Critica Sociale - Anno II - n. 2 - 16 gennaio 1892

20 CRITICA SOCIALE th•il:\ piena, libo1-a, spontanea,coscicnto dctrintcro scs,...;o muliebre. E :llla do1111a che s1:,otta om comric1-c la J).'\l'lO :1 1 ~~ ~~~~~~cir.~~~l~n~ 1 ! ~/~ 1 i~~ tfi~~!~" ~~-1~;·1~d::~d~ 1woprio contingentedì energie morali o ci,•ili. E come :l,i).i\:~!i ,;:i~ni:ta~:'C ~ ~i-:;:../di 1 f~~ :::St cosi la donna Sevo pur css.1 cominciare a capire che rcmanclpa.:tone della <lm-ma ,10,l 1n(òessere che l'opera llclUi <lomut stessa. 0. GN0CCHI-VlANI. F'LNE Ili UNA POLElllCA In ris1>0Sta alla risposta del Onocchi-Viani, inserita nel numero precedente, <1uelringcgnoso originale (non lo conosciamo di persona; ma do,•'osscro da,,,·ero un Ingegnoso orlginnlo) del signor Umberto Boffino ci manda, JlOrchù li stumpln.mo , I seguenti (IUI\Uro pcl'iodi, che, a un ùi1n·csso, non concludono nionto, !nsiomo a un·ac– com11agnatorla ))iena di sostanza. o di o.rgm:ic, ma.e non desii nata alla. pubblicazione•· VaUcl'aJ>OScapcrchò ! Il dolt. (:nocchl-Vlani mi O))J)Onouna pregiudiziale, la qualo, cosi in eon01~, mi a,·e,·o già 11rovcduta. allorchè mi accinsi a scrivere Il troppo ardito ar1icoloUo. Con- t~~~ai d~on~~;~c•~~•i/~i•~SU~~a~:~ ~ ~~~lc~~n~;!i 1 ~~~i 1 ~~ 0011,•ergcrogli ~guardi. Q uanlo 1\1 ri11111.nente, mi pare che I miei attacchi, più che contro le dottrine esposto dal dott. Gnocchi•Viani, ~~~oro r:l~,~~I df~\~i'°e~\1~ud~af:~u~~~~ ro~e i :oe:•1~ m~J"inA~frn ~~~·!n~~!t~1!~ 1 !t~nda della Direziono ~e::.e ~fl~;x;r~o~1~ 1 : ;~ald~t~ 0 G1~:Cc\~i\~~~toac~~j 3;1~~~f 10 c~ 1 ~~r:~,Po~_f1C11ial<', viit 1imp,.,1ieo, piti mnano Dovo però conrc88nro che la mia confuht1.ione riguardo ;, questo punto, er-.t.,nella suo. prima ))a11o, malissimo rati&: coso.qucita che nè la Direziono. nè Il dott ..Gnoechi– \1lani hanno rlle,·ato, o forse, nella loro bontil, non hanno voluto rilOVa.J'C. U. BoYFJNO. Oe~Mno leS cietà operaie v re Presi~enti o orari? Dnll'Atmtmttcco del Popolo, compilato da A1·– turo Catel:uii, del quale facemmo cenno nel numero 1n·ocede.nlo, 1ogliamo <1ucsti bl'3ni di una lettera· colln <1ualo il 110-ilro dircHorc riOut..·wa la Prcsi– den;,.a onol'3ria offel'fagli da una Società opo1-aiadì lutra. L'.-llmllt1llet.'O rfcl /"'OJXJlO dico di :wcl'la pubbli– c:1ta pc1-chò cotesta lettera « solleva una <1ucstione cho - a 1>arto ogni l'iferimcn1o a pc1·s<malifa - merita di vonil-e discussa e nel rompo socialista o nel repubblicano ». Cari amici, lo non credo che Io Società 01>eralo raceiaoo bene a nominarsi dei ))l'Csidonti onorari; non erodo che i no– minati racclano bene ad accettare. Cho cos'è infatti un presidente onorario! Nel miglioro del casi (non faccio neppure l'ipotesi in cui si tratti di una compra.-,·endlla; quando cioò si nomina un e bene– fattore• do,•ltloso ))Cl' IU'Crgli spillato o per ,·olergll spillare quattrini!), noi miglioro dei casi, dice,·o, ò un uomo la cui ,•ita o In. cui ·redo vi sembrano un buon 0s0111))\0 o al quale \'Cleto attesi.aro la \'OStra simpatia rendendogli onoro; mR.