Alfabeta - anno IV - n. 43 - dicembre 1982

mprovvisamente, nei primi giorni I di novembre, i «desaparecidos» argentini sono clamorosamente ricomparsi nella stampa italiana. Ci si può chiedere perché, dopo tanti anni di disinteresse, i desaparecidos siano tornati a fare notizia. Ci sono due risposte, apparentemente esaustive e semplici. La prima è che il 22 ottobre è divenuta di pubblico dominio lascoperta, alla periferia di Buenos Aires, di una grande fossa comune, con 440 cadaveri di oppositori del regime, «scomparsi» da tempo. La seconda è che il 31 ottobre il Corrieredella Sera ha pubblicato con grande rilievo una lista di 297 desaparecidos di cittadinanza italiana. Ma in questa spiegazione molte cose non quadrano. La notizia della scoperta del primo «cimitero clandestino» arriva sulla stampa italiana il 24 ottobre. Il Corriere della Sera, La Stampa, L'Unità e li Manifesto portano la notizia in prima pagina. Il grosso degli altri quotidiani nazionali (ad esempio, li Giornale, La Repubblica, Il Popolo, l'Avanti-') non la riferisce neppure o la confina, come li Giorno, in un flash di una decina di righe in pagina interna. Il 25 li Giornale «recupera» e pubblica la notizia; altrettanto faranno l'Avanti! (in prima pagina) e La Repubblica (in diciottesima) martedì 26. Il minimo che si possa dire è che molti giornali mostrano, in questi giorni, riflessi appannati e una scarsa propensione a valorizzare una notizia La « ricO·m·pa,sa » -deidesaparecidos A cura di lndex-Archivio Critico del/'Informazione che verifica le più tragiche supposizioni sulla sorte delle migliaia di scomparsi in Argentina. La successiva scoperta di altre fosse comuni non è valsa a scuotere i quotidiani da questo torpore, con la lodevole eccezione della Stampa, che è tornata sull'argomento nella prima pagina del 27 ottobre e ha mantenuto una continuità di informazione, giorno per giorno, nelle pagine interne. Una certa continuità di informazione si riscontra anche nel Manifesto. li Corrieredella Sera del 29 ottobre pubblica in prima pagina un «richiamo»: Argentina - «I corpi dei desaparecidos fatti saltare col tritolo,.. Queste eccezioni non mutano sostanzialmente l'atteggiamento di basso profilo mantenuto dall'insieme dei quotidiani italiani all'indomani della riemersionefisica, e più tragica, del macello perpetrato in Argentina negli scorsi anni. Quando il 31 ottobre il Corrieredella Sera pubblica la lista dei desaparecidos di nazionalità italiana, la macabra «ricomparsa» dei cadaveri dei desaparecidos ha già smesso di fare notizia. Sui quotidiani del 30 ottobre era calato un silenzio quasi totale, interrotto da un articolo della Stampa, da una breve notizia sul Manifesto e poco altro 1 • Il 31 ottobre, quando il Corriere fa il suo scoop, le tracce sono ancora più labili (una notizia di dieci righe sul Giorno, una di sette righe su L'Unità... ). Se facciamo un salto al 3 novembre, troviamo una situ'azione completamente mutata. La Repubblica reca il titolo di testa Scoppia il caso Argentina/Roma tacque su quei morti. Anche il Corriere dedica all'argomento un titolo di testa. In pratica, tutti i quotidiani a diffusione nazionale portano il tema in prima pagina. Lo stesso schema si ripete il giorno successivo, anche se qualche testata (// Giorno, Il Giornale, il quotidiano democristiano Il Popolo) hanno articoli in pagina interna. È facile, dunque, constatare che la ricomparsa dei desaparecidos sulla stampa italiana non si deve tanto alla ricomparsa fisica dei cadaveri degli scomparsi, quanto alla pubblicazione della lista del Corriere. La pubblicazione apre una polemica politica che coinvolge l'operato del nostro ministero degli Esteri, e nel giro di un paio di giorni il caso «esplode». Paradossalmente, dunque, esplode più come caso italiano, che come caso argentiIndice della Comunicazione no. Ancora una volta si deve constatare che la stampa italiana diventa reattiva alle situazioni internazionali soprattutto quando innescano implicazioni di politica interna. La Repubblica del 3 novembre fornisce, attraverso una intervista telefonica di Saverio Tutino all'ambasciatore italiano a Buenos Aires, Sergio Kociancic, una ricostruzione delle origini dello scoop del Corrieredella Sera. D. Voffemmo sapere, signor ambasciatore, come mai questa lista di 297 italiani scomparsi viene fuori solo adesso. Kociancic. Non c'è nessuna