Critica Sociale - Anno VIII - n. 13 - 16 agosto 1899

202 ORl'l'IOA SOCIALE come un so,·rano e occupò a lungo il paose con un !orte presidio, tagtieggiant.lolo por giunta. Da ultimo, In questo periodo, o precisamente fino al 1830,pro valse, fc1.voriladalla reazionaria Costituzione imposta al Ticino dalle Potenzo Allea.te,una vera auto• crazia, impersonala dai L,udo.m&ni (presidenti del Go• verno} Quadri e Maggi, e spocialmento dal primo; en– trambi i quali rinnovano quasi la stOria di Pisistrato; perchè, come questi si presentò nell'i1ora, rerito da sè, ma gridando che i nemici del popolo avevano tentato di assassinarlo, onde farsi concedere Jo scorta armata necessaria per mantenersi al potere; cosi quelli fecero o lasciarono spargere la voce che si aveva inleniione di avvelenarli, o < d'allora in poi (scrive Slerano Fran– scini) ( 1 j la causa di due o tre nostri niacobini ( 1 ) si trovò identificata con quella della legittimità.. > Per le tre ragioni o!'a esposte è d'uopo convenire che neppure nol periodo 1814-1830 il Ticino godè di quella. normalo indi1>endenz1L nella quale soltanto le nazioni possono accumulare l"esperienza del viver libero. Tale indirendenu. non cominciil o.ppunto che nel J830 Eppure comincia subilo con un meraviglioso atto di m&• turitò. politica, con una splendida e pacifica rivoluzione di idee. Un 01,uscolo di Sterano Franseini provoca un tale movimento nell'opinione pubblica, che lo. rirorma della Costituzione, O.\'versata con ogni possa dal Go– verno, è in breve tempo riconosciuta inevitabile, condotto. a termine, nccettata concordemente dMlpopolo tra l'uni– versale nllegrezza. « Tutto ciò (può notnre con giusto orgoglio Slerano Franscini) ( 1 ) avveniva anteriormente alle famose giornate pnrigine del luglio di quel ranno•; come di questo segnala.lo avvenimento Cesare Cantù può seri vere: Esempio od unico o rarissimo d'un popolo ch'egli stesso approva liberamente lo Sta.tulo dl\tosi da sè stesso : salendo per lo più o congegnarsi a poco a. poco, o dettarsi da uno solo o dalla prepotenza. Nè deve tr11.– Jasciarsi che questo moto precedette quello di Francia ed i tanti nitri che ne vennero in sequela.: onde nè Vl\ attribuito a pizzicore di mula1.ione, nè causò quollo rorti scosse onde furono sovvertiti altri paesi della Svi1.• zora, che per provvedere al loro stato interno aspet• tarono che i tempi lor \'enissero addosso. ( 4 ) È dunque dalla rirorma costituzionale del 1830che in fondo si devo far decorrere la piena indipendenza del Canton Ticino, specialmente dal punto di vista, che qui teniamo presente, del tempo utile per compiere l'esperienza Jella vita pubblica. Dal 1830 al 1892 - in soli sessanta.duo anni di vera autonomia - il Canton Ticino ba potuto, ndunque, per forzo. propria, raggiungere un assetto pienamente de• mocratico, uno dei più democratici della Svizzera e d'Europa. Accenniamo brevemente allo t-appe principali di questa marcia. La pacifica rivoluzione del 1830o.veva condotto ad aifer• mare nella Costituzione alcuni principi\ essenzialmente democratici, Iquali non avevano potuto precedentemente penetrare nella legislazione ticinese, sia. per ra,•ver• stono dei ministri dello Potenze alleate (cui eqsi pare• vano puzzar troppo di rivoluzione rrnncese), sia per l'ostilità. dei pochi che spadroneggiavo.no nello Stato, ( 1) S. Pu.sscon. Op. cl:., voi. I, rag. 7d. ('J Qundrl e Maggi era.no :.1,punto 9facob1111, come al chlamnvan quelli che nel peri odo t7 1l3•1803:i.vev:tno parteggiato per la 1-'rnncla. (') s. J<'ft.ASSCISI,Op. cll •• TOI. ,, pag. i6. (•) CAN1'1l', Storta dtlla cUtde della diocesi di Como. Libro V, 911. perchè l'applicazione di Quei principii avrebbe recato un gran