è un uomo, però, il quale, como presidente, non ra. nulla o non può far nulla por Yoi. Oli :L\'ete dato una carica che non ò un carico, la.quale somiglia a un litolo nobiliare, a una baronia del mcdio– e\·o, senu i diritti 101tanziosi di quegli antichi baroni. A,·ete titillato la sua. Yanità con una specie di ciondolo che gli aillggeto alla bottoniera. Ora, s'egli è un galantuomo, s·ogli agisce ))OrconYin– cimonto e non por amoro della ) )ara.la , egli dol'robbe rnr poco caso doi ciontloll o llegli onori; don-ebbero anzi essergli d·impaeclo. Nessuno ha diritto di stare sopra gli altri, se non come loro delegato, in gro.zia.e in v1-upo,·:iom: della funziono reale che compio, dell'utile sonlzio che presta. Non ,,1 paro che roievaro uno a un posto d·onoro, unicamonto J>Ordei pregi che gli supJ>o– noto - o che ad ogni modo non sono morilo suo, porchò ciascuno ,•ione al mòndo collo c1uaUt:\cito In natura gli ha dato senza interrogo.rio - non \'I ))are, dunque, che l'olo,•arlo a un posto nel quale do,•o rimancr'O e. far nulla, r't\mmcnti un 1>0· I metodi, non dirò di servilismo - la parola sarebbe assai malo applicata. mentre ,•oi ,·olote anzi rendere omaggio a un ideale ribollo - ma di e rh·c.renzo.• o quindi di sommissione, reale o ideale, ai quali son usi non solo I 1mrtiti mon:u<chici,ma tutti quei partili o quegli uomini che ))l'Ofoss:rno la tooria dolruguaglian:ia. ci\•llo um1ma più a. parole che a ratti o sempre con molto rcslrlzlonl 1 Non vi sembra che un sistema diverso sarebbe molto più democratico f ff&ltrondo con cotoste nomine - facendovi, a cosi dire, bandiera d'un nomo - voi incorrete In un altro pericolo: o cioò gli errori di quell'uomo che a,·eto eletto (tutti possiamo commoUorno), gli ,carti ch"cgli ra.cci11. eiagari in buona rodo, la suo.J)Ossibilodecadenza, lasua o,·entualo defoziono, rimpiombcranno In corta guisa su di \'Ol. \'oi assumete un 1>0" la rcsponsabllifa di azioni che non 1>0loloJ>ro,·edoro nò oontrollaro con sicurozza sulllclcnte. Potroto, è ,·oro, allor.i cancellare quel nome dai YOStriquadri - ma con ciò raroto un torto a lui, cho rorso non lo merita. eho forse dal suo stesso or– rore è già J>unlto abbi,stnnza, o Intanto conressoroto di 1we1'fllltO JH'illln UlllL 8COltlL1nr0Hco. In ogni CO.SO, ,,1 troverete ad un dilemma 1>0110s0. Perciò, quando pro11rlo s',,vesse da eleggere un pre– sidente onora.rio, converrebbe sceglierlo frn quel po– chisslrni veni.monto benemeriti, che al bene hanno con– sacrato tutta la lor ,·ita o che già ap11artcngono alla storia prima di calar noi SO!)()lcro. Ma io sono amico dello soluzioni rociso; o 1>orciò,•i dico a dirittura: - so accotlnto Il mio consigllo, abolito se111·111tro r1u1icolo del vostro Statuto che vi obbliga ad nero sopra di voi ootcstAsupc.rretaziono di un p~ sitlcnte onorario. O 11011 ,•i sembra che lo Idee J>Cr lo quali lottiamo, la meta luminosa. alla quale miriamo, lo spirito di so– lldftrletà o di saeriftclo che ci do,·e tutti anima.re , siano por noi il miglioro o il J>lùsicuro 11residente onorario, Jò'JLIPPO 'l'UUATJ. Pubblicheremo ft'a breve uno ,tudio di E. Dr.MAn1x1111ti Poem.1 omer1c1 e 1m llllro eh' I. FR.ANC1'SCIIIXI, intiloltl/0: Anal1s1 ctell'un.tverso,

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