Critica Sociale - XIII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1903

B1b l74 CRITICA SOCIALE 1>ococomparativamente a un'elevnzione di salario di 200 o fin di 250 1>er cento. Uu altro specchietto, JJ«redcll'Urflcio del 1a,•oro 1 mostra che va aumentando il salario supplementare, ossia il margine tra le necessità. dell'esistenza e il reddito. 11 st~lario cieli' operaio nutrito o di quello non nutrito ò rappresentato da duo curve che divergono gradual– mente dal 1806, punto cli pa1·tenza, nl 1802, punto d'ar– rivo. l 1 'ntta = 100 la differenza attuale fra i due salari, essa appare di 51 nel 1853 e di 80 nel 1806. Ora un'altra domanda si presenta: qual'è l'attuale condizione del salario? Secondo un'inchiesta dello stesso istituto nel 1891-92, compiuta. su Gi◄.000 operai, allora il t.asso medio dei salari in Francia era di rranchi 4 1 20 al giorno per uomo e 2 1 20 1>er le donne. Se si tenesse conto del J>roletariato agricolo, il medio tasso maschile non supererebbe i 3 franchi. Ma è evidente che, se ciò l>nstn.n. rar vegetare, ò assolutamente insufficiente a far amaro la vita. Di Jlil1; questo non sono che medie. Jl che vuol dire che, se c'è una minornnza di fruenti d'un tenore cli vita. pili eleYato 1 v'ò una magi,:ioranza che gode d'un tenore di vita più basso. Una dello piaghe del salnriato, che le medie non met– tono in evidenza, è la mancauza di elasticitiL del salario e la sua incapacità di adattamento ai bisogni variabili dell'esistenza operaia. A differenza dolio stipendio del funzionario, che aumenta gradualmente con l'anzianità e coi gradi gerarchici, flno ad assicurare una pensione finale proporzionale allo sti1>endlo, il salario dell'ope– raio ha il suo uu,ximum non sorJ)assabile fin dal prin• cipio della cmTiern. Poi, a meno dì uscire dalla classe lavoratrice, ancora molto t.empo ))rima. di arrivare alle soglio della vecchiezza lo vedrà diminuire quando pilt le suo rorze avranno bisogno di l'ÌJ)OSO e d'aiuto. Sicchè 1 traducendo in andamento di curve l'evoluzione dei salari e dei bisogni, si vede ohe il salario ò al massimo quando i bisogni sono al minimo, e quello comincia a decrescere quando questi cominciano ad aumentare. Que>1teconsidt:'razioni gettano, a J>arernostro, un raggio di luce sulla questione dolio spopolamento. Supponete un 01Jeraio 1 che si sposi ed abbia successivamente sei flgli; si suppone che ciascuno di questi si metter:~ a s.ua volta al la\'Oro appena n<,ll'età legale, in famiglia, fluo a un 1>m1toin cui rarà da. sè. Moltiplichiamo il sa– lario Jlei membri della famiglia ohe lavorano e dividia• molo J)el numero di quelli che 0011sumano. Si vede così che il quoziente per capila parto da franchi 4 1 40 che ò il salario medio dell'operaio celil>e a. 20 nnni 1 diminuisce, a mano a mano che nasce un nuovo flglio e tinchò i flgli sono JJiccini, fino a un minimo di 1,15 verso i 45 anni, poi esso risaJe a mano a mano che i figli di• vengono capaci di lavorare, flno a un massimo di 4,80; poi ridiscende a mano a mano ch'essi lasèiano il rocolare paterno fino a un minimo di zero, J)ercbè "SOpra\'Vieno l'invalidità. V'è poi da tener conto che, ad intermittenze, un buon terzo della. classe lavoratrice è sem))re sotto l'incubo della disoccupazione. Il 1mne quotidiano è per essa un qualcosa di simile a un terno al lotto. Niente di più a\'\'ileut.o che sentirsi zimbelli del caso. Perciè>,se vi è stato migliornmento 1 esso fu lento e non ru altls!!imo. J>iù che un ari-ivo a una grande altura., aiJbiamo a.ppena una ascensione da profondità l>assis– simo. Una, yrnn<le inchiestll, sulle ·i.mJJrese 11u1,nù;iJJ<tli e le pubbliche libel'tà è quella di cui appaiono i risultati nel fascicolo del M1111iciJXllA/fairs del mese di maggio. 11inchiesta ru prO\'ocata dal Re(orm Clttb Commilteeo11 City Atfairs, ,·erso la. fine dello scorso anno. Un convegno ru tenuto nei giorni 25, 26 e 27 dello scorso feiJbraio i \'i J>arteciparono rappresentanti di ogni territorio e parto degli Stati Uniti, del Canadll e di parecchie città iuglesi. Oli studi ed I resoconti del Comegno occu1rnno tutto un fascicolo di quasi 400 pagine. Una bella. relazione di attunlith. per gli italiani, cho si occupano del J)roblema dell'autonomia comunale e di quel mezzi di estrinsecazione, che no sono il diritto ,li re(ere,ulum o di iniziativa popolare, è quella di Ooorgc Il. Shibley sulla legislazione diretta in relazione alla J>roprictà municipale.