Critica Sociale - Anno IV - n. 14 - 16 luglio 1894

218 CRITICA SOCIALE 11. Qui dobbiamo promollore che la scuola socialista non parla mai di p,•o/Uto ma di maggfor valore, di cui il profttt.o non 6 che una categoria ('). Ora il maggior valore non si riannoda nò a un capitale complessivo nè a un capitale speciale o tanto mt,no al capitale va• ,·iabile come un suo compenso particolare, ma lo si considera come il prodotto del lavoro. Infatti nel prodotto compiuto noi ritroviamo il valore dello materio primo, il valore del capitale ,·ariabile, il valore del capitale costante esattamente riprodotti, ma poi ,,1 ritroviamo un di più che è li rrutto dello srorzo ratto dal lavoro noi combinare i due elementi, materio primo o capitalo costante o cho, por una strana leggo ~li dlstribur.lone dell'attualo società, va a. compensare 11capitalista por il suo impiego generico di capitalo. Porò, osMndo stato Il la.,·oro cho ha prodotto questo di J>iù, è cllinro cho la. parto di capitalo impiegata nel– l"acquisto di talo la.voro si lrovi poi aumentata. nella riproduzione del prodotlo nnalo, ma. ossa non è punto la causn. del maggior valore r). Dunque, se noi vogliamo considerare questo di più di valore, che si prende il capitalista, como un compenso t!) a lui dovuto, quantunque nell'analisi si riconosca cho la p11rte aumentata è il capitalo variabile, tuttavia esso rappresenta il compenso di tutto il capitalo com– plessivo. Perciò no riesco intlrmata la conclusione del Lori& eho Il capitalo tecnico dHreronziale per la. teoria socia• lista non ottenga. alcuna parto nel valore del prodotto i e questo ancor più se si ricorda la rormula del va– lore di Marx, cioò e + v + m, in cui !"elemento e rap~ prt'senta appunto la parlo che ottiene il capitale tecnico nel ,•aloro nnale del prodotto. So poi si osserva. cho solo mediante il capitale co.. stante, cioè il suo strumento, il lavoro può produrre valor~, ò chiaro che, cambiando o perrozionando questo st1•umenlo, cambia o si aumenta nncho In. quantità di maggior valore cho una giornata di lavoro può aggiun• gore ad un prodotto ,•,; quindi non ha valore nep– pure l'altra Illazione del Loria, che per la teoria socia• lista i capitalisti non anebbero interesse ad aumentare o introdurre perfezionamenti nel capitale tecnico. {') Kapttal, '• lii, nota: « SI •edrl nel terio 'folume che Il e Ufl{lo del proftuo 11ca1)lrA racllmente q11ando11conoscano le e legai del mairRlor-nlore. In ten'O oppoato non ai upiKe ne • l'uno n6 l'altro•· - Anche Il On·tLL&, In un••gglunt:i e1pllca- • 11,a.molto op1>0rtuna al rlauunto del Copltale, lr:a.dotto a cura • dell J,.-co dt.l Popolo 1Cremon11. t8tl), a pag. IH, carauerl1.1a la • dlrferenza fra Il Hll'glo df'I 1>1un,alore, • che uprime dlreua- • mente li grado di a(ruu.amento del lnoro, ed Il ugglo del e proftuo. che è II rap1~rto etl1tenie fra Il plul'alore ed ti totale • del capitai• anllclpato co,tante e "•Mabile t,ulenu. • <') KoP,tal, I, cap. VJ: Capltal4 co,tante e carla&tk. - Di pii) a pagina m la noca 110: e è n.clle ora nder-, che la macchina • polch6 tua 11roduc• 11hre11an10poco ouo"o nlore quanto qua: • lunque altra parte del capitale collante, non !può aggiungerne • alcuno tolto Il nom• di lntereue. 