Critica Sociale - Anno X - n. 16 - 16 agosto 1900

CRITICA SOCIALE 247 ))eriodìci, <lei qunli il /JQ/lelli110dcll' l'11io11e ,1el Sud-1'At tira, da solo, :?a.ooo escmJ>lari. Non solo po:,.-,ìedono ge– neralmente i loro Jorali, ma di'>1>0ngonodi fondi che qualche volta, come per quelli della Sarthe e delle Deux- ene•:, ,;;orpa.:.:nno I 100.000 rranehi. Si può dire che ue.:;"iuno di que:,ti Sinllacati ammette nel proprio seno i J>iccoli J)roJ>rietari, <'h·c,...:i\'Ogliono alla loro di– l><mdemrn. economica e politica; Il\ ))ila ))arte infatti di queiìti Sindacati ò formata da elementi reazionari o - meliui .. ti ,,. Hi proposero perfino di accaparrare la ))rOduzio11e agricoltt del J)A.CSC per ft~'inre i prezzi a loro piacimc11lo. ~i ca.pisce quindi li\ loro ostilitìi. al nuO\'O dìSegno di legg(' 1 " il cui l>isogno 1,011 .r,i facent sentire ,,, come diceva Dupont, uno <loi /1>arfers del movimento sindacale ngricolo. t-;cntc>nza J,tluiltn. in l>occn di coloro che, <lcten• tori n lungo ciel potorn politico, 1wcvano potuto infi– schiarsi delln. lt>~go e ilJJC'rnvano riscn•are a sè i vantnggi che il progetto Wnhll'c-k-Hou..,icnuestende a tutti i Sindacati. 1' AOl,O DRA}US. L'ANIMA di LIEBKNECHT J:ct bildtt tf1t Ttrltut 1irll i11dtr .SUltt, iiklf tbt C1tru•t1L·ttl" i11 dtm Slrom dtr Wtlt. GOl."Ttll:. l/orrida angosci!\ di un minuto, un rantolo sordo, un sospiro .... <' colui, chr non aveva mai riposato, si rovesciò sul lotto, bianco, nel ri1>ososenza fine. L'alba sor1-:evn: il hinnrore del nuovo giorno sorrise al vec– cllio che, dopo cinq1urnt'anni di ~uerra, aveva final– mC'nto trov11to 1111 nvrnrsario pili forte! fn voriti), su))eriorc n. Ouglielmo Liebknecht non poteva cssoro che In. morte, 11crchèOuglielm<J Liohk– nocht ero. la virti't: lu,virtì1 fog~b1tn nel bronzo cli una (}l'Ol}rialr~µ-o mornlc, usaoluta, sicurn, indefaticabile, etcrnn, sullfL q11olc violcnzit cli minaccio o lusinga di scllu:doni passavano come spruzzi d'acqua sulla roccifl.dello sco~lio. Fu il piì1 illustro po,·tato dC11la Germanìa. in questo secolo. r.;manuclc Knnt vide in lui il sommo impe• rntivo morale incarnarsi; <la Volfango Goethe ebbe il senso compiuto e perfetto della vita. Gli aJtri mae– stri, eia lle;rcl a llarx, a 1.iassalle, ad Eagels, non ebbero che a versare I loro succhi: la pura anfora era pronta per Accoglierli. Così passò nella storia. tedesca. michelangiolesca. figura, per .;o anni, lottando, educando, inci\•iJendo. A 20 anni sulle barricate, a 75 in prigione per lesa maestà! La seduzione di Ferdinando LassaJle non lo rese meno fermo nell'accoJ?liCre la perfetta dottrina. marxista; nò l'ossequio per Marx ed f~ngels gli vie– tarono di abbracciare col pensiero e fecondare con l'opera Puniti\ mornlo e politica del partito socialista tedesco. Rismnrck, che potò illudersi d'aver ingannato LassRlle, non duhitò un istante che Liebknecht J)O· tesso essere intimidito o corrotto. La. jntelligenza di J,iCl)knecht iurMti cm illuminata dalla Jegge morale o però vincevo. i pia11i pili astuti del Cancelliere, come il suo corngg-io no sfidava tutte le violenze; dove era inrorio,·c ni mnostl'i 11oll'intenclere, era ad ossi superiore noi senso del gfosto e attraverso il giusto flrriv,wn. al vero! Egli, che atur>iva ed ammalifwa i giovani con la bontà della. sua. modestin, con la tenerez7.a schietta., vaterna dei suoi tratti, nutriva. in fondo all'anima un incendio cli orgoglio umano.poichè come nessun altro, fuorchò Gius(!J.1peMa1.zini, sentiva che la vita è mh,sionc e cho C'gli compi\·a la sua. Scher7,ando, di sè, dicen1: d1t bist ct;or 1·icltlige Sclmlmeister: di nahmt io sono il vero maestro cli scuola; come uomo politico ho sbagliato cli vocazione. In realti\ egli non