Critica Sociale - Anno XI - n. 21 - 1 novembre 1901

CRITICA SOCIALE 323 prevalere di ciò che a <1ucsto è sostanziale, il sistema rapprcscJltntivo Jargamcnte openntc. Or come non avrebbe il sociolismo dimesso della primitiva vio– lenzll? Non è l'effetto della democrazia di rendere pii1 liberi, pili schietti e insieme meno violenti i con– ttitti cli classe? Armando gli op1>ressi ciel voto, della. cducnzionc politica, delle armi civili, schiu• dcndo Alle loro aspirazioni meno avari spiragli e alle loro ri,·enclicazioni un elaterio proporzionato al valore e alle forze reali, non relega essa nel :lluseo le sommosse, i 1>ronunciame11tie le barricate? Or ques,a attcnunzione delle forme di lotW, la quale il socialismo contribuisce a produrre, non è l'attenua• ziono, meno ancora l'abdicazione del socialismo; ne è anzi la conforma ccl il 1>rcrnio. Ma ò 1>roprio elci bnmbini - e ve n'ha cli tutte le età - supporre, quando il treno che li tra.sporta. cammirrn 1 che camminino in senso inverso gli alberi e lo CEHIO. l~d anche ò proprio elci bambini attribuire nlla. violenza. un'importanza esagerata o scambiarla colla. forza, cli cui essa è soltanto l'espressione grottesca, cho ne segnala piuttosto la manchevolezza. La vio• lenza. - massime la violenzn verbale, della quale ò qui J>articolarmcnte questiono - è espressione di uno sb,to d'nnimo, o ò reazione nccidentale ccl effì• mera a. date contin~cnze esteriori; ma non è la violenza che contraddistingue i partiti. Un partito ò contrnssc~nato dalle sue finalità. e dai suoi metodi. Lo finalità del socialismo sono note e non si lasciano leggermente scambiare; le corre• zionì hernsteiniana od altra - che vi si afl1)ortino, tocrano la scadenza. piì1 o meno vicina, la gradua lit:\ più o men lenta, le modalità. su1>erficiali dell'avve– nimento; mR.l'essenza del fine socialista rimane in• tatta, fino al giorno che si provi ciò che è assurdo per definizione: comtlatibile, cioè, colla 1>ropriet:\ 1>rivata dei mezzi di produzione la emancipazione completa dei lavoratori. Del sociaJismo anche il metodo ò noto: che si rinssumc nella formula della lotta. di classe, ossia nell'orgimizzazione e nelle pro– gressivo conquiste, sul terreno economico e politico, dogli interessati u11it,io coscienti. Fra il metodo e il fine è ininterrotta. continuità. di rapporti e rcci• proco prestito cli energie. Or qual ò il fine, qual ò il mcloclo del preteso neo• socinlismo dcmari11iano? ... 11 fine ò adombrato in un periodo del suo discorso che, se non brilla per chiarezzn, non è colJ>Bnostra'. a Senza 1ncgiudiearo un"-quesllono essenziale con una questiono di epiteti o di nomi, dico solo che la nuo,·a e.ilstenza clollo nllzioni sarà contrassegnata da qucsii duo (1ltti Jlrincipali: attruerso le lil>erk\ politiche unn progrc,~im legislazione trasrormntricc, correttrice dei rnp1>ortisociali, e conseguentemente l'a,•,•icinarsi rela– tivamente lento, ma spontnneo, di wu, fonna pi,ì elttata tlt:ll'attuale produzione tltllti l"iccl1e.z:o, che dalle sue stesse condizioni attuali è SJ>inta sempre più ad assur- 9t1·t r, ,ma forma semp,·e 1>iiì o,·tli,u,ta che, raggiunta com1>lctnmentecome unitaria organizzazione che sta da sè, rapprt$tmlt,·tbbe Il momento 1>l1ì tlerato cui ))Ossa nrrivaro l'ordina.mento della ricehe1.zadel mondo. i1 Como strolo~ia del futuro, dichiarazioni piì:tsocia• lh,to di cotesto al1>inis1110 sociolo,1.:icocondizionale ci n.vvcnno di frovoro negli scritti, non che di radic~li 0!1cllo cli ilh1!l1innticonservo.tori: e, francamente, noi; c1 pRre nbb1a torto h, Perset·errmzri giì, eit,ata In. quale glossa. così: 1 u Diciamo con,·ersione, poichù In verità il socialismo ri<lotto alla affermazione della graduale c,·oluzione delle e o eoc.oumane verso una ideale, sebbene non mai ragghrn• gibile, eguaglianza economica o morale degli uomini è una dottrina che ò riconosciuta ed ammessa. da qua– lunque spirito liberalo che abbia il sentimento e l'in· tuito vero dell'indirizzo necessario del!'umanità. 