8 chiaro Inoltre che qui do,e • 11tralla della produllone del mngglor ,:tilore non può euere e pruuppolla a 11rlorf una parte avuo Il nome di ouer·eu•. • t•• Kopllal, I, ,,,,g. 371:• I.a m1tcchl11111iroduce relativo maggior 1'alore, non 1010nel fflt!nlre che Avulorl\ dlr.ttamente la forza di valore Il lll Ai. rlb11111,-re di preu:o 1ierIl rlb:a1Hmento delle merci necusarle •Ila 1ua rl11roduzlone, ma 1111~he nel mentre che t1H al primo 1uo apparire, anche 1poradlco, cambia In luoro lm~ piega10 dal pos~uore ddla macchina In luoro po~nzlato, In• 11ab.aII nlore aoclale del prodotto della macchina al di.,..pra del tuo Yl.lore lndiTlduale e J)frmetle al ca11ltall1ta d, indennlt· tare Il ,alor11 d"una giornata di (orta di luoro eon una piccola part• d•I YaloN del prodotto di un rlorno. • B1bloteca G1'10 B c1n . . . lii. Prima di tutto bisogna osservare che in Marx il modo di concepire la quanUtà cli laooro ò diverso che in Loria. Dice inratu Marx a 1>ag.279 del I.' volume: « li valore di una merce non ò sola.monto determinato « dal quamum di lavoro che k dà l'ultima ,ua forma, « ma anche dalla massa di lavoro contenuta nei suoi « meni di produzione.• DI pili ~fan dico doversi ogni lavoro ridurre al lavoro modio socialmente necessario. Jl J...oria in,•ece per quantilti di laooro intendo appunto quella impiegata nel dare l'ultima forma. alla merce. E questo non e"è bisogno di provare con molte t.:ilazioni risultando lampante ad ogni passo. Mi limiterò a no– taro como, per doterminnro li valore, ìl Loria aggiunga alla quantità <li laVOl"O Il protltto; Il quale a sua volta si ottiene moltiplicando la q1w1llità.di lavo1·0 contenuta. noi capitalo tecnico poi snggio del protltto. Constatata dunque questa enorme diversità. d'inter– pretazione della stessa frase, si capisce come il Loria stimi tutto errato ciò che Marx dice della quantità di lavoro e riesca a trovare quel tal contraccolpo dia• leftico che sarebbe dav,•cu'Ola morte della teoria so.. clalista. Promosso questo, esaminiamo questa terza critica, cho cioè la teoria. marxista imponga l'equinlenza di merci ottenute con pari quantità di la,·oro ancho se recato al mercato in uno spazio diverso di tempo. A parto elle tale teoria non impo11e ne,suna equioa• len.;u di merci (poiehè l'equazione: I abito= 20 metri tela rappresenta li nloro o solo dell'abito o solo della tela, ma non di tutti e due contemporaneamente, come in• ,·eco succede della equazione del Loria, poichè si consi• dera come merce una solo.J>artedell'oquazione), ma essa. analizza puramente gli elementi costitutivi di valore i a parte questo, il voler rar entrare il renomeno della circolazione del capitale, che presuppone già le merci, lo scambio e quindi il vnloro, por analizzare gli 010 .. menti costitutivi di quest'ultimo, mi paro rappresenti un vero e proprio errore economico. I renomcni della cireoh1ziono si potranno studiare quando si dovrà analizzare Il modo con cui il valore si tramuta nel prezzo o l'influenza perturbatrice che essa esercita su talo trasrormazione, ma non prima di a,•er analizzato gli elementi incorporantisi nel prodotto rendendolo merce. Perciò anche questa critica appare priva di base. . . . IV. Sbaglia la teoria socialista poichè essa conduco alla conseguenza che., dati più prodotti ottenuti con diverso rapporto rra. capitale tecnico o lavoro, una el~ vaziono generalo dei salarli Jucia invariato il loro ,·a– lore o perciò coloro elle devono aumentare il capitalo senza relativo aumento di profitto se ne fuggono e quelle industrie non possono andar avanti che elevando Il valore. Prima di tutto questa critica parte dal concetto, già veduto errato, che la teoria socialista. annotta profitto al solo capitalo sala.rii, quindi anche qui manca la base. Ma poi ò curioso il vodoro come qui il Lario. cita precisamente Mar.x (Capila/, Voi. Il, Cap. 18, § 2.•: L'uf /iCio del capitale dena,·o, png. ~27o sog., Hamburg, 1893) laddo,·e analizza gli elemontl produtti\•i incorporali nel capitalo cho possono ossorb in certi limiti indipendenti dalla quantità del capitalo anlicipnto. Cosi, per esempio il vario grado di sfruttamento della rorza di lavoro. 't evidente che, se si aumenta il capitale saJarii in una

RkJQdWJsaXNoZXIy