lista. L'ambasciata italiana a Buenos Aires non ha redatto nessun documento del genere. Il corrispondente del Coffiere della Sera mi ha telefonato subito dopo il ritrovamento dei primi cadaveri di «desaparecidos» per chiedermi di fornirgli i nomi di italiani per i quali l'ambasciata aveva compiuto passi presso il governo argentino e noi non abbiamo avuto difficoltà a dargli questi nomi. (.. ~) D. Si è avuta l'impressione che i nomi degli italiani siano usciti solo perché sono stati scoperti i cadaveri. E il governo argentino afferma che l'ambasciataitaliananon ha mai presentato nessuna lista di nomi chiedendo notizie. Kociancic. Ed è formalmente vero. Le ripeto che noi non abbiamo mai compilato liste. È stato il corrispondente del Corriere che, quando ha avuto i nomi, li ha messi insieme, fa. cendone una lista. Dunque, era sufficiente che qualunque giornale o giornalista telefonasse all'ambasciata di Buenos Aires per ottenere i norni e trasformarli in una «lista,.. Resta solo da vedere perché a nessuno fosse venuto in mente prima e perché l'idea sia venuta solo a Giangiacomo Foà, corrispondente del Corriere non da Buenos Aires, ma da Rio de Janeiro. (Per inciso, non si saprebbe come non ammirare la metafisica sottigliezza che corre fra una serie di nomi dettati al telefono e un'elen~ cazione scritta dei nomi stessi). Senza nulla togliere all'indubbio merito professionale e civile di Giangiacomo Foà, bisogna però aggiungere che le «liste» dei desaparecidos italiani non sono affatto una novità, così come non è certo una novità la scomparsa di migliaia e migliaia di argentini, la cui memoria è stata affidata per troppo tempo alla silenziosa presenza delle madri degli scomparsi suIJa Plaza de Mayo. Un interessante articolo di Lanfranco Vaccari sull'Europeo del 15 novembre (Nel dramma c'è uno scandalo: sei anni di silenzio) dimostra in modo implacabile questa «amnesia,. collettiva: «Fin dal 1976 il governo e il ministro degli Esteri erano a conoscenza di una lista di cittadini italiani 'desaparecidos' o detenuti senza processo in Argentina. Non era una lista segreta e non era conservata in nessuna cassaforte. L'aveva pubblicata l'Europeo n. 38, pagina 50, data di IlnuovogovemA!,t!~!!!C!!.ablarseubito N egli scorsi numeri abbiamo trat- interessi industriali in alcune società dei mass media in generale». Unapri- Poste ha intenzione di cablare la Gertato i problemi di politica della coinvolte nel progetto. ma ricerca ha stabilito che il sistema mania occidentale e non intende aspe/- comunicazione in Francia (11. Vediamo qual è lasituazione in que- vieneconsultato in media 3 volte la set- tare il 1986, data in cui saranno pronti 41) è in Inghilterra (n. 42). In questo sto momento nella Germaniafederale. timana per circa tre ore e mezzo com- i cavi afibre 011ichel.ntende realizzare numero ci occupiamo della Germania Seguiremo in altrepuntate gli sviluppi plessive. li 57 per cento degli utenti, alpiù presto l'opera, e vuolefarla finioccidentale, il cui governo è da poco che prenderà la politica tedesca delle richiesto di esprimere un giudizio la con il monopolio delle Poste sulla tornato a essere democristiano, dopo comunicazioni: essa può spostare /'e- complessivo sul videotex/, si è espresso posa dei cavi. Queste spenderanno 1 anni di gestione socialdemocratica. quilibrio europeo verso una filosofia negativamente, soprattutto perché «of- miliardo di DM nel 1983 per cablare I socialdemocratici tedeschi mante- della «deregulation», tutta reaganiana. fre poche informazioni». Ma lagrande grandi centri urbani. Il ministero offre nevano un equilibrio fra le pressioni La Bundespost è stato il secondo en- invenzione dell'industria informatica un altro miliardo di DM alla industria liberisticheche provenivano dagli am- te, dopo il Post Office inglese, a effet- tedesca è stato il «Gateway», un insie- privata perché effettui l'operazione su bienti filo-americani e il desiderio di tuare la sperimentazione del videotex/, me di funzioni che consente all'utente centri medi e piccoli. Lascerebbe ai consolidare un monopolio pubblico, e lo ha fatto utilizzando la tecnologia del videotex/ di collegarsidire/lamente privati anche la gestione delle zone da decent;a,o, estendendolo ai nuovi set- della British Telecom. Adesso ha svi- con il computer del fornitore di infor- loro cablare,per quindici-vent'anni: si tori