Critica Sociale - Anno II - n. 2 - 16 gennaio 1892

22 CRITICA SOCIALE Oua,,lafcli, come li clescri\'O Rc.11'(1 stesso, questi coo.idettimalati di ncr,·osismo. Non 1>0s....~no be,·01-0 nò vino, né alcoolici, né carrè, nò thò se non in dosi minimo; 11011 fumaro all1-o che sigaretto; quindi sono mor'.wigliosamcnto p1·ototHconti-o i pel'ic..-oli •lell'alcoolismo e del t.1bacco. So ammalano, uua J)01•1.iono piccolissima di wstanza modicinalo li gua- 1·isc:c;ma sono gi:\ dal 101'0 ncr,•osismo comz1.ati contro molte malattie, ~pocialmonto conh-o lo ma– lattie infiammato1'ic e le malattie organiche del si– stema ncr,•oso. So la J>1'0,·idc111.a ò il 1>rimoc..·wat– tet'C delruomo ci,•ile, essi sono gli allucinati della 1n-c,·iclcn1.a;vedono ingigantili gli ostacoli, p1-cn• dono i fuscelli ath'.WC1'SO la via per tm,·i, le col– lino per mont.1gno pili alto dolrllimalaya; tremano, ~i sp.1.rnntano, si di.spcmno, como so non dovessero mai su1>01·arli,e si 1wcparano cosi bene alla lotfa., cho la lotta :\l fatto somb1-apoi 101-0 un giuoco. sen– tono profonda mento lo delusioni; ma godono con eb– brezza dello ,·iUorie; sempre in attesa di 1-ow~sci, fremono di lliacc1'0alla pii1 JJiccola fo1•tuna; hanno Jl.1Ul"a degli uomini; ma ,·ogliono emeq;,ror tra essi e spesso riescono. Amano lo cose, le idee nuove; nell'indu.i;lria ap– plicano lo in,·cnzioni più 1-ccent.i;in politica guidano i partiti prog1'CSSisti;in sci0111.a siedono alresh-ema sinii;tra del pensiero contemporaneo. Innamorati, la vista in lontananza di un cappellino che l'assomigli a quello dell'amante, li fa sussultare o gonna I0l'O il 1'0Spi1-o; temendo a ogni momento di perderne 1·amore,senlono ad ogni momento il 1>iaccredi J>OS$O– dc1·lo,come nei primi giorni. Le donne, beli~o brutte, hanno quel 1>regioche lo 1-cndedegne degli uomini intelligenti; la grazia dello spirito; <1ucllabellezza intellettuale che è pii, preziosa della lxllleu.. 1 fisica, come un diamanto è più prc1.ioso di un fìo,-c. Si c1' 04.lo fo rse che qut:Sti os.1usti siano incapaci di sfo1·zi ,•igorosi innanzi al pericolo? Ebbene, lo f.\ticho piì1 aspi-e della vita sono da 101-0 sopportato con una facilità maggio1-c. Nella guerra di seccs.. siono i nct·\'osi furono i soldai i pii1 resistenti e che sop1·:wvissc1-oin maggior nume,-o; avernno un or– ganismo pii1 clastico o flessibile, che J>icgava sotto gli urli scn1.a spezzarsi I colossi anglosassoni, ,•e– nuti dai campi e dallo omcinc, rcsistcrnno invece per un pe1.1.o, ritti come coloune; 0nchè si abbat– to,•ano, come tori accoppati, d'un colpo, scn1 .. '\ rial-- 1 .. 1.rsi pil'1. Hanno la forza agile cli una lama d'acciaio, non lo fo1·1.a1·igida di una scure tli bronzo. Sono gen.Jili o pietosi; sì commuovono allo svcnlul'0 del pros-· simo o ro,,nano i comitati di filanti-opia. Non paro di veder riti-allo nel p1-ofilo delicatis– simo del ner,•oso americano la fisionomia dell'uomo futuro? 1'anto più che, come osserva. lo stesso Bearci, lutti quei disturbi ncr,•osi molto incomodi che ac– comp.1gnauo lo sL1to psichico del nervosismo si guariscono frequentemente da sò con !'et;.