Critica Sociale - XIII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1903

CRITICA SOCIALE 167 delle Provincie, e alcune altre di pertinenza ora dei Comuni o dello Stato? Si aff,icciano oggi e frequentemente, alle n.mministrn– zioni pubbliche, dei problemi con tale veste tecnica da interessare contemporaneamente varie provincie limi– trofe: cito, ad esempio, le linee ferroviarie, le stazioni idroelettriche, le bonifiche, i canali di na,•igazione, gli acquedotti. L1attuale divisione in provincie, coi conflitti ine, 1 itabili fra due o tre corpi delibernntì - i Consigli provinciali - rende talvolta impossibile, quasi sempre lenta e difficile l'esecuzione di quelle opere pubbliche . di suJ)remo interesse. Non sarebbe invece la negione una circoscrizione territoriale più propizia, piì1 intonata al carattere 1 che, coi progressi tecnici notevolissimi degli ultimi tempi, quelle OJ)ere e quei servizi pubblici hanno assunto? Continuando; i Consigli provincia\: soffrono ora quasi tutti di mancanza di lavoro, e questa clisoccuJ)azionc legalizzata li rende ricoveri indisturbati clellç più J)Ct– torutc nullità, e fil. sì che anche i pochi elementi validi, che arrivano a penetrarvi, si atrofizzano nell'ozio con– tinuato e irresponsabile. Un Consiglio regionale non avrebbe invece, a causa del maggior lavoro, una mag– giore attività, e quindi anche una maggiore nttitudine a lavorare utilmente? llinalrnente, sempre spìgolando qua e là senza ordine prestabilito) io ricordo che fu tempo addietro dibattut.a pure sull'Avanti! la questione se convenisse avocare l'istruzione elementare allo Stato o lascinrla in mano ai Comuni i trasformare i mMstri in impiegati governa– tivi1 o mantenerli alla dipendenza dei Comuni; ma am– bedue le soluzioni apparvero g.-avide d'inconvenienti. .Non sareblJe forse la Regione l'organo adatto per as– sumere e regolare - in un territorio assai va.sto, ma che pure ha una q_ualche uniformità. di tradizioni, <li nbitudini, di dia.letto - il servizio dello. scuoio. ele- mentare? li'. N1CCOLJXT. Per quanto riguarda i maestri, una recente legge approvat.4 da.Ila Camera li ha in parte sottomessi ai poteri clelln. provincia.: e non sappiamo davvero quanto essi avranno da. lodarsene! LA CRJTICA SOCIAl,t. LEMUNICIPALIZZAZIONI INITALIA La Riforma sociale del 15-gennaio pubblicò i risultati di una inchiesta sulle municipalizzazioui dei pubblici servizii iu Italia, eseguita per suo conto dal prof. Ric- cardo Bachi. . li'urouo interpoliate circa 250 amministrazioni 1 di cui appena 100 risposero,, e, specie quelle dei Comuni minori, in modo incompleto. B in Jtalia la prima inchiesta del geuere, condotta in base a· un J)articolareggiato questio– nario. Perchè però per l'anenire queste inchieste diano risultati semJ)re· più utilizzabili e precisi, sarebbe bene si iniziasse uno studio sulla unificazione dei metodi e sul modo di misurare l'equipollenza e la clifferenza tra I diversi sistemi tecnici. L'inchiestn del prof. Bachi verte sulle officine elet– triche, sulla fornitura del gas illuminante, dell'acqua potabile, sui bagni popolari, sulla manutenzione delle vie, sullo sgombero della ne\'e, sull'inafflamento o la J)olizia stradale, e tiene conto di tutte le concomitanze tecniche e finanziarie del fenomeno. Cominciamo dalla fornitura clel gas. In Jtalia esistono 14 gasometri; si ebbero informazioni da 7 .Municipt. Il consumo ò generalmente cresciuto con gli impianti mu– nicipali ed è sempre in aumento, tranne a Cosenza. Il costo, com,era da pre\'edersi, subì un'elevazione negli 1b1ot :1 e n B1:1r e ultimi anni per l'aumento nel prezzo <lei carboni. A Vicenza, ad es. nel 1898 fu cli cent. 17,903; nel 1900 di 25,705; nel 1002 fu preventivato in 24. Le ])Ordite per fuga andarono scemando a. Voghera, si mantennero alte a Vicenza per l'imperfetta. canalizza,,,ione, crebbero a Spezia. Le tariffe, eccetto le bolognesi, scemarono con l'esercizio municipale. Questo significa. talora un ri~par– mio nella spesa per Pilluminazione pubblica. A Voghera, ad es., tale s1,esa è ora computata in L. 18.000, tutto com– presOj prima era di circa lire 17.000 con meno della metà rtei frtnali ora esistenti. A Vicenza, nell'ultimo anno di esercizio privato, la spesa per l'illuminazione pubblica fu di L. 45.005, nel 1900 di L. 37.596,72. A Spezia fu nel 1876 cli 25.857 lire; nel 1901 fu di 48.193,G4, con ser– vizio dì molto accresciuto. 