Critica Sociale - Anno XII - n. 19 - 1 ottobre 1902

CRI'l'ICA SOCIALE 303 Nella Nuova Zelanda invece l'arbitrato obbligatorio _ istituito nel 1805 ò combattuto accanitamonto dai pa– droni ed ò considerato un trionro degli 01>erni.r,a legge j,•i ha lo scopo J>rc cipuo di incorngginro la formnzione ,1011 0organh:zar.ioni pa.dronali o operaie, lo quali sono ricono sciuto giuridic amente. Oli 01,crni vedono in questo incoraggiamento all'orga– nizzazione un mozzo J>Orrenderla obbligatoria in!lieme al contratto collettivo, o per introdurre fr,L qualche 1rnno in questo contratto come misura normale o costante (tuoi vantaggi che essi reclamano con persistenzt\ e che oggi vengono accordati dai 1>ndro11isolo ì11 ca'!i s1>ccinli e JHlS· scggiori, come il minimo di salario o l'abolizione del lavoro a domicilio. Altro istituzioni di carattere 01>craiosono gli Uftlci di informazione e ò\ collocnmcnto, le pensioni ni Yecehi, e, dato lo spopoll\ 1 1,o_ntod~llo campa_gne o _l'nbbon_dnnza di terreni ,~~ concess\one d1 torre agii openu gratuitamente o a. ba;so prezzo di affitto, ~Ilo scopo di diflòndcro arli• ftcialmente la p\ecola. 1,ropr1otà. Quanto R.imetodi <li lotta, tr~ il. 18?6 o. il 1800 gli opcrni sostennero una lunga seno d1 sc101Hm,mn, dopo la. grue sconfitta del 1800, si unirono in partiti 1,olitiei o riuscirono a controbilanciare noi Parlamenti In. forz,\ ,lei padt·oni o ad ottcne~·o, 1rnr non a_ccettaml_oche rnri~– slmamente un portarogh, molto. lc~g1_ad e-:.s1 favo~o~oh. I risulhtti ottenuti, conclude 11.M~hn,sono la d11mnu– ;donc delle oco di Jayoro o 11aumonto dei salari, mentre ~:Ji~S~~it~ol!~n:~~~tal:~~ 1 i>of~n:;~ 10~:J~r\\1 1 ! 0 .nocofsitit, è JI num 1 ero dello nascite è climinuit.o, pur cssomlo aumentato il nuinoro dei matrimoni . .Il benessere gene– rale è nlilgu'ioro in A.ustrnlia cho in 1nghilterra. Certo esso non è ~tonato csclu.siYnmento nlle le~gi OJ>eraie,mn. 10 scopo di questo leggi nella proprietà. rondaria e nel contratto di lt\\'Oro è quello di mnntenero o sviluppare quelle condizioni (nyorovoli 1 per le quali ro,~crnio au,– :itraliano dh·enta spesso un gentleman, un signore, 81 ,·oste, clOJ>O il hL\'Oro 1 con prOtlriet_à,ed acqu_ish_L i modi e pratica I divertimenti della mcdm borghoSHl 111glcse. ... N"elln. Seue Zeil (14 e 21 giugno) M. Beer ha recente– mente esarninntn IIL legislazione sociale che ra,ppresenta per la.borghesia europea come un "'ideale neozelandese~; e<l ha concluso che essn. è essenzialmente nntiri\'Olu– zionarin. Por In. legìslnzione ro11cliari~ 1 egli dice, ciò è e_vidente. Facilitando agli 01,erai l'acqmsto della terra, rnRorzanclo la condizione elci medi 1>rOJnietari rurali, si cerca. di in– rrancrere la. rorz1i degli operai organizzati. Q;R.nto alla legislazione opernin, relnti\'a allo rab- r:i~~00,?n. ~~:~~~~~nol~~l~~~i~r\~t i~1~~~:;~~nl~ 1 n1!~~~,e~~~ o conta in tutto 25.000 snlnri ati. Non ò quindi il caso di pari aro cli un proletarin.to, industrialo, ma piutt?sto di una democraz ia ngricoh1. I~ dunque una lcgislaz10110 01>erain.ratta noi l'Uolo quella e che 11011 incontrn. OJlJ>O· sir.ione nella cln-;,;ocn1>itnlistic:~ industriale, perchò ~ir– fittta classe non esi ste. Le norme f\s: :a.tc non i;ii11oss<mdire procedimenti ci– \'ili J>errisoh•er o i conHitti caratterizzanti la loU:i di classe ma piuttosto procedimenti di riconciliazione tra. il ca11Ònmstro 1 o il capo nrtiere, o i suoi compagni. Jnsomma, conclude il Bccr 1 lo rirormo sociali della XuoYa.Zolarndn.sono soltanto sulla carta. Dopo ciò si capisco come la Nuova Zelanda sin. detta il paese " senza scioperi n· [,o sciopero ivi ò l)unito seYeramcute dulln legge I . *. Questo J>orla portata teorica della legislazione sociale in Australnsia. Qunnto alle condizioni di ratto del pro• lctariato, vediamo quel che ne scrive il noto ed energico ngitatoro socin!istlt inglese 'l'om 1fann, che è stato di recente nel\:, Nuo,·a Zelanda ed ha ttssate le sue im– J)ressionì in un opuscolo intitolato: .: Che cosa è il so– cialism9 !' Se Ila bisogno la Xuom, :telmula? n ritengono the IO Stato rn1111re~cnll l!c11111re 1·1ntcrcuo <lei 1nulron1, e cJ10 a.ncho nella :'iuo,·n 7.elnntln JlO~im l"opln!on~ 11ulJOll<:R il un dnto momimto ,·olgcnl lu ta,·or del t)Rclroul, u .Anche '1'0111 :Mnnn si ò perfottl\mento liberato