Critica Sociale - Anno X - n. 5 - 1 marzo 1900

CRITICA SOCIALE 79 Noi nmeremmo che l'articolo del Bovet fosse letto dai nostri reazionarii ancora tutti scandalizzati e vibranti cli indignazione per l'incidente Ferri-ùerault-Richard. Essi !i c~~~~~~~~~~~e~~ 1 !~ 1 t 8 c1~~ 1 ~ft~i-1:~~ ff 1 :,1t,!;;~r:o 8~ :1~!;:~\ 11 all'estero, e quelli che invece ne tengono alta la fama morale nei paesi stranieri. * .. g. 1', ENRICOLONCAOstudia in un YOlumetto stampato dftllo Stabilimento 'l'ipo-litograflco " La Commerciale ,, di 1 1 a– Jcrmo {1899, p. 70 1 r,. 1) la Genesi del latifondo in Sicilia, e la trova nella es1nopriazione violenta dei J)iccoli pro– J>rietari medioevali; nella usurpazione dei beni comu– nali e dei beni della Corona; nell'incameramento dei beni ecclesiastici, in forza del quale le terre apJHlrte• nenti una \'Olta alle chiese sono p115sate,dopo il 1860, tutte nelle mani dei ricchi prO))l'ictari siciliani. Questo lavoretto del Loncao è un buon contributo alla illustra• ;done della santissima massima che la JH'Opl'ietà.òfrutto del... lavoro; e dimostrn. che lii CSJ)ropriazione senza ili• dennizzo dei latifondisti sicilkrni e in genero meridio– nali, oltre Clll essere una nssoluta necessiti\ per la Si– cilia, non sarebbe che un atto di elementarissim,t giu– stizia. Un altrovolumetto,che il LOXCAO intitohi Consident%ioni sulla genesi della bOl'[Jhesiain Sicilia (Pa \ermo, '.l'ipogrl.lfhl cooperativa opernia, 1900, L. 2) pag. 2H), meriterebbe di essere intitolato piuttosto Considei·azioni sulla non genesi, perchò il J,oncno in CflSO dimostr·a con larga erndizione le cause economiche, 1>ercui nel medio evo e nei tempi moderni non ftt 11ossibile in Sicili:l la formazione di una borghesia capace di oppo!'fli alla casta feudale dei lati• fondisti e di JJrivarla del potere economico e ])Olitico. Questi l:tvori del J.oncao va11110 indicati come esemJ)iO a. quei giO\'filli tutt'altro che sei\1'Si d'intelligenza e di numero, i qtrnli da qualcho a.nno a questa. parte si nffa. ticano :ùl affliggere il prossimo loro con un proluvio <li saggi, a1·ticoli,opuscoli, memorie, sul materialismo storico e sulla lotta di classe. ]nyece cli sciupare il tempo nel discutere in tesi generale questi problemi cosl involuti, facendo del materinlismo storico a. vuoto, senza conoscere neanclie un })O'cli storia, sarebbe molto meglio seguire l'esempio ciel Loncaoi mettersi di fronte a un fatto sto• rico determinato e cercarne la spiega:r.ione economica. nello studio dei documenti. Certo è piì1 fa.ticoso e diftl.cile ri• costituire con centinaia di documenti un unico fatto, che SJ)iegare in venti paginette come qual mente ci dev'essern una. ragione economica. (quale?) in tutti i fatti conosciuti e sconosciuti, dalla formazione del sistema solare all'ul• timo articolo finanzia.rio della '11•ibuna. :i\la le venti JHl· ~inette enciclo]lediche lasciano il tempo che trovano, lad• dO\'e gli studi speciali e concreti come quelli del LoNCAO fanno progredire Ja scienz,l. A questa simJJatia per lo disquisizioni teoi·iche qualche volta .cede anche il Loncao, e si compiace di cit.'tzioni del i \la.rx :a pro1)0sito dell,i storia mediOC\'alesiciliana, e f'a sfoggio della terminologia marxista, e ostenta la sua fede incrollaOlle nel materialismo sto1·ico. Creda, pure il Loncao che i suoi scritti riescono utili alla dottrina socialista non per le suo atren!rnzion.i. marxiste, ~ua per i fatti storici da. lui accertati. i,; inutile mettere 11can-o innanzi ai buoi, e fermal'si ogni tanto a.dire: J,:cco,que• st'altro fatto ve lo spiegherò io col materialismo storico. Spiegatelo alla ùuonora e non pel'Clete tempo; il lettore il materialismo lo sapr:\ trovare J)er conto proprio nei fatti d,i voi esposti, se vera.mente questo materialismo c'è. .M se non c'è, non sarnnno certo le citazioni del Ca• pitale e le dichiarazioni di fede ma1·xisht 1 che riescinttmo a crearlo. UN 1'1!AVET. ... Dott. A.LESSANDRO OROPP,\LI; Saggi cli socìoloyìa, con !)l'C\ fazione di Alfonso Astunu·o. - Milano, Hattb;telli, 1899 (1,. 4). Jdern., La, Gene~i sociale del fe110111e11'o scie11ti (ì.co , con prefazione di Robl.'l'fo Ai·,li(JÙ, ~ Hocca, 1899 (I,. 