Critica Sociale - Anno XI - n. 21 - 1 novembre 1901

B1bl 324 CRITICA SOCIALE snrii. (') Ma. nel gergo del De Marinls la tendenza 1·iformatrite dh•enta 1·iformista, la tendenza legali– tari<1, si converte in pacifica. ('). Ora, il 1·ifonnismo sta alla riforma socialistn e In. pace 1-1lla. lotta lega– litaria socialiistn, esattamente come i programmi borghesi - radicali quanto si Yoglia - stanno al pro– gramma nostro. Riformismo sono le riforme fatto fine u sò stesse, rizzato a colonne cl 1 .rnrcolccielmovimento, concesse nella dose clcll'immediato necessario, per sviare, contenere, sventare, non 1>eragevolare la ri– voluzione. Pace, armonia fra le classi, è ridealc e l'interesse dei dominatori. i\ra gli oppressi, mll i do– minati hanno bisogno di lotta, di ri{onne che si1tno co11quiste, no agevolino n1trc successive 1 preparino la rivolu1.ione economica e sociale, siano rivoluzione esse stesse. li divario sostanziale 1>uò nascondersi all'occhio del superficiale os::iervatorc, di fronte a. unn singola rifonna 1 a \lll disegno di leggo; pcl qmilc i nostri voti, la nostra propaµ-anda possono darsi di gomito coi voti e colla. 1>ropagancla.dei ra– dicali ; questa, d'ordinario, pii\ tepid11 1 perehò essi temono, noi no, çhe lo slancio porti, dio liberi, un po' oltre del segno. Ma Ja diffcrenzo riemerge nella continuità. dell'opera. nostrH, in ciò che 110 costituisco l'anima perenno; cd essa. ò che ci fn essere socia– listi auzichò ri:tdicali ( 3 ). ... Malgrado ciò, o malgrudo tutto il resto che po– tremmo rjlovaro nello singole parti specifiche del discorso cli Xnpoli - come, sulla. riforma tributaria, dove l'oratore si accosta alll\ tesi luzzattiana; sulla politica coloniale, clov·ei sembra. dimenticare, nel caldeggiare l'espansione, in che paese egli viva, o ft quoli fini ccl interessi essa, nelPrtnlia presente, sia fotta servire - i partiti borghesi seguitemnno a vedere in quel discorso una. nuova variar.ione cli socialismo addomesticato. 1 1 ! vedranno parimenti nuove formo di socialismo in qualunque riedi:done dello no– stre tesi piì1 barbogio por antico polo. ~on è solo perchè il socialismo, nel succedersi delle fasi politiche, muta a sua Yolt:1,se non le carni, hl pelle. Oli ò piuttosto che il socialismo, 111 pari delle suo contrnfrazioni, è di~ quei partiti, in generale, profondamente ignomto. Da che, al pri_mo a.lito di libertì1, la sua dottrina snoda i lineamenti contratti claJlo sfor1.odelJa difcn• siva, si distende nella sua interez1.a, e il moto pro– letnrio che s'intensHica 1 o il numero cresciuto dei deputati socialisti richhunano J'attcn1.ionc anche dei piìt disattenti; i partiti borghesi vonno, come h-a– sog-nati, alla scoperta llel socialismo. I.o avevano in– tnwisto, per le pagine sgangherate di qualche ig-110• ranteJlo, o traverso i rapporti dei questori e dcg-li appuntati, nei 1•rocessi per l'1nt. 24-7, come un onor• gumeno s<1uassante la fiaccola e li~ scure, la hoccn schiattante cli anntcmi; iscntcndolo parlare come per– sona ragionevole, " vedute -- dicono - ch'egli di– t·enla, un'altrn. cosa :1· - Certo, egli è un'altra cosn eia quella che fu gi:'~ nel vostro pcni.:;icro. Così nella recente nostra. disputa intorno a g-li scioperi. Qualche allegro sportista del socialismo ir– responsabile haudì 1a fucctn teoria degli scioperi sempre legittimi, sempre da. aiubirsi, come <1uelli che- intaccano il profitto dell 1 inclustrialc 1 quel pro– fitto ch'è usurp1nione. Oli fu risposto, cogli clementi primi deffBconomia politica e del senso comune, (I) l/toolll.:W11e tiella rtt-olll:fo11, (J)reuo !Il ClllTICASOCUJ.Y.). (') "Qualo tlcllo duo tendenze b <tcatinata nd 11111~rgMSI t J,n tcn– dcnta 1·iformJ.!ICI, (JUClla clob JK1Clfltt1 o legalitaria•· - " un 11utlto soctal\1ta che non è te non ri.formUmo ed indh·l.::o ,·adk(11, ~· (l) Qut-sto concetlo 1volgcmmo nitre volle e rlriuumernmo 11e11A dl– ehlM111.tone ,·otata dlii Congresso 11111010,rna come prc1ne11sn rii J)ro– g,-111m11a mhdmo: UIICho llOI (jURIO (che, ll.l'U\110 J)rCSO di J)Clr sè, CCUA. di e11soroJ>rogramma socialista) vuol trovare Il Do ll11rln!s 11'1 con– s.cra:i:lone