Critica Sociale - Anno X - n. 16 - 16 agosto 1900

242 ' CRITICA SOCIALE • .. l,a valan~a delle roraggiose contumelie si ~iversò poi, dal regicida. incatenato, sulle spalle ~eg.h ~nar• chici d'o~ni scuola d'ogni specie, senza d1stmz10ne; e ciÒ ad 01,era di ;crittori che forse in vit,a loro mai non accostarono un anarchico, che ne ignorano affatto lo teorie le tendenze, la psicologin s,,ariata e com• plessa; ~ho, sopratutto, non si clett4::romai la .menom~ briga. per combatterli, 1>cr conf~1tarh, per_tog~er_lo_ro 1 proseliti come abbiamo ratto, mvec<', 1101 socrnhsh - noi soli,' finora, in 11aliu - col giornali,. coUc con· fcrenze, coi libri, colla pro1)aganda. Pcg_g10 ancora,: i maggiori vituperii son lanciati da tah che, or e sol c1ualchc anno, per l'onesto fino di inveire ~ontro i socialist,i ci rimbrot.tavano per aver escluso gh anllr– chici dai :1ostri Congressi, tessevano br!llantemcntc l'upologio, clall'fllrnrchismo, non solo dottrmale, ma ed nncho del vero e proprio delitto nnRrchico, co1ne, a proposito cli Angiolillo, uccisore di Canovas, il Mo– rello clcll'Orc, e della 'l'ribuua, il quale ora. - mes– sogli il muso nel suo documento - _si scansa e si scusa con piccoli sofismi curinlcschi. Poi 1 ,,oltatc pa– ~ina o girate colonna, ecco, magari, lì accanto, nelle 15tessc gazzette - a riprova ~cl~a si!1c~ri~ì1.e ~ella serietà del J..Pilzzctt-ierc - hram dt var1et-a, mternste, squarci di libri che parlano di Hcclus, ?i Kra1>0.t~inc o loro seguaci, dipingendo di nuo~•o _gh. a~arcl11c1- sompre sommariamente o senza chs_tmz1orn -:- _c?m~ tempere mistiche, nature superiori, precorr1tr1~1 d1 una civiltà più evoluta, portenti di abnegazione, anime di eroi! Jncitata la 1>olizia che non chiedeva cli meglio, si abbandon~ frattanto 'al solito libito suo; ed eccola - col pretesto cli quel che è suo legittimo còmpito, la ricerca. dei com1>lici e\'entuali - arrestare mezzo mondo, diYiso in tre categorie: gli anarchici ? su1>– J)osti tali cui è data la caccia come a bestie sel– vai?ge; i 1 possibili complici i gli ap?logis~.i. E si ò possibili complici, se si o parenti o s1 fu cono– scenti del .Bresci, se si ò n~di a .Pra.to ~i '.l~oscana 2 se si è stati nel Nord-America, se s1 v1a.gg1a e s1 domanda la strada, se si indoss11. u1rn. c~co~la, s~ ~i .lit, il pnsso incerto, ccc., ecc. Si è 1tpol~g1s~1 d1 reg1c1cho: so si crollano le sp11llo, sc1,111hio eh pmngere; 80 s1 dice oho " morto un Re, se no fa un altro " (quello stesso che llisse Pon. Villa ol la. Camera:" il Re non muore ,,) i se si opina che. si !1.sa~ r~ la ~·ita. dei ne, ma nnchc quella dogli altri c 1ttach n1; e via d1 questo passo ( 1 ). r Tribunali, dal canto loro 1 inY_asiun po' anch'essi dalla follia epidemica, non lesmano, per un ~esto, per una frase, i mesi. c.~li._an_ni di_ car~ cere, condan nano i ragazzi, ,::h 1c~10t1, 1 pazzi, gh Rvvinaz:r.ati. Noi saremmo curiosi eh sapere quante centinaia o mi<•liaia di italiani pòpolano in <1uest'ora lo dolci carceri patrio, per titolo o sospetto di apo– logia. reg-icichl; con t1uest'unico risultnto palpabile, di accredit are l'opinione fttlsa cd assurda che 1Ilutto nfl:r.ìollale sia stnto una imposizionP, che la morte del He sia stata la gioitt. segreta di molta parte del popolo! (1) ('hl lr~nco ))O('hl iclornall dublU'rA thO 11111 •111,·cnll. Tempo e ai•axlo cl numeano JK'r tutto dotumr>ntare. llell'nlllmo ratio aet:en- 111110, ec('(l 1ft 11011 11ot11•e11M te1llmonlMnxa (klla ,'-tra di )1\111110: Mnntov•, 11 (U), - Ln l)rlmll ill'Uh•ni.11 11ron1111clMhl dll ,we,ito Tr\1)11111110 M In nomo di !!I, M. \'tHorlo t:munuclo lii 9 fu 11uc1111 i,u J• 1Jlt<"11t1 lcr~urn 111cuufro11to O\ ~h1l111j:ol11Ottorino, <1·an11l ~'O, studcnlo In mcdlohu1, ilO<•l1111stn. QUl'li'll ('rn. llCCUilltlo ili 111·,.wc, 111 uu ('fllfè (I\ f,:m11l11c11tc, dlJltU t·osl: M 1,11 1•1111 tlOI no è ,mtr11 1111111110 <1ul'llit. (ICll'ulllmo 11{•1 clthl• 11\111, o cl,o 1>erclò 111morie del Ile l1ml>crto I gli dlsphu.:cv11 come uomo, non come 11c. • 11 Trtlmnalo con<1111111ò Il )11ll11go1a II dieci mesi di 1"ecluAlone ed n/111 mnlto di I,. 