Critica Sociale - Anno III - n. 16 - 16 agosto 1893

CRITICA SOCIALE 253 grsdo gli ideali sinceri che la nccompagnarono, mal– grado l'iU111ionc generosa dei suoi apostoli e dei suoi martiri, essa non n.1 complul& in realtà che nell'inte– resso della borghesia, la quale corc:wa i meni di ar– ricchirsi, di s,•olgero lo suo rorze. di lottare collo borghesie dello cosidetlo muioni sorelle. Essa. ru dunque una t·foolu.:ione di clauo nel senso letterale della pa– rola; il proletariato non servi, come d'ordinario, che da carne liti cannone in attesa che a,·esse a dh•cntare carne da macchina. Compiuta sotto questi auspici, la rivoluzione italiana ru srruttata noi medesimo senso. Pochi ratti Jo\la storia contemporanea sono alti o. conrermaro con altrettanta chiareua la teoria- marxista, per la quale il pensiero, anche il pensiero il più generoso, non ò cho un nno miraggio o si risoh·o in nulla so non risponde alle conJizioni materiali, alle rormo della. produzione. La liber1i1.che si era ln.rgita. al popolo (e che, del resto, gli si va. ritogliendo, boccono a. boccono, ogni giorno più, la. mercO di leggi e di una. giurisprudenza ognor più restriW"e) non ru che una parola, una. formula. ,·uota, un bnlocco di cui nessuno conosco,·a l'uso e che nessuno tcno,·a o. conscn·nre. In compenso l'assorbi– mento fatto dallo Stato delle cosidetle ma110morle, delle ricchezze del cloro; la ,•cntlita. dello terre demaniali e comunali; i dh•ersi monopoli! inirodolti; gli affari com– binati a più ripreso collo Compagnie delle slrade fer– rate, ora ccdu1o nlrcsercitio prin,to, ora ad esso ritolto; i diritti imposli alla frontiera su ogni sorta di merci,ecc., tutti questi non furono che mezzi art.iflciosi onde alfret– tnre l'assorbimento della. piccola nella grnnde proprietà. metodi complicati di atTicchimcnto di classe o di espro– priazione. Questi metodi impiegarono ol1ro un quarto di secolo a cotesta bisogna e non l'hanno ancora. com– piuta. lf. 11 socialismo utopistico. In tali con1lizioni, in un paese ove novera,'llSi fino al 70 per cento di analfabeti (sono ora qualcho poco scemati) o dO\'Oogni batlogli" non era stata tino allora che battaglia politica noi senso pili stretto, cioò diretta contro dinastie o persone di ministri o tutt'al pill formo di go,•orno; ò l'acilecomp1·011dcre che non potO\'a a\·cr,•i atmosfera resJ>ìrabile por il socinlismo positi\'O. li so– cialismo non poto,·n essere che o pensiero astratto di filosofo o aziono disordinlLllLdi precursore. li contraccolpo della Comune p.irigina. e dell'Interna– zionale o l'influsso dello dottrine bakunisto a,•e,•ano suscitato anche in ltnlia, massime (r& i giovani dello scuole, circoli e gruppi soeialisli, ove discutevasi da capo a rondo tutto ciò che ò romlamento consacrato dell'ordine attuale, patria, famiglia, religione, pro– prlefa, ecc. Ln dotlrina predicata, per quella impulsività. che r.aratterlna ogni dottrina gio,·ano lanciata in un am. biente ,·ergine, dirige,•asi lestamente affaziono, e talora si cospirava., si arma.,·ano bande coll'intenzione di im– padroniM!idi un dato Municipio e di instaurarvi l'ordine nuovo.... Era quello Il periodo propriamente utopistico del socialismo, si nuotava in pieno romanticismo. Ne seguirono processi, agli internazionalisti si diede la caccia come a lupi, Il si colp\ con quella esecranda legge dei sospetti che chl11ma,·1u10 l'ammonizione, li si in,·iò por ùocreto umministrati\'O a domicilio coatto nello isole. Questi procodimenfrvenh•ano applicati, nel modo pili sommario e brutale, anche da ministri arra.m- B bliot a