del suo rltorml&mo 1ocll\llstolde. a Gino B dn ch'egli si sbagliava cli secolo, che l'abolizione del profitto non s'intendeva di fare alla spicciolata, che l'industria. dee vh•ere, nò può vivere oggi altrimenti che del profitto, che l'industria elevo svilupparsi, ed è questo il pili urgente interesse dell 1 operaio come classe; lo sciopero questo svilup1>0 JJUÒ stimolarlo, dei-e almeno non comprometterlo; altrimenti è Patto del selvaggio che abbatte l'albero per coglierne i frutti ('). Non bastò l'animo ai giornali borghesi di YCdNC in questa clis1mta i due indirizzi, (lj denun eiare la scissione del socialismo? Povero socialismo misconosciuto! Eppure ò proprio nei suoi libri, noi suoi vangeli, che si trova l'apoteosi della grande in– clutitria, la affermata ncccssit,) 1 pcrchè il socialismo si attui, dell'incremento della produzione(:). Vcrit..\ socinliste elementari, con un chilometro di barba, scoperte e brevettate come peregrino eresie! . .. rnvero, la loffci di classe non è affatto, nel pen– siero murxistH, come imagina il Oc :.\l'ariuis, u. l'esclu– sh•o fattore elci movimento sociale "· ò fattore sa– lientissimo, o uogttrlo o diminuirlo Ò missione dei tif1larh1tiapolog·isti del rcg-in1eborghese; ma coesiste ccl impera con esso m111. immanente solitlrt1'ietè, delle ela,~si, seuza. cui la socict,l non reggerebbe un istante e il suo nome suonerebbe sarcasmo. Jlan due campi delimitati i nella produ1.iono la. soliclai-ietù. prcv(tle; nella distribuzione si scatena Jr~ lotta. Senonchè, nel periodo socialista del reclutamento e cleJla difcsa 1 è la loti<, che primeggia, naturalmente. S olo allo rchò il socialismo conquista la cittadinanza e ini1.ia il lavoro positivo delle riforme concrete, n llo m 1 1\ concct,to o al senfimcnto della solillarietù. arlle clat:si esso può fare il 1>ostoche gli compete. Por uno spieitrahile quanto ingenuo miraggio, quei sociHlisti, la cui mcntaJifa si arrestò nella fase su- 1>ernt111 sentenzi11no per codini, per tronsigenti e per transfughi gli filtri, cÌlC si sono avanzati. , J,; in cotesto miraggio riposa ....:... astrazion fatta dall'opera degli sfruttatori dei pregiudizi della folla - la fttllacc a1>paren1.a. cli 1111 dissidio di tendenze dentro il 1>artito socialista. )ra non ò sugli errori, sui ritardi di sviluppo, sull'nccidia dcll'incoltura - meno ancora sulle ignobili SJ)eculazioni dei demagoghi - che si differenziano le tendenze o i partiti. Chi ben guardi, al disotto dello momentanee parnlisi e dei pettegolezzi, non mai come ora potò dirsi che il partito socialishL italiano procede unito e compatto. :~: la forZa stessi\. delle cose che lo so– spinge. La liberti), p ur tuttavia lesinata, gli ha rin– francati i muscoli e rinnovfl.te in brcv'om le correnti sanszuignc: i g<'rmi, così il lun go compressi, si aJ)rono al sole. Le organizzi\1.ioni operaie fiorenti, tendenti, come si 1~vvcrtì anche in recenti Congressi, a. fecle– m1.ioni sempre pii1 larghe· le Leghe contadino che ag~iungono rapidamente (spettacolo forse unico al mondo e in cui l'Halia primeggia) unn nuova [talia proletal'ia e implicitamento socialista a quelln. fin qui conosciuta; l'esperienza che na sce dalla. l otta e rnddoppiil le forzo col presidio dell'accorte1.za., S))in– gendo in prima linea un proletarioto se mpre piì1 atldottrinato e cosciente i tutto ciò ò arra sicura cli viti1 e di vittorht 1>cril partito soci11lista. Esso avan1.erà por la su,i. via 1 uno e indivisibile, lasciAndosi eia un lato le adulterazioni radicali cho lo scimmicggiano invano, rovesciondo sull'altro margine il mascherato anarchismo che gli s'Hggntppa ai panni. J•'ll,11'1'0 'J'UJ{A'l'J. ( 1) I ec1vagg11 mnmonltl da~II en~nll, 11011 l11sl1tettcro. La J'1·<>1>1.1• uandlf, che 11rlm11 1we"a lnto1111io qutlltl solfa, flnlper rlsi11mpare - <trindolo come 1iro1irlo - un nr11co10 del 1em11erRtlS1lmo th111u<11 In senso CSMltamcntc contrarlo alla tr~l 1>rln1\th'n. t!J llastorobbe ,·edere, tolto dt11l',t11/ùliif1rl11v di E11qel11, lo squarcio 1mbbllcato cot 111010: Soeial.Smo 11t()J1lstko , , ocw1i.mo sckntl(lro.

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