Critica Sociale - Anno II - n. 2 - 16 gennaio 1892

CRITICA SOCIA LE efficacia dell'esortazione d'indifTorcnlismo del Bissolati. Voi, che eosl 1n'Cdicate, 11011 ,arcle creduli. Potete bon ripetere, che non combattete la religione cattolica, o altra religione che sia, dello plebi; mn la ,·ostra ,,ifa, i ,·os1ri libri, lo vostro amicizie, i ,·ostri precedenti tutti parlano J>CI' voi; o lo plebi sanno che voi non crodcto, non ff•cqucnfato 1;, chicsil; o so non lo sanno, il 1ircto s·n.fTrctlcri, t, farlo loro saJ)oro; voi fale i couO scnz:, di lui. e M1, noi non lo comùaUinmo, il sentimento religioso (mi riSJ}Ondo il Bissolati); noi ltlSCinmo alla borghesia oollcr1·ia,1a o conser,·atrico il metodo suo di combat– tcro il sentimento religioso collo ,chcn,o o colrim,et– tioa. • E sta. bene: ciò valo come Ìnctodo di lotta.; ma non no dcri\'a il p,•i,icipio dclrindifTcrcn1.a, dc11·estra– ncità, o del vostro completo disinteresso nella. quistiono dellt~ redo. (1) E, per rimanere nella quistiono pregiudiziale, come rarcto o. rimanere estranei, indllforontl, dtivanti al proto elio, appena scendiate a rar propaganda tra i poveri ,lolla campagna, o tra gli operai della città, ,,i denun– cerò. come atei, corno gonto senza 1-cligiono o senzri. coscienza, o ricordcnì. ai cre.Jenti la parola del papa o lo massimo di san Paolot Mn.sup1>0niamoche la Chiesa {la (]Ualo - ricordato– ,·clo bene o imparato! - non si di1i,rtc1-cua mai di nulla., lei; a Yeruna quistiono si dichiara. i11diffe1-c11te od c,tram~a - o dove a ciò, chi bon gun.rdi, il suo se– colare o dura.turo dominio) supponiamo, dico, che la Chiesa si disinteressi a sua ,•olta del socialismo o della sua propaganda (mera ipotesi, giacchò di ratto se no occupa assai più che non racciano tutti Insieme gli altri J>O.rtltimilito.nti); supponiamo che \'I lasci raro, o che nessun ostacolo da parte suo.,come istituto orgnnizzato tloi erodenti, ,,i op1>0nga. Li troverete presto questi ostacoli, o non meno graYi o rormidabili, nella. psiche i,ulir;idttalc dei ,·ostri candidati al socialismo,dei quali non volete disturbare lo crodem:e od opinioni religioso. Oia.cchè la rorza della Chiesa (o lo stesso Bissolati mo lo insegna) non isla soltanto nella. sua organizzazione; ma consisto in ciò, anzitutto, che essa ha rormulata e già. )lronta una 1·i11mta al J>iù generali o misteriosi problemi dell'esistenza: essa dà. uno. risposta pronta o risoluth•a a chi domanda. 1>erchò l'uomo ò inrclico, per<:hò il\ , 1 itn. O dolore, )lerchò l'ingiustizia. trionfi sulla giu– stizi.~ porchò la virtù solfra. o il \'lzio o la. violenza si impongano. Voi, socialisti, anche .Jotli, anche usciti (come il Uissolati) da una rara o meditativa prepara– zione di ftlosoflci ~ludi, J>ur credo di non esagerare dicendo che mal conoscete ramblcnlo psicologico in cui si \'enne s,·olgendo o conrormando la. mentalità, como– chessia rudimentale, dello plebi, cui educatore massimo (o spesso unico) rurono il co.techismo, la dottrinetta, il conressionalo. con qualche ])OCO di letture o di con– versazioni, non dissimili ce11o, o almeno non tali da lnlll'maro o rivoluzionare lo suggestioni di quello mas– simo o 11raliche chiesastiche. DI ciò siete \'Oi stessi accorti qunntlo dito: e saremmo malo consigliati so comfocia11imo clalt'al{l'ontare (nell,~ massa la\'oratrice) la sua illu,iom: 1·eli9io1a; • ma ò troppo ingenua. baldanza. riuclla per