8:JJ. Dlfcndeo l'Imputato l'on. J.ollln\. No con un altro risultato e ben altrimenti disa– stros~. La. polizia. fa.ora, pH1intensamente, quello rbo è per essa sistema di faro: arrestando, malmenando, sfrattando; volendo intimidire, facendo perdere il pano ai sosJ)otti di pensiero politicamente eterodosso, forzandoli sovente a un tristissimo esiglio, elevando a. reato manifestazioni. vorhal_il sciocche, ~nco!tclu– denti fuo-aci es a compie la prn larga sem111ag1011e, nel 1;op0Ìo 1~inuto, di esas1>erazioni, di odii, di pro- 1>ositibiechi, che si covano, si propagano per contagio e fanno 1>oiallco-ramento il loro cammino ('). Non vi ò forse attent:to politico (molte storie e documenti si J>0trebbcro evocare) alla. cui 1>rima radice non sia stato un fermento d i ra1,presa.glia contro antiche o recenti Yessa:r.ioni della. 1>olizia. Chi conosce, come noi co nosciamo, la brutalitù. cinica. o spavalda, contro cui non vi ò difesa. 1>ossibilc,di certi grotteschi 'J'or– q uemada. delle nostro Questure, sprezzati spesso, ma te11111t.i th1gli stessi loro colleghi e superiori cl'Uflicio, di una' cosa 1>uò mcrn.vig-liare: della solidità menb~le o momlc del nostro J)Opolooperaio, nel quale - mal– grmlo unn. provocazione dissennata, una coltivazione artificiale di candidati alla. ,•iolon:r.a- rarissimo fio– risce lo spino sciagurilto della. v?ndctta s~ngu_in_osa: }: se, come si accerta, l'on. 1>rcs1.dente det Um!s~rt sta. pensando a una riforma radicale della pohzrn, noi lo sproneremmo a studiarla anche da codest o lato: perchè, se è provvido arrestare e sorveglht.ro i delinquenti, anche pili pro\'vido, forse, sarebbe no n crearli. . .. La nenia della desolazione ostentata e artefatta non durò - nei giornali ai quali alludiamo - 1>iÙ che non durino le rose. 'l'osto n nuovo ne assunto ul trono scritte e pronunciate eia. lui le prime parole, 1>orq'uanto agre dovessero saJ>erc a certi sognatori di restaurazioni imJ)Ossibili 1 eccoli mutare d'im1uov– viso metro e contorsioni, e, prosternati al nuovo sole, osannare frenetici. l'inalmenle ! l~ questa la parola che riassume almeno un centinnio d'articoli letti in questi giorni. - }'inalmonto abbiamo u.n Re, un Ho per dn.vvero, degno di unire Rttorno a. sè la gran famiglia italiana. (o !'nitro oho cos'era . stato?!); una volontà· una coscienza; un 'ini:1.ifl.tiva ; una speranza; unn. fed~! Il tem1>0 della r ognlitìt pas siva, afona, in– concludente è se dio vuole, passnto. L'Italia finalmente - la. loro 1'td1ia - può rianimarsi e sperare. - Questi abbietti cortigiani,. per insultare il figlio coi loro entusiasmi di prinCLsbccco, non attesero nep– pure che fosse del tutto assiderata la salma lacri– mata ciel genitore! Ma dove l'epidemico delirio - lo chiamiamo cosl por metafora: ben sa ognuno quale miserabile cal– colo è sotto - assurse al suo diapason pii1 alto, fu nella clenun:r.ia delle " complicità morali ,, nel regi– cidio . Qui la. sg uaiataggine e l'insensatezza no.n.eb~ boro freno di pudore. A somnrnre tutte lo 01>m1o n1 - come avvertiva l'At:<mliI in una rapida nota - si conclude che i complici mornli del regicidio fu– rono nientemeno che i trenta milioni cPitaliani. Infatti i moderati reazionari accusano socialisti 1 repubblicani, radicali, tutta la _Sin_istradi Za~~rdelli e Oiolitti, compari clell'ostruz1oms_mo_, ges1;11tic_on~ g-iurnnti contro il trono, o anc he (1y1ù fur1bon~1) 1 Hudiniani di Destra che hunno formca.to e formchc• rnnno con quelli; ,~on oscludo 1~0 i cler icali, rei cl! non i.lnre il voto ulln monurcl110, che accusano eh (') SoloVOll', Il 1111~11to pro1101lto, lll'lltl /,11ce (I:! flKuStu), g1urnuh.:llo aoclltllda lii itegglo cu1111>r1a, una 1clllot111, e 1mngcnto autolllogr11fla di 1,ulgl Crucoli, rlferlla anche 11111arte dfll Olonmle dd Popolo (Il) c::orrente), 11e11111ua1c tl 1111t1llz1t11IA 1·11xlono IUlgu.trlc::cc::he 811 1111 etcrcltò 111 llOllzla 1111111111a, t zlo110c::he ,1 rran,c - 1ier so ma venturn - ncllfl etttzlonalc rsolldltÌI tlcl llllO ctmlttcre onesto.

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