dall'illu– sione che la Nuo\'a Zelanda sia il paradiso socìnlistn. Egli ha troYnto che, nelle miniere d'oro di Waihi, gli operai, dopo essersi fabbricata faticosamente la casa, sono costretti a<InblJandonMln, 1)erchò il lnYoro ml\nca, J)Cr quauto la J)roduziono della miniera, grazio allo macchine, aumenti, o <1uclli che ancora la,·ornno gua– dagna110 G scellini al giorno Nello miniere cli Tlrnmes gli operai 11011 hanno nitra scelta. che di uon ln.,•ornre o di accettar laYoro aspet– tando fin a tre mesi il salario, pagandosi la luce, g-li esplosivi, ecc. In Auckland i costruttori di carri non 1-\'uadngunnoche dn. 7 a O scellini nl giorno o sono co– stretti a Ja,•ornre delle oro supplementari in casa per aumentare il salario giornnliero. Quanto alle nUitazioni operaie nel cuore di Wollington, dice 'rom Manu, ò diftlcilo trovarne di uguali nei peg– giori quartieri di Londra. Vi sono certo case di legno così mnlandate, che con un ba.stono di 1w,seggio si ro– muo, o por esse si J}ngauo 14 scellini ,~Ila settimana.. Siuo a 20 ndulti, oltro oi bambini, vivono tal\•olta in uut\ ensa. di sei stanze. J problemi sociali sono adunque tult'nltro che risolti nella .NuoYaZelanda, o la conclusione alla quale viene Tom Jllann si è che " i capitalisti, stranieri e coloniali, sono i padroni assoluti dello. colonia (nei principali centri neozelandesi, il ~as, i mercati, ccc., sono in mano dei monopolizznlori, ed in Auckland si ò di recente co– stituita un:i Sociotò. 1>rivata por la concessione della tra– zione elettrica) cri i neozelandesi si trovnno nolln. ur– gente necessiHLdel socialismo al pari dei laYoratori del vecchio mondo. Nolia.mo infine, in questa elencazione llocumentarin, un articolo del l'eople, l'organo ufficialo del pnrlito so– cialista austrnlinno, contrario all'arbitrato obbligatorio, Il, che hA. rnff ol'za to il cnpitalismo, il lcgnlismo, il rnki– rismo, \11lprh ·n.to gli operai dell 1 1mna cli lottn, lo scio– J)ero, o li ha mc,; si nell'nlternnti\'a o di cs:1ore puniti so scioJ)ernno, o cli morir di ramo, o di accettare il gincli– cnto di una Corte arbitrale, comJ)osta di due c11pitulisti - il Eliudice o il rnp1,resentantc diretto dei ca))italliti - o di un mezzo cnJ>ìtalìstn, un ignorante, addomesticato arbitro OJJCraio n· In questo trndounionismo nngustnmonto corpornti,•ista o riformi::;tico dogli OJ>Crni orµ-auizzati australiani, ton• dono a mettere un po' di r;irus i socialisti, che in bre,·e manil)Olo ranno capo al />eo ple. Altro adunque che parla.re di socinli1,1nodella NuO\'ll iclandn., di cui il pri mo mini stro, Sedclon, unico tra tutti i ministri delle ,•nrie colonie co11\'enutl a. Londra per Il\ mnncuta incoronazione di Edoardo YJI, nccettò il pro– getto imperialistico di una tn.riffa doµannle cli faY01·e intercoloniale trn. i paesi di lingua inglese, \'agheggiato da Clrnmberlain ! * .. S·ricus. l)ror. Lu101 Fo:,;·r.1.:s.\ nuis:,o: / fl'(ltiati di commerci() e la eco11omia1w:io1wlc (con prefazione dell'on. i.,uiyi IAtZ– .zalti). Fra i molti studi suscitati, in quc1'ti ultimi tempi, da uno <IOi più grn\'i o piì1 urgenti JlrOblomi della nostra \'itn. nazionale, quello doi nostri tratt1~ti di commercio, il lavoro ciel Fontana Husso ò certo il piì1 comJ)leto, il ))iÙ interessante. Esso è anzitutto rllCcomandabilo perchè 1 contenendo i dati pili essenziali così sui prece– denti come sullo stato attualo di ogni questiono che si riferisca alla politicR. doganale nostra o dei J)acsi coi quali abbiamo JJii'1intimi rapporti economici, JIIIÒ per– mettere nnche ad un profano di rormnrsi una idea ah– bastauza asatta intorno nd un argomento di cos\ grande im1lortnnza. 1 1 :sso riesco inolti·e J>roroudnmente simpatico, poìchò il suo autore - pur non nascondendo le suo inclinazioni per una determinata politica dogn.nalo - sa esaminare Il pro ed il conlni di ogni soluzione con una rarn equnnimit?1. 11 1>roblema del liberismo o del J)rotezionism? è uno fra quelli in cui Pa priori ed il J>re~oncetto cli scuola esercitano pur tropJ)O ancora una co.:11 funcst.a. e ren1l- ~~,;~~~~1t!1~t's~l:feY:~1~u~n~~òci 0 s~ 11 iJi:!:t~~~n u::n 5 1~~:~ in cui sia clibattuto 1 con criteri condizionali, e, sopratutto, ragione,•oli. Le 01>iniouidell'autore in 1>roposito 1 se fanuo

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