cui, proélamando che non potete « aJTi\'aro al popolo cl•~pel' la via dei n,oi i11te1-u1imate1·iali •• confidato, mostrandovi disin– te1·essa.1iin raccia al problema religioso, di poter« mcl• (1) Anch'Io, quando glu1'anlulmo m'ln(cnoravo nclll\ lolla ar• llclerlcale, pur combatleYo Il YCU.Odi 011poral alln fede delle 11lebl collo acheroo e col ridicolo. (Y. l'Olurc e Prtl11dio, 1Si6). B lo ca no n o tcre &prov& il disinteresso di coloro che prodicano il socialismo in nomo della religione, come di coloro che in nomo della religione gli scagliiuio l'anatema. • Qui il Bissolati motto, come dicono i contadini, il carro innanzi ai buoi - ammette cioò come criterio già. acquisito, o cosi saldo da servire di picll·a cli 1>a1·auo11c 1>01· lo nitro dottrine, quella che - trattandosi tli una rglistiono tli ))l'Opaganda - ò la iucognHa da. risoh•e1·e, o il tlc1itlc1•atum da ottenere. Prinm elio lo masso h\.– voratrici gimticldno, del «disinteresso,. del socialismo cristiano o del conservatorismo caltolico, colla 1>ielra lii 1>arago11e dei criteri socialisti, occorre, evidentemente, che il socialismo sia diventato giù. la. loro CQIH'inzione, il loro credo. Ma.so ciò rosse, il signor Dissolatl non sentircbbo più il bisogno di po1TO la quistione di me– todo, che stiamo discutendo. Dobbiamo dunque partire (nù dimenticarcene mai) dallo co11di;io11i del fatto attuale: dello grandi masso lavoratrici italiano allevate o cresciuto in balla ())er consuetudini dì rito) dello suggestioni, o, come dico il Dissolatl, dello e ilhisioni • di una religione, o, precisa• menlo, della religione cattolica quale O proressata o a1>plicata in Italia.. Como sono oggi pslcologicnmento preparato o conrormnte, voi non potete np1>0llar,•ial loro criterio (che ancora non è, ma trattasi di Ycdero por quali vio o metodi si possa far dh·cntarc, socia– lista) amno di debellare o smascherare Il ralso socia· lismo cristinno, o il ralso cristianesimo conservatore. ARCANOl::LO GIIIShERI. Cltt non serba, la, colle.:to,w della CRITICA, o cht 11a1•/ce,uto (esono moUI fra t noslrt lettort) clet dupucau, et farebbe un favore u,·andlsstmo col 1·tloniarcf, se in buono stato, t nume,·t clal 4 at 10 e 1t 17, che et occon·ono pc1· completare aletme coue;.font. I n. 10 e 17 sopratutto et sono p1·e:.tostssimi. A 1·tchfesta11ia.nderemo1ti-1•fngra;tam.enlo,pe1· ognuno clet dellt fascicoli, mw ctetnosll·t opuscoli da cent. 10. ILSOCIALISMO E LESUE SCUOLE IV. ,t• La fllatlgllA, Ora occupinmoci della famiglia. La {1ucshono della famiglia ò l1 ue1la sulla c1u:\lo lo gradazioni socialistiche sono MS.li memo nu– meroso .. l\cssun socialista infa.nto approva la famiglia r::;;!~01~1,~,~ll~c~~llt~1()1~e, 1 ~c~t~•1rt?1 1 ;i~';~t;.~ ~ n: leggi gitll'idiche. 'l'utti i socialisti rngliono cho la uuioncdi una donnaedi un uomo non atibia che questi (luo cardini: l'0t1uivalon1,a dei due sessi o la mutua sim1>atia, l'affinttit elettiva, como dico 1·auto1-odelle Men:oune eonveu:fonalt della. nosti'a. cioillà., Max Nordau. E per spiegarci pili chiammcnto: la equi• ;i~!~~!n~~i=~;~~:~c~;;~t~-c~Hf. 11~\ : ~zionc economica dctrun sesso all'altro, o da una 1:slru1.ioue tale che, alla sua volta, 1'0ndn impossil>ilo quell'altra soggo1.ione, che deriva dall'ignol'anza; o contemporaneamente la mutua simpatfa, assicurata o gua1-ontita dalla libcwt..\ lasciata agli affetti umani,

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