Critica Sociale - XIII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1903

176 CRITICA SOCIALE Cosicchò si può ritenére che in virtl1 dell'illusione otti– mista lo Stato acquisti maggior stabilità. '.Ma.quando si avvicina il momento, in cui la classe economica avente anche il J)otere politico, e le forme politiche allestite per la sua difesa, si dissolvono, allora l'illusione muta atteggiamento e scopo. .E.<::sa non vale pit1 come freno nella discesa. degli animi, ma si trasforma. in una nuova spinta, in un movente di quella discesa. Le critiche i1rn11.lzantisi da ogni J>arte del territorio contro gli istituti politici e tributari, mentre rendono il dolore, gi.\ altra volta sopportato, intollerabile, promuo– vono ed organizzano una grande eccitazione negli spi– riti, una grande esagerazione in senso }le:.-:simi.stico per rispetto a tutto ciò che forma parte deì sistema poli• tico ora in discredito. Cos\ la catastrofe viene affrettata. Tn pari tempo 1>erò a questo indirizzo dell'opiniouc pubbliea se ne intreccia un altro di esagerata fiducia per l'ordine di cose atteso. J.: !a nuova illusione otti– mista1 con le sue aspettati\•e in gran parte caduche, elle si accompagna al sorgere di ogni SLato, e che era. stata ben definita dal Machiavelli: "' Gli uomini mutano ben volontieri signore, credendo migliorare, di che s'ingan– nano, perchè veggono poi per esperienza aver peggio– ra lo. E non ti puoi mantenere amici quelli che vi ti hanno messo (al potere) per non li poter soddisfare in quel modo, che si erano presupposti. 11 Sarebbe errore nondimeno il credere che, in questa dissoluzione di vecchie credenze e in c1ucsta ricomposi• zione di nuove, tutto quanto l'antico tessuto delle illu– sioni politiche e tributarie fosse lacerato, distrutto e ri• ratto ex novo. Vi è un fondo stagnante di credenze er• ronec, di pregi udir.i, di superstizioni 1 che non ò commosso neancho dalle pit'1 grandi burrasche politiche. Illaltro canto, un certo numero delle antiche illusioni ottimiste, condannate nel momento dell'illusione pe.<,simista, ben J>rcsto ò rimesso in onore. Quanto vi ha nell'antico or– dine di cose, che possa servire al nuovo, ò dalle forze di difesa di questo rievocato e redento; così riappare buono ed utile sotto nuovi aspetti ciò che sotto altri parve cattirn e dannoso. Questo non è il riassunto anche pallido dell'opera del Puviani: ma ò il motivo che torna insistente in esso nell1esamo dei modi svaria.ti in cui, a proposito d'ogni forma d'imposta, d'ogni categoria di entrate e di spese, l'illusione finanziaria 01,era sullo Stato e sul contri• buente. E si noti che, come il Puvianì non ha certo preteso di esaurire l'argomento, così in 11oi sarebbe in• giustizia il far~lieue rimprovero. Non si tratta. solo di un primo tentativo di esame sistematico del fenomeno; si tratta anche cli una prima sintesi esplicativa del me• desirno. Nè l'esame è solo analitico; l'illusione flna111.iaria è pure studiata nel suosviluJ)J)O storico(cap.Xl!l)1lal 1000 in poi nel periodo feudale e nel periodo borghese. L'au• toro ammette che " le applicazioni dei princi1>i costitu- 1donali alla finanza, che eblJero già tanta maghi illu– sori:~ per gli stessi scrittori di diritto costituzionale e di finanza, lungi dall'essere riuscite a costituire un tutto compatto in difesa degli interessi comuni, formarono un debole traliccio, dai cui vani si diffose l'oppressione sugli umili e l'esaltazione dei potenti, sotto u11a forma pili impersonale ed invulnernbile .,. Qui si sente come in ispirito un antico pensiero dell'Ellero nella 1'ir(t}mide borghese .... Nell' Ap1JeJU1ice è stndiata la disillusione finanziaria e ne son messi in luce i motivi prev11.lentcmente econo– mici. Caso tipico ,!ella storia è il processo <li disillusione che costituì il preludio della Rivolur.ione francese. JI libro del Puviani merita di essere attentamente letto e meditato, poichè potrebbe essere il primo di una vastissima serie di studi sull'inesauribile argomento. a. c. •*•. Ac1111,1,l: LottIA: il 111ovime11io operaio, origini, fo,·me, ..,vi– luppo. - Sandron, 1903. ~~, lo conressa l'illustrn Autore, un lavoro di ,·olga- . rizzazione che uon ha alcuna pretesa a. novifa scientifica. Sonvi tutta.via alcuni notevoli capitoli sul movimento unionista. 