2 1 2fl). H Oroppali è arclighiano JJertlno uelle dediche ùei lil.Jri. J,:gli con~acra a. tre :unici i suoi &t[J[Ji perchò frli sembra che in questi " vibri il ricordo di lunghe discussioni e di pensiel'i insieme agitati nelle passeggiate di un tem1)0 m cosl come .A.rdigòdedicaYa ad Emanuele Giannantoni Jl compito della "filosofia " che ricorda pensieri insieme agi• tati nelle passeggiate di un temJJO ,,. Questo fervente ardighianesimo non nuoce, del resto, al Oroppali; tutt'altro. Ardigò è, fuori d.i discussione, il pii1 profondo e vasto tra i filosofi italiani contemporanei, e il GropJ)ali, dalla familiarità col pensiero cli lui, ha tratto inclubbiamente quel sncco e quel nerbo che fanno pregevoU i suoi scritti e che hamw già acquistato a.I giovine sociologo un bel posto nella scienza. I Saggi. cli sociologia., sebbene non nuovi, ma raccolti dalle Yarie Riviste dov 'era.no stati pubblicati negli ultimi cinque o sei anni, si leggeranno con profitto ecl interesse da quanti vogHono a\'ere una nozione esatta e rapida della storia della sociologia contemporanea, e cl'alcuni dei principali problemi che si agita.no in seno di essa. :Xon aprono alcun grande orizzonte nuovo nella scienza, ma la loro attrattiva consiste principalmente nel remue- 111e11t cles idées, nella brillante rivista che l'autore ci fa passare del pensiero sociologico moderno, nel ca!eido• scopio, J)ercosl d.ire, in cui essi ci presentano rapidamente e bellamente raggrupJ)ate, in una sintesi colorita, quelle idee che costituiscono nello stesso tempo la fatica. piì1 Hl'dua. e il frutto più gustoso dell'intelligenza contem• poranea. E chi ha morso una YOlta a quel frutto, e chi, quindi, ne continua a sentire vi"issima la tentazione, troverà in questi 8ar,yi del Groppali di che ampiamente /òiOddisfar~i. Un capitolo sui J)rincipali indirizr.i della sociolog'ia contemporanea mette, in J>Oche J)agine, al conente con la storia J)1'csente di questa modernissima tra le scienze. Un altro sul cara.ttel'i fonclamentali del fenomeno sociale J)Orta.la discussione intorno n1la base medesima e n1 Pubi co11si1;Jlam della sociologia .. Sul materialismo storico l'au• tOl'e l1a parecchi caJJitoli che formano forse la parte più originale e J)rofoncla.del libro. E altri due interes ~ant.is • simi capitoli sono quelli in cui Yiene discusso il principio <lolla causalit;\ sociale (della. quale discussione un'eco g-iunse, a suo tempo, se ben ricol'Cliamo, anche nella Critica Socialr>) e in cui vengono riassunte, con grande precisione, le interessantissime teorie riguardanti l'origine (lella famiglia. Pregevoli sono nnche i due caJ)itoli nei quali l'autore mostra. come si riannodino alla sociologia modernn, e che J)OSizionevi occupino, due dei piì1 ~raneli pensatori italiani, Ca1·lo Cattaneo e Hoberto Anligò. * ** L'altro libro del Oroppali, L<i Genesi sociale del fe110.- 111e110 scie11liflco, presenta indubbiamente un tutto J>i ì1unito ed organico, e merita. certo le lodi di cui lo onora Ro• berto • .\rdigò nella sua 1·el:1Zione alla Commissione degli esami cH la.m·ea (giacchò il laYoro del Oroppali è una tesi di la.urea), relazione che è Jrnbblicata come p1·ef1v zione del lil.Jro. Cile il fenomeno scientifico abbia una genesi sociale non è, a dir vero, idea nuovissima. Dal piì1 al meno, tutte le dottrine storiche o sociologiche 1·ecenti ammet- 1:onoo proclamano che le scoperte e i pro,,n·essi scienti– fici, e la d.irezione stessa della scienza, ·1wn lianno un origine autonoma e capricciosa uel cervello dei J)ensatol'i ù dei genii, bensì sono determinati dal "mezzo ambiente n <·Ileagisce in un modo necessario sul J)e11.;,iero scientifìc9. .1L OropJJali riprende q_ue.'itaconcezione, la studia attra• Yerso i diYersi aspetti in cui si ò presentata, dà in qualche punto delle viste e delle critiche originali, e ne forma una. monografia brillante e geniale. La conclusione di <111esta. interessantissima. scorsa. attra-– verso tanto l>agliore cli idee e cli sistemi ò favorevole al materialismo storico, impel'occhò questo, " lungi dall'es– sere unilatera.le e dogmatico, si })resenta a noi come la. più p_erfet.taconcezione sociologica moderna, come quella fl:!te~~~~tià 1 ~:(~of ;~~1~1~1~? ;~~i 1 :, ls~~;~~~~; 1 ,~e:~1iin:e~a1l~~ fattori e ra])porti, li fonde dialetticamente insieme e li ra organicamente derivare 1n ttllim<t.istm1zct (Engels) dalla sottosla11te stntttw•a, eco110111ica (Marx) J)er via di un'ana-– li.'!ie d'una riduzione che chiariscono le loro Yere cause eftèttua\i e per mezzo di un clelica.toprocesso di media• zìone e di composizione, il quale ci lumegg-i 1 col sussi– dio della psicologia soci11Je,per qual h':imite recondito un detcnninato fatto sociale è arri\·ato ad assumere quelliL forma onde si è rivelato nella coscienza umana come motivo (Labriola) ,,.

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