Giornale dei Giornali Lecopertinedeisettimanali 1974/1982 Presentiamo in questo numero alcuni dei risultati di un'ampia ricerca sulle copertine dei tresettimanali italiani cosiddetti «d'opinione» (L'Espresso, Europeo, Panorama) e del settimanale Time dal IO marzo 1974 al 10 marzo 1982. La ricerca è stata condotta da Alberto Pattano - che è anche autore del- /' articolo che qui pubblichiamo - in collaborazione con lndex. Il programma di elaborazione dei dati, basatosu 10 codicigenerali e 250 codici specifici, è stato predisposto da Renato Liviabella. Il lettore tenga presente che è stato preso in esame solo l'elemento principale della copertina, con esclusionedi richiami, bande ango- _Acura di Index-Archivio Critico del/'Informazione lari, ecc. Per una ulteriorediagnosi dei dati emersi dalla ricercarinviamo a Problemi dell'informazione n. 2, a. VIII, aprile-giugno 1983: «Otto anni di copertine»di Alberto Pattano, con una introduzione di FrancescoSi/iato. A I contrario delle prime pagine dei quotidiani o delle copertine di altri periodici, Panorama, L'Espresso e l'Europeo, in genere, 'lanciano' in copertina solo uno dei temi contenuti all'interno della rivista. Questa strategia comunicativa, mutuata da Time, mira naturalmente ad aumentare l'impatto psicologico del settimanale e a creare una motivazione all'acquisto presso i lettori non abituali. La selezione attuata, la scelta - quasi sempre lunga e faticosa - del tema, della foto, del titolo, fa della copertina un segnale, un sintomo del rapporto fra redazione e pubblico, o meglio del modo di porsi della redazione nei confronti di quello che ritiene essere il suo pubblico e il tipo di discorso nel quale esso può essere coinvolto. Negli otto anni considerati dalla ricerca (marzo 1974-marzo 1982) le copertine dei settimanali hanno subito un processo di radicale cambiamento, a livello di temi, immagini e titoli, processo che pare essersi catalizzato nel periodo Indice della comunicazione 1976-n in coincidenza con le elezioni del 20 giugno e i primi governi caratterizzati dalla astensione comunista. Anche RunNWba preso i denari: questo il titolo dell'Espresso n. 10 del 1974, il primo io formato Uni. La copertina, tipica del periodo 1974-75, trasmette un messaggio molto chiaro. L'obiettivo dell'accusa è ben definito, il tono è polemico, l'immagine (una foto di Mariano Rurnor ripreso in primissimo piano) conferma la tesi di un Paese gestito male, disonestamente, da una Democrazia cristiana corrotta e incapace. All'interno della rivista, una cover story ampia e approfondita svolge questa tesi con Cannese dintorni I dex-Archivio Critico ell'Informazione I dietro/agi lo davano alla pari, mostrato la lunga strada compiuta 6rafiche cinque o sei film ali'anno successi di Putman e della Go/dg/i addetti ai lavorifacevan fin- dal «nuovo cinema indiano». Dagli provenienti da Paesi in via di svi- cresi Film, produttori rispettiva- /a di niente, poi, a Cannes, ha anni settanta il cinema indiano in- /uppo «per sensibilizzare l'opinio- mente di Chariots on Fire e di vinto davvero un film giapponese. dipendente legato ai nomi di Urna ne pubblica ai problemi del Terzo Gandhi. / rappresentanti politici Dopo le battaglie di Poitiers, il da Cunha e Bindu Batrasi è svi/up- Mondo». Oltralpe, si respira la sono disposti a prendere in considumping, i boicottaggi, l'accordo pato, sia pure in modo contraddit- grande soddisfazione di un mo- derazione facilitazioni e sgravi fi· Thomson-Jvc apriva nuovi oriz- torio, tra produzione commerciale mento di boom: aumento dellepre- scali per chi intende produrre, arizomi e il sereno rischiarava labili efilm d'autore e intende rifiutarela senze nelle sale e aumento degli in- vedere la ripartizione degli incassi complessi di colpa gallici, da far presunta superiorità dell'occidente. cassi per i film nazionali. Recenti delle sale, della vendita di videodimenticare. Il Paese delle valan- In Sudafrica la volontà di con- statistiche mostrano che il passa- cassette e a studiare forme di preghe al germanio per lefibre ottiche frapporsi, con una produzione tempo preferito dai giovani france- venzione per lapirateria video. Fra e dei videoregistratori che fanno propria, ai clichés hollywoodiani si è il cinema (74per cento); la tele- i sostenitori del non intervento gotremare legrandi case di produzio- dell'esotismo coloniale ha rimesso visione occupa il quartoposto (29). vernativo I. Sproat pensa di poter ne cinematograficaha vinto la Pal- in moto una cinematografiaferma Il 74per cento dei minorenni va al raccogliere 30 milioni di sterline me d'or al più importante festival da vent'anni. cinema almeno una volta al mese. tassando di un quarto di penny gli di cinema. Altro evento di rilievo a Esiste anche un «nuovo cinema Nel discorso inaugurale al festival spettatori di ogni film in tv, di una Cannes è stato il «successoimpres- cinese». I suoi prodotti, animati dal di Cannes il ministro della cultura sterlina gli acquirenti di videocassionante» delle sezioni parallele a desiderio di modernizzarsi, bada- J. Lang ha sottolineato gli sforzi sette, di 5 pennies i frequentatori quella che ha segnato le palmarès: no ai contenuti formali piuttosto che la Francia sta compiendo per delle sale cinematografiche. le sezioni dedicate al cinema «de- che alla propaganda politica e alla moltiplicare le coproduzioni inter- Con i nuovi programmi di financentrato». diffusione delle ideologie rivolu- nazionali. ziamento l'industria cinematografiL'industria cinematograficagiap- zionarie. Quest'anno settanta mi- ca sta rinascendo. Si aggiunge alla ponese non gode di ottima salute. /ioni di cinesi sono entratinelle sale struttura già solida degli studi di Questo Giappone, che fa paura a delle centoventimila «unità di produzione, che stanno attravertutti per la sua altissima competiti- proiezione». Sono, queste, sale sando un momento di boom. Studi vità per i prodotti di alta tecno/o- adibite non solo alle proiezioni ci- come il Rank Pinewood sono rigia, deve imputare il 70 per cento nematografiche ma a tutte le attividelle sue spese esterea prodotti «in- tà culturali. I tredici grandi studi ma di cui godono i tecnici degli eftellettua/i». I giapponesi spendono dislocati in quattro province lavo- [etti speciali, e grazie alla convemiliardi di yen per importare di- rano a pieno ritmo, se si pensa che nienza del cambio grandi film caschi, opere d'autore, letteratura, nella decina d'anni precedente il me Star Wars sono stati limati da/- concertisti,film, e acquistarediritti '75 sono stati prodotti 70 film, la accuratezza inglese. Secondo il d'autore. Nel 1982 sono stati im- mentre tra il '77 e /'82 ne sono stati direttore del British film institute, portati 198films. I distributori lo- realizzati 400, di cui più dellametà Londra è seconda solo agli Stati cali trattengono il 60 per cento de- negli ultimi due anni. È un cinema uniti in abilità tecnica e ampiezza gli incassi, e ne spendono circail 10 povero: per razionalizzare i fondi dei mezzi dei laboratori. Nel 1982 in pubblicità, il 50-70 di ciò che re- estremamente limitati le scenogra- convincere i finanziatori della valista va al produttore. In questo mo- fie, le riprese in esterni, i materiali dità dell'idea di un film su Gandhi, do nel 1982sono uscitidal Giappo- ripresi una volta, sono utilizzati La Francia è il secondo Paese al raccogliere i fondi, e portare a terne 50 milioni di dollari. Viceversa per più film. Vi sono in Cina 40 mondo per il volume d'affari nel mine una lavorazione da colossal, lepellicole esportatesono state300, imprese che lavorano allo sviluppo settore. Nel 1982 gli investimenti è stato un rischio finanziario. Ma ma hanno fruttato solo 6,5 milioni delle pellicole, e 300 che operano privati sono saliti a 1 miliardo di d'ora in poi questapellicola entrerà di dollari. I generi soft, tipo sport e nella produzione e nella distribu- franchi, che si aggiunge ai 300 mi- in un mercato che rappresenta la cultura, sono gli unici in rosso nei zione. Un film costa in media me- /ioni stanziati dal governo (nell'81 vera sicurezza: la tv cavo. Lord conti con l'estero. Perciòil governo no di 500.000 dollari. rispettivamente 800 e 30 milioni). Grade ha acquistato a nome della ha deciso di intervenire aumentan- A Cannes era presente anche il Mentre investenellasperimentazio- Embassy communications i diritti do il budget delle «spesevarieper i cinema neozelandese. La Nuova ne dei sistemi di telecomunicazione di Gandhi per Stati uniti e Canada la dovizia di particolari tipica del settimanale romano. Il paragone ron le attuali ropertine può sembrare sroosolante, ma un'analisi accurata degli elementi rostitutivi delle oopertioe permette di andare al di là del moralismo e della generica accusa di riflusso. Come si vede dalla Tavola 1 questo periodo è caratterizzato