(J(e(ereml1m1 <mcl i1'itiatice i,i.,-ei<,tio,i to M1miciJXll oumership}. t r G no B1a o La nostra storia della ,·ita municipale, dice l'autore, dimostra.: 1° che i ,,otanti tendono ad avocare a sè sem))rO Jliù il JJOtero di uto sulle questioni concernenti imprese municipali e 1rnUblicho libertà; 2° che i votanti tendono sempre più a valersi essi stessi di un potere di iniziati\'a; 3° che non vi è esemJ)iO di ritorno da questo sistema il quello malsicuro delle pure rnJ)J)resentanze. Senza clif fonder~i nell'analisi dei risultati, che son quelli s,·ilupJ )a.ti in ogni propaganda in materia, è Uene tener conto di affermazioni J>raticamonte autorevoli 1 come questa: u I mali del regime rapJ)resentativo sono rimossi, mentre ai vantaggi di esso, mantenuti, altri se ne ag• giungono ancora. La legge rifletto cosl l'illuminata vo.. lontà della maggioranza o le legr;i, diligentemente pre– parato dai competenti, sono sempre usualmente accolto senza voto diretto. • " Dal corJ)Olegislativo le leggi vengono innanzi al popolo, che le giudica dai loro pregi intrini;eci, poichè gli effetti confusionisti dello spirito cli J)arto non nascono che riguardo ai principi i generali e alle persone dei candidati cli parto. ii " SJ)OSSO si fa alle imprese municipali l'obbiezione che gli impiegnti J>er esse acquisteranno una strapotenza politica. So questa oblJiezione ò giusta ))Or quanto con– cerne il regime puramente raJJpresentath·o, è però com– pletamento spuntata - secondo 11esJ)erienza nordameri• eana - allorehè sia.si adottato il triJ)liCe rimedio del referemlum, dell'ini ziatiY a e della rappresentanza prOJ)Or• zionale. Ove il mare del poJ)olo ra irruenza, il prh 1 ilegio ò impossibile. " 11 In J\ustralia la ra))J)resentanza proporzionale è iuvo– cata dal Oo,·erno come rimedio contro la.politica straJ>O· tenza dei iml>ordinati. Anche in America la conquista. cli questo franchigie non fu facile. Nello Stato di Jowa e nel• !'.Illinois non esistono ancora j i pochi dominanti si ri– fiutano di abdicare (t/1e ruli11{/ (etv are ,·efusùig to al><li– cate); ma il popolo domanda insistentemente, e non andrà molto che coglierà i frutti della sua tenacia. ii Jn queste 1>arole quanto ha11110da imparare i lenti dogi della nostra Associazione per l'autonomia dei Co- muni! a. c. Per Vho111e rule i'l·la.ndcse. Noi nun::ero del 1° maggio della. Critie<i _riferimmo il giudizio del Social-De,11Qt;n,t sul progetto di riforma in– glese per l'Jrlanda, giudizio che, pe1· esser dato dalla Hi• Ylsta dei socialisti ma1·xisti 1 a,•ova il suo \'alore in quanto suonava approvazione sino a riconoscere nel J)rogetto, là dove si tratta di acquisto delle lei-re da parte del Oo• verno, una forma di espropriazione dei lamllonls, deter– minata dalla. constatazione, ratta diii consorvatori 1 ohe hL vera causa della crisi e del males,rnre llell'lrlancla deri\'a. dall'opera nera.sta degli stessi lmullords. Ma. il progetto 1>er la sua mole - cosifatta che hn stupito persino gli americani del Nord, che 1mr si pre- 1mra110a compiere il taglio dell'istmo di Panama - me– rita un'enunciazione più particolareggiata. t: da notare innanzitutto che l'occasione e la spinta a J)l'OSentare il J)rogetto si de\'0110 cercare nella situn• zione do! i\linistero J3alrour•Chnmberlnin, il quale è alla mcrcò dei voti dei deputati irlandesi. Se questi gli ven– gono meno 1 i suoi giorni sono contati. Per questo il di• sceJ)OIOdi BnifOUl\l'on. Wyn<lham, ha presentato il 111·0- getto per il l'iscatto delle terre cPlrlanda,che fu accolto con giubilo dal GrupJ>Oirlandese alla Camera dei Co• muni, e dalle altre frazioni. JI J)rOgetto Wyndham J)l'OJ)oneche lo Stato stanzii uua somma di 2 miliardi e 500 milioni J)er l'acquisto della terra dei la11dlonls d,i p:1rto degli aflittuari, i quali cstiu• guerebbero il debiio in sessnntotto anni 1 pagando allo Stato il a 1 / 1 per cento, un canone cioè inferiore al ntto che oggi pagano :rnnualmeutc ai Umdlonls. Per invo– gliare poi questi a vendere, il progetto stabilisce che, in aggiunta nl J)rezzo fissato, si paghi loro in lliù dal 5 al 15 pel' conto, stanziando cosl altri 300 milioni. Uotrotto immediato di questo uso del credito dello Stato san\ che Paflittuario godrà di una riduzione del 20 per cento sul prezzo attuale ,l'affitto, cd in 68 anni e mezzo la terra sarà in suo possesso J)Crfettamcnto lilJera, e sog– getta. solo a un'imposta fondiaria uguale a un ottavo del fitto ridotto. of/;t;~e~~~~~ì ~~1~;~~~!~~e,~;:_ 1 '~;~g,~~cs~~ 0 crti:!·~d:l: 11 v~

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