Critica Sociale - Anno XI - n. 21 - 1 novembre 1901

CRl'l'JCA SOCIALE 327 un frammento e che gli sfugge nel complesso della sun. esistenza da prodotto greggio a prodotto lavorato, ven– duto sul mercato. Nei recenti scioperi, quante volte gli OJ)Craisi sono domandati cd hanno ricercato quale rosse l'andamento dell'industria alla quale erano applico.ti sul mercato mondiale, quale il reddito netto che essa dà. quale il margine per il tlroduttorc, ecc.? Xon mai per certo. lnvece altrove questo si comincia a fare. l minatori del bacino cli Charlcroi, ogni qualvolta hanno domandato un aumento di salario, l'hanno fatto sempre in base ai corsi del carbone sul mercato mondiale. Hecentemcnte i filatori di cotone <lei Lancashire, chiamati dagli indu– striali a un esperimento di arbitrato preventivo per fis– sare la riJ)artizi.one del reddito netto tra. capitale e sa– lari - esperimento poi fallito - seppero dare un quadro perfetto clel costo dell'industria in tutti i suoi J>artico– lari, dell'interesso ciel capitale, del guadagno dell'indu– striale, simile nella tecnica - non nelle conclusioni naturalmente - a quello presentato dai contalJili dei proprietari. A qu8.St'o è pùr nèce':::islirio"'à:riivaro anche in Halia mercè la elevazione intellettuale e l'esperienza dei la– vonitori. La 1>roduzione dell'industria e della terra ha un inte-– resse che va oltre la persona del ca1)italista, e dell'operaio stesso, arriva direttamente alla na;done tutta, e tocca la colletti\'itù. Danneggiare la produzione vuol dire dan– neggiare non il solo capitalista 1 ma la colletti\'ità tutta. E perciò il proletariato, e1·ede diretto della bo1·ghesia 1 non deve mantenersele estrafi'eo e deve prepararsi fin d'ora a rendersi degno di assumere l'eredità .. l·i già. qualche segno di qlLesto inte1·essamento si viene manifestando. 1n qualche nuo,,o patto colonico 1>01· il contratto di me1.zndria si nota la preoccu1>a1.ione delle migliorie da a1>1lortarealle colture della terra, che do– vranno essere affidate ad agronomi aventi diJ)loma 1>ro– fessionale e introdotte secondo le norme di uno SJl~Ciale Regolamento tecnico agnlrio (Patto colonico pro1>ostodal Comi1.io agricolo di Rimini). E, nonostante l'affermazione <leg'H avversari che i la• Yoratori sono nemici naturali delle macchine - gli in– coscienti - non si constata\'a con compiacimento nel– l'ultimo Congresso della li'edera1.ione dei Conta.clini del Mantovano (comprendente 214 Leghe con 31.380 soci) che proprio in quest'anno si sono vendute nella J)l'Ovincia di Mantova 375 macchine agricole? Sono piccole cose, ma son queste che, ripetute alJlin– lìnitp, ~~p~1inauo tu~to un si&tema nuo,,o di educazione o contribuiscono a dare qllelle ror'ze di J)ensiero e di praticità al IH'oletariato, che costituiranno il principale coefficiente per vincere. AUSSASDRO SClll.\VI. Le nuoveaggiunte clell'Autore e i molti impegn-idel direttore lli questa Rivista,1·Uardaro110, assai più che non fosse nelle prei•isiont,la pubblicazionedel pro– messovolume di, C. .