dalla netta prevalenza dei temi politici (il 68 per cento per PaNJrama e il 66 per cento per L'Espresso). Democrazia cristiana, Partito comunista, scandali politici e attentati dominano le copertine. L'immagine del Paese che queste proiettano è chiara: un'Italia divisa in due, caratterizzata da uno iasie, la Paramount ha incassato 51 milioni con 48hrs, la Universalsra ancora contando i soldi piovuti dal cielo con E.T. Ma è il momento di fare previsioni, e per i magnati della produzione americana le cifre sono allarmanti. Entro il 1990le entrate, che oggi provengono al/'80 per cento dai botteghini, si dimezzeranno e si stabilizzeranno sui 500 milioni di dollari. 1produttori, che oggi dividono gli incassi a metà con i proprietari delle sale, sarebbero obbligati a cercareil mancato guadagno nelle casse delle società televisive e in mercati diversi (vtr). Ma le paytv accordano ai produttori solo il 20 per cento. La battagliaper i profitti e per il potere si sta giocando negli accordi fra le case di produzione e le reti di tv cavo, e nessuno oggi può dire quale ne sarà l'esito. C'è anche chi mette in discussione il mercato dei film nella sua globalità:forse i telespettatori preferiranno pagare la loro quota di sottoscrizione a una tv cavo per ricevereuna trasmissione sportiva più spesso e più facilmente che non per vedere un film. Su una sola necessità sono tutti d'accordo: anche Hollywood, se vuole sopravvivere, deve inserirsi nella corsa tecnologica. Film Industry like.ly &o get more funds after Gandhi Financial Times, 13 maggio Why the Oscars are oot mough Fmancial Times, 16 maggio Une ~ du cin&na dlinois Le Monde, 12 maggio servizi», destinato a promozionare Zelanda ha prodotto negli ultimi più avanzati, il governo di Mitter- al prezzo di 20 milioni di dollari. Japan is rec:ordingbea~ ddic:its in e sostenere gli affari della cultura sei anni 30 film. Il Paese non è rand non dimentica il vecchioamo- Se Hollywood è ancora la capo- cinema, music aDd sperts f'ields giapponese nel mondo. molto popolato, poco più di 3 mi- re: Lang a Cannes ha manifestato fila del settore, è anche la prima a The Japan Economie Joumal Da Cannes e da numerose rasse- /ioni di abitanti, con 150 cinema a l'augurio che la tecnologianon sof- dover fare i conti con le nuove ten- n maggio ~ gne presenti in Europa giunge la disposizione. La salute della sua fochi il cinema tradizionale. denze del mercato. Le interminabi- "' testimonianza dello sviluppo e del industria cinematograficasi fonda Al di là della Manica la Francia li code per vedere i film di cassetta J. Lang au saJon des tttlmiques -~ consolidamento delle cinematogra- sull'esportazione: tutti i film pro- ritrova la sua tradizionale antago- sono sempre più lunghe, ma sem- de l'image et clu son Cl. fie nllZionalidi Stati non economi- dotti sono stati venduti negli Stati nista. Dopo la vittoria degli Oscar pre meno numerose. I film che bat- Le Mondè, 16 aprile g! camente dominanti. Il cinema in- uniti, per prezzi variabili tra i nel 1981 e 1982, la produzione in- tono clamorosamente i record di ..., diano, uno dei più produttivi del 50.000 e i 300.000 dollari. glese cresceràancora. Nel 1982so- incassi sono uno o due all'anno, e 2 ~-· mondo, è alla ricerca di una mi- La Franciasta appoggiando con no stati realizzati 32 film, contro i quindi la produzione media viene Le notizie sono tratte dalla rasse- .è;, gliore diffusione. La National film entusiasmo questaparticqlare rina- 18 del 1981, ma siamo ancora ben studiata con un occhio alla tv cavo. gna quindicinale sulla stampa este- ~ deve/opment, il Directorateof film scita cinematografica. La Média- lontani dai 100film di media degli Il pessimismo a Hollywood è alle- ra Indice della Comunicazione, cufestivals e il National film archives thèque des TroisMondes è una del- anni cinquanta. viato di volta in volta dalle cifre in- rata da Maria Rosaria Pedemonte '= di Poona hanno promosso di re- le recenti formazioni destinate a I produttori londinesi sono tor- cassate. La Columbia ha già realiz- e Tiziana Valenti, prodotta da In- ~ ~ cente una rassegna di film che ha portare nelle nostre sale cinema/o- nati a/l'ottimismo, sulla scia dei zato 90milioni di dollari con Toot- dex per i suoi abbonati. s, ._ ________________________________________________________________________ _,., Bibliotecaginobianco
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