11 so• cinll~mo,cosl inteso, perdo I suoi couflni determinatl o sruma, a destra cd a sinistra (110,sf1m1n a dest,·a tsclli• slromt11lt, tlo,rna Pflolal), nello dottrine che gli stanno al ftnneo ,.. Ond'ò cito eccita il Dc Marinis, con atroce ironia, a II prender posto fra la schiera del gran partito progressista, nel quale - attenti bene! - con gra• dazioni nella scelta dei metodi esecutivi, sono com• presi tutti coloro che pronclono pnrtc alla vita pub– blica itnliana "' Un partito cho comprende tutti, o non ò l'iclcaJc? Ombra cli Pietro Esperson, trasali, cho sol supcrntn. 'J'u din1ostrrwi Ja. necessità cli al• meno due belligeranti per fare la guerra! J,; l'ironia. del gravo foglio qui non si placa; esso invita l'on. De lforinis a " faro un passo di pili e, sulla via di " quella moderazione, che dopo tut~ non ò altro che ragione,·olezza .,, a. imbrancarsi n dirittura nella combricola mocleratesca. " li discorso - essa scrive - dcll1on. Do Marinis è un sintomo che ci ispira la speranza di vederlo un giorno coi nostri amici.. ... ,,. Presto, on. Dc Marinis, il gesto che scongiurn. la iettatura! ·embra. ancora al Corriere clell{l, &r<i che siano coteste le cose u che va 1>reclicandoil Turati da nl• cuni mesi ,, ? Ben è vero che anche a noi fu fatto rim1>rovero di nvcrc " nbbnndonato Picleale del col• lettivismo ,,, cli averlo ridotto a semplice " fiamma animatrice del movimento ,, ; ma per questo i "C· suiti della repubblica dovettero - come avean ratto gi1\ 1>crla formula delle a libertà. conso1idate ,, - storpinrc e dimezzare la frase, che doveva servire a loro, per mc, di lanterna cs1>iativa: nella quale ad– ditavo In. finaliti\ collettivista altresl come " bussola orionti1trice .,. Ora in un movimento, la direzione ò tutto, do1>0In. forza del movimento medesimo. ... E questo ci guiclii iL <lire del metodo. Qual ò il metodo del nco-.socialismo clomuriniauo? Qui non occorre di evocare il verso ramoso: ltv sdvu 1x19iua, se<.lJ)roba 11obis vita est. L'azione del deputato per f;alerno, nel cam1>0dove si organizza la. lotta. di classe, è cosl negativa come la pagina sua. J1 suo metodo consiste nel non averne, come nel .1/ffrstro del 8i9110,·ino. Il metodo del partito socia– lista è quello, ru già eletto, della lotta di classe : buono o cattivo che siu, tutti lo vedono in azione. l.10Camere di lavoro, le Società di resistenza, la propaganda di classe nelle lotte elettorali, il mira• ~ilo movimento dello nostro Leghe contadine, sono h e parlano por noi. J/on. no ACarinisfantastica nnch'c;.;li di riforme n. J>rO del proletariato; come le ottiene? Gittando il solo strumento che fin qui si sill rivelato atto a strap1>arle, separandosi dal par• tito che solo organizza. le classi proletarie. Perchò i radicali, l'organizzazione 1>roletarin., <1uaucl'anche, bontà loro, la tunmetti.1110, lo lascino il passo, essi tutto.via. non lri fanno; non hanno istituto cli farla. J<.:d ceco qui il piccolo baratto verbale, che vela l'artificio onde il progm,mma. socialista diventa, per l'onoro\'Olo di Salerno, u11quisaimile, rnmmoclcrnato, elci programma J'nclicalc. Il partito socialista, ò vero, ò 1mrtito di riforme; la sua azione ò eminentemente riformatrice e sem1>ro piìt si ò rutta legaJitaria; dovrebbe ribellarsi a.Ila legge che gli consento la ,•ita e 1o s,·iluppo? Nel rispetto alla legalità, scrisse l'Engcls a un dipresso, ò la nostra vittoria e il cUsnstro elci nostri avvcr·

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