Critica Sociale - XIII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1903

CRITICA SOCIALE l69 Non solo dunque i senizi municipnJi non segnnno una perdita, ma realizzano nnzi un guadagno totale notevole. J<J, quanto n quelli che perdono, occorre notare che 1 per esempio, i servizi funerari e di bagni sono amministrati in per<lita. a beneficio della classe operaia 1 per incoraggiare l'uso dell'acqua e dell'igiene. }~ppoi in questi servizi il personale è trattato umanamente, mentre, se essi fossero condotti da privn.ti 1 i guadagni sarebbero certo superiori, ma nlim:mtati dallo economie nel salario del personale. lnoltro, certi servizi non danno un rendi– mento utile cho dopo un certo numero d'anni, ad esempio l'elettricità. o l'ncqun. Occorre quinrli aspettare ancora per vedere il guadagno di certi servizi che ora segnano unn perrtita. E non è neppur \'ero che i Comuni che municipaliz– zano i servizi si cnrichino di debiti e numentino le tasse. Prima di tutto, oggi i Comuni hanno una concezione dh•ersa della loro runzioue cb quella che si aveva 40 o 50 turni fa, e impiegano somme in senizt non proficui pecuniariamente, ma di grande \'antaggio morale per la comunità, come scuole, assistenzl, ai poveri, ccc.; eJ)J)Oi lo statistiche dimostrano, ad esempio, che l'esercizio mu– nicipale negli ultimi 5 anni ha alleggerito il cumulo dolio imJ)oste di lire sterline 183.723 a Hirminglrnm, di L. 452.120 a 'Manchester, di 174.403 a l,eNh, di 144,000 a Nottingham, di 608.362 a Leicester, cli 64.400 a llull, di 427.000 a Hra<lrord (solo gas), di 52.511 aBelfast, e così via, riducendo di parecchi centesimi la percentuale di tasse gra\'ante so1>raogni cittadino. Pur non esagerando, come ranno taluni, flno a ritenero che la municipalizzazione dei senizi pubblici debba essere la vern form(l di tra1>ns1-o dnll 1 cconomill capita– listica privata. alla socializzazione dei mozzi di produ– zione e di scambio, ò certo cho il socialismo municipale presenta molti vantaggi: una fonte di guadagni per altri servizi gratuiti senza mungere le tasche dei contribuenti, una ripro,•a del vantaggio del servizio collettivo in con– fronto all'azienda privala, e un pri11cipio di attuazione di esso. Questi vantaggi sono cosi e\•identi 1 che già la .classe capitalistica si prepara a gridare olt al mO\'imento di municipalizzazione, ora che il possente sviluppo della industria elettrica. ha aperto un nuO\'O immenso campo di speculazione per lo affamate classi capitalistiche. Queste, accorgendosi che i Comuni possono in loro vece sfruttare largamente la loro industria, si preparano a limitare la cerchia dogli affari dei Comuni. li Governo consenntoro ha infatti iucaricato una Commissione 11nrlamcntare di raccogliern dati sulla mu– nicipalizzazione, e pare che, sulla traccia degli attacchi del 'Times, si J>repari a intralciare l'o11era dei Comuni infrenando la libertà di rar prestiti, !\ tutto ,·antaggio dei tr11sts. Ed ecco una. 1wova. dimostra;done della necessità. cho lo classi la\'Oratrici ingrossino il gruppo dei loro ra)l– presentanti alla Camera per difendere anche da. questi attacchi i Comuni 110\•atori a "antaggio del proletariato. Sncm:~. Nella dop1>ia Critica di ap,·ilr v11bblicm11mo l'i11feres– sa11te proemio, dovuto alla 1:>emia del 11os/ro Murialdi, <li 'W/0 studio coucenu:ute Il riol'11i11111110111.o della mutualità e llolle J)e11sio11i l)er irmtlltlllà e recchl:tla in Snmplcrdnrena e amumciammo imminente la 1mbl>licazio11e dell'i11te1-o studiu iti 01msçulo. L'opmcolo, di Clii 80110autori ÙISO ~lun1Al,Dl O CAlll,O MASSARA, JH!I' co,ito delle Socief1ì M!lltte &,mpierdm·enesi, è uscito e costa Ceni. 15 (presso la Critica Sociale). e r Per la diligente analisi. dei <lafi e la coscienziosa com– J>ilazione del 1n-or1ettodi riordi11amc11to, esso 1mò sen;ire <li tipo tul altri, somiylianfi e 1mòqtthl(/i interessare quanti. si ocw1)a110 1 anche altrove, delle questio,ii attinenti allei 11111tualità etl