11 Loria. ò favorevole al riconoscimento giu– ridico delle organizzazioni operaio, ma, come tutti i teo– rici, non vede che in realfa osso, specie nei JH'imorcli, uou servirelJIJe cho a.ica-1,italisti 1)01· svuotar le casse cLelle Leglle, in mille modi e con mille spedienti non dirttcili ad inventarsi. Assai discutibile è del JHtri la conruta– zioue1 che il f.orh\ tent:i, di a.lcuue idee del Pantaleoni sulla cooperazione. Siccome egli non ha mai saputo mettersi eia\ punto di Yista dell'economia pura - la cui efficacia ò almeno quella di preservar la mente dall'errore di ragionamento - così obbietta. al Pantaleoni quanto egli non ha mai contestato, cioè l'ertì.cacia. mor,l!e della cooperazione, il fa11aliim10 a cui essa può dar luogo e subire. Nè il Pantaleoni nega che in determinate condizioni dell'equilibrio economico, ed è nelle sole in cui essa ba ragion d'e~sere, la cooperazione serva a trMferire il profitto del capitale e a farne un incremento del fonclo salari. 11 Loria contesta puro che la cooperativa abbia tendenza a risolversi in monopolio, perchè accanto se ne possono sempre fondare di nuove. Ma siccome, nell'ipotesi pantalconiana, la prima Coope– rativa sorge quando è nel punto in cui i più esperti inizia– tori ne hanno maggiormente sentito il bisogno, eJ)perciò l'utilifa sua ne è pili graude, così è ovvio che te altre sorgeranno in condizioni più sfavOl'evoli e per opera di iniziatori meno avveduti, e le prime rispetto alle se– conde godranno di una iniziale e monopolistica. rendita di produzione. La legge dei compensi decrescenti domina tutto il processo di espansione di qualsiasi forma d'im– ))resa, non esclusa la collettivistica e In coopcrati\•istica, e quiucli il monopolio è a fondamento di ogni processo di ripartizione. Nel capitolo sugli O))erai e il socialismo il Loria, come già il Pareto, è ben lungi dal vedere nelle di• verse co1·renti esistenti nel cam1>0 socialista una prova di sfacelo del movimento. Non comprendiamo affatto il valore di affermazioni come questa, che il movi– mento operaio costituisce un evento affa.tto nuovo nella. storia. dell'umanità, nella q_uale introduce un ele– mento da))))rima ignorato: 11elemento volontario e co– sciente. Ecco, noi non crediamo proprio alle rivoluzioni radicali nella storia e non ci sappiamo capacitare che, fino a una cinqt1antina d'anni fa tutti i movimenti storici siano stati provocati solo da una ben combinata mole cli azioni cieche o riflesse. L'elemento volontario e l'in– conscio si sono sempre mischiati e influenzati recipro– camente. Ripetiamo. JI libro non può valere che come un'opera di volgarizzar.ione. a. c. RECENTI PUBBLICAZIONI della CRITICA SOCIALE F. MEHRING:Dodici anni di leggi eccezionali (1878• 1890); storia dell:1. reazione in Germania con– tro il 1n1.rtitosocialista; con prefazione di Clmulio 'l'rei:es. - Un ,•ol. di pag, vrn-288 . . . . L. 3 - (Per gli obbonat! alla CrUtca SocWle, solo r.. 2). F. ENGELS: L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato; traduzione <li P. Marli– . gnetti, con introduzione critica di E'. Ber11stein e avvertenr.e filologiche di F. Turati. - Un voi. cli llilg. xxxvi-244 . . . . . ... 11 3 - {l'Cr gH nbbonntl Rlhi c,•ilictt l!OCi<lle, 80\(l I,. 2), SYLVAVIVIANI: la verità sulle spese militari (pa- gine 48) . • . . . . . li - 25 LOSTESSO: Le riforme militari tecniche, J. La marina - 50 RERUMSCRIPTOR: La questione merhlionale e il fede- ralismo. . . li - 25 LOSTESSO: La questione di Napoli (Come si sgomi- nerei.Ibero le camorre). . ,, - 15 F. TURATI Il diritto di riunione. - La risposta alla Corona (discorsi alla Camera). - Un voi. di pagine 128 . . . ,. - 50 LO STES~O: Il partito socialista e l'attuale mome:do politico (aa ed.) colla. Risposta ai contraddittori 11 - 20 LO STESSO: La 11oliticaa zig-zag dell'on. Giolitti ,, - 20 LO STESSO: Il partito socialista e le sue 11retese tendenze . . . . . . . . . . . . . 11 - 15 LO STESSO: La politica postale-telegrafica e il per- sonale ,, - 25 C. TREVES, F. TURATI, I. BONOMl e G CASSOLA: Le Leghe di resistenze e il partito socialista . ,, - 20 GIUSEPPE RIGA.MONTI, gerente responsabile. Mllnno, 'J/6 1901.1 • 'r!(IOgraft11 Op(lrRI ($o(l. coo1>.), e, vut. ~m. 12·16.

RkJQdWJsaXNoZXIy