico. I~non ha compreso eomc le fasi successive, lapsi– cologic(i e fr, cco11omico•sociale, abbiano, nella coscienm e nel senso morale, caratteri distù1tivi, specifici (nel senso moderno della specificità) onde si differenziano, non solo, ma. si eleva110 a leggi supe,·iori, che invano si cerchereb– bero nei periodi precedenti della vita unìversale ! Dopo le ultime esagerazioni dei selezio11isti ed il pm·:iale trio11fo cl~gli ambie,itisli, dei 11eo-lamarT.·isli, od il tentnth·o, logico dopo l'ortogenesi dell'Himer, di ridurre le specie a gruppi di esseri paragonabili agli onii,ii di cune stu– diati dalla geometria analitica, e nei quali la variazione non sia più illimilal<t, ma limitata., a guisa. dei punti di ciascuna curva geometrica 1 fissati dai pammetri; dopo queste 1,ltimeprove 1 nella. contesa dello quali parve smar– rirsi, per un momento, il concetto fondamentale e,,olu– tivo, esso, integrandole, si allargò o completò nella formula sopra esposta, cosl diversa dal miope e gros– solano danoinismo sociale di certi dilettanti e di certi filosofi. Cosl intesa. la dottrina dell'evoluzione ripudia In momle det superuomini, per In quale pare spezzi una lancia. il pror. Momigliano. li quale crede di distruggere i ra.J)porti che legano il movimento scientifico del secolo scor;o al socialismo nffcrmando la derivazione del ))ensiero marxista. dall'i– dealismo hegeliano. Ma. sta di ratto che Hegel è pili vicino di quanto comunemente si crocia alle dottrine evolutive. L'essere hegeliano ò monistico; nelPessere ho- galiano materia e spirito sono intimamente, inclissolu– bilme11te connessi; l'essere hegeliano si trasrorma conti– nuamente; Dio, lo spirito, mcns agitat molem, è imma11e11le nell',mirerso; molta. parte, dunque, del concettoecolulit-o ò in llegel, e vi ò in una forma molto pilt, precis(l, che non sia nei ,•aghi, impcrretti accenni della scuola jonica ed atomistica greca, di Aristotile, di Lucrezio e dei ftlo• sofl del rinascimento. Anzi, il Dio immaneute nell'universo, spit·itus hllus alit, è, per gli SJ)iriti religiosi, la forza operosa, sapien1e e provvidenziale dell'uni\•ersale evoluzione, per cui forza. e materia, nel loro indissolubile connubio, passano non soltanto dall'omogeneo all'eterogeneoi dal semplice al com1>lcsso 1 ma dall'nmorflsmo n1le forme più eccelse del bello, dall'indifferente all'utile, al buono al sublime! Soltanto che l'oyyetto, in Hegel, è l'ideai nella dottrina. delPevoluzione è il fatto, l'osservazione,l'esperienza. Ebbene! in questo fondamentale divario che esisto rra il sistema. hegeliano cd il metodo sperimentale cd evo– lutivo, Marx, Idealmente, din.letticamente figlio di Hegel 1 è passato all'evoluzionismo, perocchò il materiale su cui rornlerò. le sue dottrine, e che egli p11sserà.al crogi11olo della. sua. potente dialettica, lo va a cercare, non nel campo dell'idea, ma nell'ordine dei fatti, nei ratti della \'ita psico-otica. ed economico-sociale dei J)OJ)Oli,nei fatti della. grande industria, fra lo svolgersi della qua.le egli viveva nel suo prolungato soggiorno in Inghilterra. Quanto aWopposizio11e,"ll'm":ersio11e di O. ì\lazzini per In dottrina sperimentale, per tutto quanto era ìnter- 1>retazione monistica, naturalistica dei fenomeni, non occorre essere uno S)}ecialista, uno studioso autentico del grande Maestro, basta conoscerne le opere colla scorta del pili olcmontare senso comune. E se non rosse che non ho proprio voglia di sentirmi vuotare addosso il sacco delle contumelie e delle ingiurie di coloro che sono al lumicino quanto a. buone ragioni, potrei facil– mente accumulare I\ decine le citazioni decisivo, senza bisogno di J}CSCl\ 1'0 fra.si isolate, di spezzare ad arte i periodi 1>oradulterare il pensiero <lello scrittore. I i\li limito, per ciò che riguarda. lo dottrine positive, a riportare duo brani caratteristici, il concetto informatore dei qua li ricorre ~J)esso in tutta. quanta l'opera. maz- 1 zinia.na. I 1 11 Qt1ello dottrine, fllosoficamente false e smentite dalle grandi pa_gine storiche dell'umanità, corrompono i popoli e sono la ragione ))rima delle ))essime condizioni in cui si trovano le società e dell'anarchia Ci\'ile e delle insurrezioni continue negli ultimi aO anni. Sòrte nel vuot() d'o!{ni credenza., vh•ono di immoralità e di egoismo. Riescono a J)re))ararc ))re1>otente negli animi un senso della necesslt..\ di radicali mutamenti. Non creano vita. cd aHenire, nè lo possono. La. vita. è una e di Dio, e quello dottrine negano Dio, o lo esiliano dal mondo, che torna tutt'uno l ~; noi le respingiamo con tutto le J}otenze dell'anima. ,, (NelJlltalia del 1XJpolo del 18 giu– gno 1847) ..... Senza. cielo, senza concetto religioso, senza norma che prescri"a il dovere e la ,•irtì1 1 prima fra tutte, del sa– crificio, In. ,•ita, sfrondl\ta. d'ogni eterna. speranza per l'individuo, e d'ogni rode inconcussa. ncll'a.vveuire del– l'umanità, rimane in ba.Ila degli istinti, delle passioni, degli Interessi, agitata, ondeggiante fra gli uni e gli alLri, a seconda. degli anni o dei casi.,, (Voi. VJJ, p. 137, Milano, Daclli, 1863).,, Ilo esagerato affermando che Mazzini fu a.V\'ersario costnnte, irreconcilinbi!o, e non sempre sereno, del!edot• trino SJ )erimenta.li cd evolutive che costitui~cono il prin– cipnle titolo di gloria del secolo XfX? r.,equali dottrine, appunto J)0r il carattere positivo che le differenzia. dai sistemi teologici e motattsici 1 non si occu)}arono mai

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