'l'abelle diffuse qui irriferi– bili precisano meglio il valore di queste aftèrmazioni. E veniamo alle o{{ìci11eelettriche. 'l'ra attuali ed in via di costruzione,se ne contano 24; si ebbero informazioni di 11 1 di cui due proHedono solo alla illuminazione pubblica, 6 alla pubblica e privata, 2 a queste due cose e alla. fornitura di forza motrice, 1 soltanto alla forza motrice per le piccole industrie. Per nessuna ebbe luogo riscatto; tutte sono d,origine municipale. Mancano dati per determinare se il costo del servizio dell'illuminazione pubblica in questi Comuni, per la parte ora illuminata eletricamente, sia. scemato con l'esercizio diretto clella produzione dell'energia. Per i Comuni per cui si hanno dati sufficienti, il servizio d'illuminazione pubblica. a. luce elettrica. risulta generalmente più costoso del ser– vizio anteriore alla assunzione i il maggior costo è però compensato dalla maggior estensione e perfezione del servizio. 11 numero clegii abbonati è in aumento; in au– mento è pure il consumo per J)arte dei privati. Quasi sempre i maggiori consumatori godono di tariffo più miti. Alcuni di questi impianti sono consorziali tra Comuni; così ad es. quello di Anagni-Pagliano, avente per iscopo di produrre energia elettrica con la forza idraulica del• l'Anione a clistanza di 18 km. Quanto agli acq_ucdotti municipali, se ne hanno in Jtalia circa 153; si hanno notizie di 49,due dei quali soltanto riscattati prima. del termine clella. concessione. ln quasi tutti i Comuni il servizio ha incontrato favore e si è esteso con beneficio sanitario. Taluni sono destinati solo al servizio J)ubblico o ai servizi speciali (irrigazione 1 ecc.) e alcuni distribuiscono l'acqun. gratuitamente. Le tariffe sono basate su criterì svariati; nel solo Comune di Scicli la tariffa ò basata sul reddito imponibile; 6 fissano un canone annuo per ciascun consumatore; gli altri basano il compenso per l'acqua. fornita sulla entità della for– nitura; talora esigono dai consumatori canoni diretta– mente basati sulla quantità misurata di acqua consu– mata, talora invece stipulano contratti di abbonamento; sovente ammettono contemporaneamente due forme di contrattazione eclanche talvolta. uua forma mista,esigendo un com1>enso suppletivo, sulla base della quantità effet– ti\•amente consumata, per la eccedenza sulla quantità fissata nei contratti di abbonamento. 14 Comuni hanno tariffe proporzionali al con'ìumo; !J hanno tariffe inver– samente progressive, ossia canoni che unitariamente de– crescono col crescer del consumo; 2 hanno tariffe miste, proporzionali e inversamente progressiYe. Quasi tutti i Comuni, con retto criterio, fissano un canone minimo da pagarsi, anche se la quantità. cl,acqua corrispondente non viene con,mmata. Stabilimenti. balneari municipali si hanno a Sinigallia, Serradeconti, Rimini, Bologna, J<'errara, Livorno, Milano, Padova, Cen'ia, Viterbo, Rovigo, San Casciano dei Bagni, 'l'ermini Tmerese, Alba, 'l'orino; ve ne sono in costru– zione a Berg:uno. Stabilimenti balneari in nppalto ad impresari J)rivati si hanno a Siena, Brescia, Mantova, E'irenze, Spoleto; a Spoleto il !11111iei1,io ricava un affitto da 300 a 000 lire annue. Quasi dovunque le entrate sono inferiori alle spese; tuttavia il servizio incontra il favore della popolazione e produce dovunque un miglioramento i,anitario. La 111cmulc11zio11e delle vie, su 81 Comuni di cui si hanno informazioni, è, da tempo immemorabile, servizio muni– cipale in J 1; J)er J 2 Comuni è indicato che il servizio municipale riesce meno costoso i questo dato però non ha valore assoluto j talora l'assunzione ha luogo da molti anni e le condizioni edilizie sono molto mutate. Pare che quasi semJJre i lavori siano meglio gestiti con l'as– sunzione diretta. Sul servizio dello sgombero clella neve risposero 24 Mu-

RkJQdWJsaXNoZXIy