\.RT,O KAUTSKY: Il IJl'Ogràmlua SOa cialista. (Principii fondamentali ùel sociali§mo).' Jfenfre 1iechie(liauwvenia ai,numerosicommittenti, U assicuriamoche la stampa è orm,ai a buon punto. ll volmne uscire',, senz'altro nelle prime seUimanc· del nuovo amw e ven-à specliloa prezzo 1·iWJtto (L. 2 invece di L. 3) anche ai nuovi, abb01Ut-ti, che ne avranno aggiunto il prezzo all'importo clell'abbo11a- 111ento. INTORNO ALLA POLITICA FINANZIARIA Che dobbiamo fare? Siamo in piena abbondanza. Questo nostro tenace paese 1 a furia di pazienz11., cli attività e di Abnegaz.ione, spremuto da tutte le parti come l'uva dentro il torchio, inquisito e sequestrato fino nelle estreme risorse, è riuscito a mettere insieme una entrata, che supera di parecchie decine di mi– lioni l'uscita. Gli anni delle vacche magre, quando il fallimento pareva battere minaccioso alle porte, appartengono oramai alla storia d'ieri, e tutto ci lascia sperare non abbiano a ricomparire mai più. .Ed ecco tutti i finanzieri eschunare: " è questtL l'ora. delle grandi rifol'loe ,,. J,'abbondanza ha pene– trato di una sottile ebbrezza anche i piì1 astemii, così che Sidney Sonnino, che nel marzo 1899 stava ancom in clisptute accigliato e dispettoso ( 1), ora s'imbranca allegramente nella schiera dei riformatori, e va a fare cogli altri la sua brava dimostrazione. · Ma ahimè! l'edificio della finauza nazionale, con tanti volonterosi_ architetti, minaccia diventare una torre di Babele. Sonnino e Luigi Luzzatti, alleatisi per demolire alcune arcate troppo au<laci del loro correligionario ·wollemborg, si separano improvvisa– mente sul campo del lavoro e, mentre J'uno scrive intorno allo sgravio dei consumi, e il fido Lacava gli fa er.o fievole dai culmini della sua ignoranza., l'altro parla di conversione della rendita, piegando ad un assenso amichevole la decorosa barba dell'on. Rudinì. Intanto però gli avanzi attivi del hilancio conti– nuano a sparire. Il nostro ordinamento finanziario ò congegnato in guisa da rassomigliare ad un reci· piente sporto sopra un abisso senza fondo. Qua.ndo il livello delle acque, che sareblJero poi le entrate del bilancio, superano gli orli del recipiente, esse preci1>itano nel pelago buio del 'l'csoro 1 dove sono inghiottite senza htsciarc alcuna traccia. In tal modo l'avanzo dei tre ultimi esercizi, ammon– tante complessivamente a L. 13l.4_SS.547 (33.746.226 nel 1898-99, 38.423.GOL nel 1899-900, o9.3L8.72G nel l!l00·!l0l) è stato assorbito per 58 milioni dal debito ferroviario, per 21 dal debito redimibile, per 52 dal debito del 'l'esoro. Una goccia n2l mare! Ma questo grosso travflSO annuo cli milioni, che è appena superato da (tuello della ricca Inghilterra - uno dei 1>ochi l)acsi clie si permetta H lusso cli pensare all'estinzione dei propri debiti - desta ancora Ja gioia di qualcuno. L'on. Rubini, pe1· esempio, che forse per la sua magrezza si crede destinato a dura.re quanto le mummie cl'}~gitto, davanti a queste cifre si stropiccia allegramente le mani ed esclama: con– tinuando così, fra un secolo i:wremo riscattate le ferrovie! Grazie, ma allora andremo forse in pallone. . .. Per precisare meglio le tendenze della nO$tra po• litica finanziaria, ridurremo a tre i suoi indiriizi principali, riassumendoli con le parole che adoperava l'on. Guicciardini nella Relazione dell'aprilo scorso al Bilancio cli assestamento : Tre indirizzi di poi itica economicO•flnanzia.ria - egli scriseva - stanno oggi davanti a. noi, dopochè il pa– reggio del bilancio fu raggiunto e mantenuto: lit politicit di sgravii, la J>Ollticadi lavori pubblici e di tlremii 1 la. politica di preparazione, intendendosi JH~rquest'ultimi~ quella tendente a. JH'Ct>arnrc le condizioni economiche e mora.li , che tutt·a~siemc formano l'aml.licnte nel qunle,

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