a.vcva sbagliato, J>Oichè unì in– dissolubilmente le due inclinazioni, facendone una sola. Fu il maestro - il buon maestro - della de– mocrazia socialista tedesca, immobilmente fermo nella ragion dei princip1, il co11sen:atore della rivo– lmdone, il t,gitti1uiro1ta della lotta di classe. Xelhi magnifica ampiezza. ideale della dottrina, ei, senza alcuno sforzo, collocava tutti i contingenti i le nuovo idee o i nuovi fatti, le alterazioni improv-vise delle correnti politiche, i progressi della tecnica., le critiche dell'esperienza sociale, cho nngusthwano i discepoli irrequieti o li trnvht\'fHIOin i1111>0tenti eresie, davanti n. lui si @flOnloVfrnO eomo nuvole al vento, come ombre Cl'Opuscolori all'ttppariro del sole. rntransig-onto '? .•.. No! Ji'intmnsigcnza. è fanatismo, è eccitò.; ò 11egt11,ionostinata. o caparbia. del vero. l•:gli non negava. nulla : nnzi andava incontro lieta– mente a tutti i risultati nuovi dei nuovi studi ; ma egli riusch 1 a a comprenderli tutti nelle premesse; a diSJ)Orliarmonicamente nell'interno della costruzione ideale elle recava in monte e però sentiva il do– vere di non uscirne. Quando Augusto Bebel, alPul• timo Congresso del partito socialista tedesco, con una. formoh, ampiu ed elevatissima. volle ospitare l'eresia bernstciniann. in un eclettismo che parve al " Vecchio ,, dedizione, il '" ,·occhio ,, rimase quasi solo a. dare il suo voto contrario: simbolo vivo del– l'antica. g-uardia. cho muore e non si arrende. La intelaiatura. del suo spirito corno la costituzione del suo coq>0 rurono ,·eramente cli '" vecchio te– desco ,,. Federico N'ietzche, se non fosse stato tra– ,•iato dal suo cesarismo dominatore, n.,•rebbe ricono– sciuto in lui il tipo pili perretto del suo Ue/Jennensrh: di colui cho prefi~ge a sè stesso la sua. via. e va, inesorfLbilmentc, verso la meta dcJla propria perrc– ,,;iono, \'Orso 1ftconquistA. dello anime, per Ja forza su• periorc dolln Sll/.tA'CStiono morale. Questo democratico ha signoreggiato piì:1 cuori elio i tre impera.tori sotto i quuli ,:li toccò di vivere; quando Berlino socialista., con una rosta. rimasta. inclimenticnbile nei cuori di quanti cbhero In. rortuna di assistervi, celebrò il suo 75. 0 anno cli vita., di mezzo R. diecimila persone, che sospesero il canto della Marsigliese per ascoltarlo, ei JlOlò dire: - lo ho fatto il mio dovere e Io farò fino all'estremo res1>iro; lo giuro! Oiurat-e voi cli fare altrettanto!. ... La folla, come un uomo solo, scattò urlando cli intima commozione, e ripctè il giuramento. 1-ira una dedizione collettiva di anime, anzi una. messe mistica. cli anilllC' che si rendevano volonterose al caro giogo cli una. individualiL.\ sovrana, che signt• ficava. il J)ou,-e e lo intcrpretaya. con l'autorità so– lenne cli un esempio scmisecolare !.... Quale re, pur sulla. J>ict,\ immensa di un'orrida tragedia cingendo la corona lwita, raccolse mai più libero, piìLfecondo, pili entusiastico omaggio dai suoi soggetti? .... 1,:l'oma~,:io venh•a spontaneo a lui, al dolco o fiero Vecchio, elio vibrava. tutto o sempre - gioY~ nilmento - ni sotll della Yita: sul suo capo mai non passò, neppure por un istante, J'oncla suicida ciel pessimismo. Credovtt. canclicln111entouelh, vita come a una cosn. tuttn buona, sn1rn, celeste. li sole, il mare, 111. luce, il bello, l'arte, la poesia cl'ltftlia lo filcovnno struggere e palpitnrc, pochi giorni avanti di morirC', in una teucrozza calda, infinita, ingenua cli giovinetto ventenne. A sua. moglie, alln valorosa compagna. cli battaglie, di angoscio, di JlO\'Crbì, di esigli, scriveYa. il fobbraio scorso da Milano: " Oggi f1rrirx1ro110 le tue clue tet• lel'e ed il sole ct'llalia. ,,

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