alle 1>e11sio11i operaie. LA STORIA DELLA PROPRIETÀ MUNICIPAL Al finire del 1902 1 su 1475 impianti per offerta ,l'acqua in città. di 3000 o J)il1 abitanti, 766(05 u/o)erano J>Osseduti da i\lunicip~ 88 da città.e da Compagnie private assieme; 661 da Corporazioni priYate, e 14 insieme. Xelle città di oltre 30.000 abitanti, SOJ)ra. 135 impianti, 88 erano di proprietà. cit.tadina. La percentuale degli impia::ti pub– blici è grandissima negli Stati Centro.li del Nord, minima negli Stati Centrali del Sud. Pertanto oggi la proprietà 111unici1>ale degli impianti d'acqua potabile è un ratto compiuto. l'assando all 1 illuminazionc e ai trasporti, sopra 981 mu– nicipalità possedenti impianti a. gas, soltanto 20 J)O$.SCg• gono impianti propri. Solo in Loui<j\•llle la città. ò inte– ramente prOJ>rietaria dell'impianto. A Filadelfia, pure possedendo iu proJ>rio l'impianto, lo ha concesso in esercizio a una Compagnia priYala flno al 1927. Quindi i progressi sono scarsj in questo ramo. Negli impianti elett,·ici clipit1 recente introduzione, essi, nnturnlmente, sono Jlil1 scarsi ancora. Sopra 1471 città di 3000 abitanti, 193 furono di immediata propdetà. mu- 11icipale, 85 furono di com1u·oprietù. del Municipio e di pri– vate Compngnio e 1190 di J>roprietù. esclusiva di pri– vate Compagnie. Sopra. 135 impianti in città. di pii1 di 30.000 abitanti, 121 erano posseduti da private Compagnie, 10 in comproprietà, o solo 4 posseduti dal Municipio. La. maggior proporzione di impianti pubblici si trova nelle cittù. da. U000 a. 5000 abitanti, dovo su :,rn impianti 111 erano rii proprietà municipale e in 18 citfa gli im– J)ianti erano in com1>roprietlL tra Municipio e 1>rivati.r~a piì1 alta percentuale di impianti pubblici ò situata negli Stati Centrali del Nord e negli Stati A llautici del Sud. Una. assai piì1 bnssa 1>ercentuale rro\•asi. nella .New England e negli Stati Atlantici di mezzo. E da notarsi tutta"ia che Chicago e Detroit sono lo sole citfa di ))rima. classe che posseggono impianti J>erilluminazione, e che 1 per molto ciWL J)roducentl elettricità, l'uso pub– blico di essa ò ristretto all'illuminazione delle vie o dei pubblici ediflcf 1 lasciando per quella necessaria agli usi commerciali libero il campo allo Compagnie J)rivate. Tutta\•ia ò solo quando si esamina la proprietà muni– cipale delle li neo tran,•iarie che si \'Ode tutta la lentezza del JUO\'imento municiJ>alizzatore nmericano. Nel J902, su 928 Compagnie private, ,•i era solo un caso di impianto municipale. Jn America si ò ancora allo stadio della formazione della pubblicn opiuione 1 stndio preliminare ad ogni inizio di pratici risultamentL Un' inchie::ita ben condotta su questa pubblica opinione non solo rh•ela un crescente interessamento ai prohlemì delle imprese municipali, 11111. ancora una crescente sollecitazione nella loro richiesta nel West. l~cclesiaslici e collegia11s, che generalmente sono i 1>ortavoce delle tendenze conservatrici, recentemente si sono messi a parlare in fa\'Ore della assunzione municipale delle atti\•ità di utilitÙ- generale. La l.egn clollo municipalità americano e la Lega. nazionale muni– cipale hanno ap))oggiato il mo'"imento. Un cangiamento ò pure M'\'enuto nel contegno della stampa, che consacra sempre più SJ>azio alla discussione di questi argomenti, e che iu crescente numero di giornali domanda imprese municipali. I giornnli conservatori non ranno eccezione ('/'Ile more conserealire journal~, e1:e11 fhose 1chose si111patltics are on fhe sitle of prirate capitai, di{Jnif!I the moreme11t by cm i11cretisù1r1 space in theii- colI111ms). L'influsso ò ancor piìt evidente in· politica. Nei nfe• rendum di Chicago su 21!3.859 voti, si ebbero 170.S24 s) per l'nssunzìone municipale delle trnrnvie, 161.365 per quella degli impianti del gas e 157.740 per quella degli imt>ianti elettrici. {I. c. (') Cll(l1'/t8 !Valdo J/(18/..'lPIB, In M1mlclpr1/ A(!r11r,.

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