colpo alla loro oligarchia.. Tali principii ru. rono la divisione dei poteri e la incomi,.itibilità delle cariche. L'esecutivo, Il legislaH,·o e il giudiziario ru• rono separati rigorosamente nelle persone e nelle run- 1.ioni collo stabilire (art. 23, § 11) che il Consiglio di Stnto (polare esecutivo) non può prender pnrto nllo votazioni del Gran Consiglio (potere legislativo) o nep– pure assistere alle votnzioni riguardanti la sua o.mmi· nistrazione e i suol conti; rhe il Consiglio di StAto non può (art. 23, § 4) influire sulle decisioni dei Tribunali; cho i membri dei Tribuna.li d'appello e di prima. istanza non possono essere presi dal seno do! Gran Consiglio (art. 24, § 10);e finalmente che (art. 24, § II) i membri del Grnu Consiglio non possono oJcupare nessun ufllcio, carica od impiego qualunque, tranne gli ufllci muni– cipali. - Altri principii democratici contenuti in questa. Costituzione erano (oltre i fondomentali: libertà di stampa., divieto di nrrosto nrbitrario fi\ della sottro.zione ai giudici nnturali, ecc.), la pubblicità, di regola. delle sedute del Gran Consiglio, reselusione degli eccle~ia– stici dal potere giudiziario, e la limitazione ad uno del numero di essi e-be potovn far porte del Consiglio di Stato. Lo sviluppo democratico del Canton Ticino prendo dunque le mosse da questa Costituzione e progredisce passo passo ma incessantemente vorso la sua completa matura.nza.. La rivoluzione pacifica del 1830dovè nel 1839 esser suifulta da una rivoluzione violenta contro l'oli– garchia che rinasceva. e tendeva a fd.lsarlo spirito della novella Costituzione. Nel loro lrionro (scrive Numa. Droz) i conservatori spinsero troppo lontano lo spirito di reazione. Eccitati da inabili misure, quali la dissoluzione della Società dei carabinieri. alcuni allentati alla liborlà. di stompn, un decreto di bando contro molti italiani influenti natu– ralizzati ticinesi, ecc., indignati d'altra. parte dalla arre– nata propaganda. cloricale direlta contro di essi, i radi– cali si sollevano, sotto il comando del colonnello Luvini, rovesciano le autorità. o nominano un Governo provvi• sorio con Franscini come capo. ( 1 ) La rivoluziono del 1839 ru dunque necessaria per poter salvare i risultati conseguiti col rivolgimento idealo di nove anni prima. E i tumulti del 1855, scop– piati quando il partito liberale, Jopo lunghi anni di Governo, andava indebolendosi ed esaurendosi (tumulti che rurono occasionati dall'uccisione di un conserva– tore e che Hnirono colla. formazione, accanto al Governo, di un Comitato di Salute Pubblica), i tumulti del 1855 - diciamo - giovarono n. rafforzare il partito liberale, e a. perinettere il trionfo della. riforma. costituzionale del 1-4 marzo 1855, nella quale tre altri postulati de• mocraticl ai affermavano: l'istituzione del Giuri, .l'esclu– sione da ogni carica costituzionale degli eserrenti pro• ressione ecclesiastica e l'acquisto della cittadinanza. attivo. a vent'anni invoco che a Tenticinque (art. 6, 7 e 8). Co!l, ancora, il prevalere e, Hnalmonte, l'avvento al potere del partito conservatore, noi l8i5, servi al trionro di altri principii esscntialmento democratici, di cui il partito conservatore si era fatto il sostenitore contro il partito liberale, che (per uaa di quelle sbagliate con~ cezioni proressate talvolta. dai partiti circa la loro propria dotirina, l'errore delle quali concezioni, ap• punto perehè è di buona rede, si scopre soltanto più tardi) si ostinava a combattere i principali fra ossi. ( 1) NU)IA Drtoz, Jliltoh·e dt la Sui.Ut au XIX tlécle; In SCll'l'EL, La Sich•e "" XIX lfCcte. P:iyet, 1..1us.1n11e 18)9, tomo I, p11g.19S.

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