\, e non rosL1 t>ill negli anni maturi che il tipo purissimo dell'uomo moderno, Jmlito da tutte Jò scorie mor-- B b 1ote G 81 neo boso della gio,•i11c1.1..a; un organismo flessuoso, tulla potcn1.a di agilit.'.i o di souplesse: un poco meno sensibile che nei primi anni, ma pii, 0<1uilibl'ato. , i capisco del resto che questo stato debba con– sidcral'si come mo1·boso; è una primizia dei tempi che vo1·ranno e, corno ogni p1·imizin p1·ccocc, dovo considem1-si malaht. Certo anche quegli uomini che, Jll'Obabilmento anch'essi per effetto degli innesti climatici, sentirono aumcnt:.:,ta la propria sensibilità al f1'04.lclo e al caldo e pensarono a costr11i1-sile case o a tagliarsi le•·rnsU,dovc1-ono,ai popoli cui b..1Starn andar nudi o t·ipos..11-siotto una cap.1.nua,sembrai-e malati. I bisogni aumentati sono il termomotro della civilt:.\,e i norrosi americani 1·app1'CSonL1no l'uomo futuro J)Cl'Chèhanno maggio1·i bisogni, somatici e J)sichici. Scmb1·aad alcuno che io dimonlichi come insieme con il uo1·\'0sismo diminuisco la potc11zialit:\ del la– vo1-omcnlnle1 lleard osse1·va - non lo dimentico - che, come l'amc1·ica110non digcl'isco più la carne del maiale, cosi non sarcblxl pii1 capace di tener rormo. come il deputato inglese, a. sedute di dieci o dodici ore. :\fa questo è un alh-o camltere di su– pe,·ioril:'.l del nervoso, cho si sL1nc.1.pili presto ma la"o1-a meglio; :rnzi si sL1nc:l più presto 1)C1'Chè hwo1-a meglio. La sua ,·isione intollottunlo è più intc,·mitlonto ma più lucida e intcn.i;a; si 1·isJl.1rmia dul':lnlo giot·ni o settimane, poi' conccntl'arsi in un'ora di lavoro. E quell'ora. è 1woziosa. Evoluzione analoga. a <1uellaa,•vmrnta nella forza muscola1-c. Un americano, vedendo un negro che tentava inutilmente di alzai-e un baule, so lo ca- 1·icòsulle s1l..1l1e lo portò a casa da sè. Voi - gli disse il negro - polete al1.aro un baule pili 1>esante, ma io 1)0550lavorare pii1 a lungo di ,•oi. (') L'uomo civile, come dimostrò anche Io Spcnccr, è piii ca1l..1co di sforzi intensi che il sclrnggio, ma si sL'\nca più facilmente. Così un giorno, quando gli uomini pcn– scmnno ìn mezz·ol'a tutti i nostri pensieri di un giorno o non pense1-:.mno che mezz'ora al giorno, gli storici considcre,-:.rnno l'instancabilifa anglosas– sone come noi oggi la rcsistcn1.a dei selvaggi alla fatica dol corpo. Anche in Eul'op.1,sebbene meno intenMmcnte che in Amol'iea, si svilupperà il nervosismo; non pe1· effetto della sola civiltà, pcrchè allora sarebbe gfa gigante; ma specialmente per effetto di <1uellacon-– tinua mobilità moderna, che toglio gli uomini ai loro climi nativi o li confondo sotto tutte lo latitu– dini. Ma non essendo quella l'emigl':lzionc di tutto un popolo, il 1101·,•osismo s..11;\ i.nino1 -c.lo non posso darne poi' ora una p1'0va sicurnj ma sono persuaso che un popolo stazionario non s.11·àmai ne1·voso. Immensi sai-anno gli effetti di questa o,•oluziono psichica, in ,•ia di farsi in America. Alla sonsibilifa ratnnata dell'uomo futm-o s.11-:.\ insopporL1bile questo stato presente di feroce anarchia; questa lotta che non è J)CI'lo più se non il tranello dovo cade il (1) BU9lD, pag, 186.

RkJQdWJsaXNoZXIy