ira i irco picatisi nl potere uscendo dal partito di sinistra., in nome della libertà conculcata e del diritto popolare; e qualche nostro runico, che sedolto poi alla Ca.mcm, ne gustò nei suoi begli anni tutto lo dolcezze. Il socialismo di questo periodo, il cui teatro fu l'Italia centrale o la meridionale, specialmente la Romagna, appartiene alla. preistoria del socialismo. Ebbe nondimeno il merito di porre lo quistloni, di far 1isonare a tutte le orecchie la. grande campana della miseria ribelle. A questo titolo esso ha il suo posto, ed un posto glorioso, nella e,·olutlone del socialismo italiano. lii. Il partii-O 01,eralo cor11-0ratl,lsta. Un tale socialismo, in Italia come altrove, non pote,·a. a,•ore durata. Mancandogli qualsiasi flno solido da rag– giungere, non essendo che una specie di protesta e di con\'ulsiono, d'allronde assai limitata, stante i pericoli inutili cui 0111,onova i suoi f!oguncl, m1 tale socialismo do,•eva rapidamente osa.urini. LA massa operala, quella parie almeno che a,·o,·a qualche vaga aspirazione po– litica., riunita in sociolà. di mutuo soccorso, militM•a, non giù. 11tlla dcmocrnzia 1 ma alla coda della demo– crazia, cui presta.va il JH'Oprio,·essillo per dei fini quasi csclush•amente c leUorali. E ru giusto per ciò che si 1 ,romosso un'agitazione alquanto intensa per ottenerle un parziale allargamento del ,•oto, o fu coronata. da successo. ~la ciò che invano si sarebbe atteso dalla (orza tra~ scendente delridea. lo alTretiò la e,•oluzione delle con– dizioni materiali. Nell'Italia. settentrionale sopratutto, parecchie induslrie meccaniche si erano organizzate, le quali, estendendosi. assorbh•ano o uccidevano i ,·ecchi mestieri isolati, arruolando uomini, donne, fanciulli. togliendoli dalla coltura della terra. E ru appunto nel nord che un primo mo,•imonlo puramont~ operaio co– minciò a nurnirostarsi. Oli operai intuirono alflne quanto ,,i era di ,·acuo, di illusorlo, di menzognero nei ritor– nelli ra1li<'nlle democratici di cui li si a\'eva saziati. Compresero che una sola via di salute sla\'a loro aperta dinanzi. e cioò organizzarsi ossi medesimi, costituirsi in pru1ito indipontlcnte tli fronlo a qualunque altro pariilo, ripudiando patl'oni o 1>rot0Uo1·ipiù o meno conressati, e loitaro soli colla l'esistenza. organizzata contro il caJ>ilale. Sotto la banlliora spiegata del diriUo all'esistenza, del dirlllo 11\ ogni hl\'oratore all'inlicro prodotto Jel pro1wio !a,·01'0,della loita conh-o ogni maniera di para ssitismo, il primo Pa1·titooperaio ita– liano (u dunque ronda.lo cd ebbe a tutta prima. uno slancio insJ)orato. Oltre 40.000 operai, rederati in pochi mesi do. un'attiva propngantla al nuo,·o partito, il cui Comitato aveva. sedo, prima n. ~lilano, indi ad Alessandria., e che quasi tutti o legge,•ano o si (aco,·ano leggero il giornale del partito •- il Fa,cio operaio - sembra– vano promettere uno sbocciamcnto socialista. dei pH1 rormidabili. Alcuni scioperi scoppiarono o furono so– stenuti con energia; la. lotta contro il capitale, contro gli abusi dello rabbriche, contro lo crudeltà dei padroni, degli assistenti, ccc., ru condotta con un vigore e u1u tenacia. di cui in lialia non si aveva avuto tino allora neppure il proscntimonlo. Ma il carattere stroU:,mente operaio d~I partito non era. ratto per gundagnargli, nonchò le simpatie, neanche l'indulgenza pur di quelln 1>arle delllL borghesia che riconos ce la giustizia di corto rivendicazioni dei dise– redo.li. 11carattere del Pal'lito t>peraio ora, in corta

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