della videocomunicazione. Il nuo- luppato un sistema, in parte proprio e mazione, e quindi moltiplicarne le va verso un sistema misto pubblicavo ministro delle Poste Schwarz-Schil- in parte lbm, e attende la conclusione possibilità di servizi. (Si può, ad esem- privato. ling ha invece subito improntato la sua della fase sperimentale, prevista entro pio, operare direi/amen/e dal proprio Il governatore della Bassa Sassonia, politica verso la liberalizzazione, e ha il 1983, per renderlo operativo. Il ser- televisoreper effettuare spostamenti o Albrecht (Cdu), ha presentato un propreso una importantissima decisione: vizio videotex/ tedescosi chiama Bild- controlli sul proprio conto corrente gel/o di leggecheprevede l'esistenza di cablare in fretta tu/la la Germania. La schirmtext: è operativo a Berlino e a bancario). emi/lenti radiotelevisive private. Sastessa decisione che aveva preso la si- Dusseldorf, offre poco più di duecen- Sulla gestione del Bildschirmtext vi rebbe la prima rottura del monopolio gnora Thatcher lo scorso inverno. Vi è tomi/a pagine di informazioni per cii- sono dei problemi. I Liinder stanno pubblico. Le licenze veffebbero contuttavia una sostanziale differenza. La tà. L'indice generale recita: O) Campo cercando di arrivarea definire una re- cesse dal governo del Land, per una siano sopra//Ullo i mercanti venditori di telefilm e soap-operas. La Bassa Sassonia ha anche deciso, non ancora in maniera definitiva, di affidare alla Bundespost la posa dei cavi nelle città di Hannover, Braunschweig e dintorni, nonché nelle altre città di medie dimensioni che si trovanofra ilmare del Nord e lo Han. Per la rete cavo e per il servizio di videotext il governo non ha stabilito alcuna norma di regolamentazione. Difficoltà con i nuovi media Frankfurter Allgemeine Zeitung 23 ottobre 1982 Televisione via cavo: partenza a tutta velocità Der Spiegel, 25 ottobre 1982 Gran Bretagna ha la disponibilità di editoriale-mezzi di informazione di go/amen/azione che vada bene a tutti i durata prevista in otto anni. La pub- Albrecht presenta i suoi progetti per la effettuare l'operazione con i cavi a fi- massa, J) Campo economico banca- governi locali, ma non ci sono riusciti, blicità dovrebbe avere un tetto del 20 radiotelevisione privata bre ottiehe; Schwarz-Shilling, per far- rio, 2) Prestazioni di servizi e campo· nemmeno nell'ultimo incontro svoltosi per cento sul totale delle ore di trasmis- Frankfurter Allgemeine Zeitung ~ Io in fretta, realizza il progetto con i merceologico, 3) Informazioni utili, 4) il 22 ottobre, e hanno rinviato a feb- sione, e sarà vietatalapubblicità locale 4 novembre 1982 "' cavi coassiali, cioè con un «sistema» Notizie di pubblica utilità, 5) Notizie braio il prossimo convegno. Il nodo e regionale- questo per non indebolire -~ già superato. riguardanti la composizione dello Sta- principale è costituitodal ruolo che de- la stampa locale. I «Verdi» della Bassa Sassonia <>. La decisione ha subito provocato to e dei comuni, dei partiti politici, del ve giocare la Bundespost. I Liinder ri- I « Verdi» hanno reagito duramente criticano i progetti di Albrecbt ~ grandi polemiche, anche da parte in- culto e di 'organizzazioni varie', 6) tengono in genere che essa debba ave- al progello del governatore. Essi de- Frankfurter Allgemeine Zeùung -. dustriale. II cavo coassiale, infatti, ha Viaggi, traffico e metereologia, 7) re competenza esclusivamentesui pro- nunciano il pericolo di concentrazio- 12 novembre 1982 Js delle limitate capacità di veicolare in- Tempo libero, cultura, scienza, istru- blemi tecnici e non sui contenuti delle ne: gli editori sarebbero già pronti ad E formazioni, molto ridotte rispetto a zione, 8) Manifestazioni. informazioni diffuse. Chiedono inol- aprire emittenti, senza che il cittadino Le notizie sono desunte dalla rasse- ~ quello a fibre ottiche, e rischia quindi Come si vede dall'indice l'utenza tre che il sistema tecnico sia 'aperto' e ci guadagni nulla dallanuova siruazio- gna quindicinale della stampa estera di finire con l'essere un limite allo svi- prevista è prevalentemente di tipo 'do- non sottoposto ad alcuna autorizza- ne; anzi, si prevede, come è avvenuto Indice della Comunicazione, a cura di ~ luppo del sistema di comunicazione. Il mestico' più che d'affari. Le famiglie zione. in ogni parte del mondo, che la con- Maria Rosaria Pedemonte e TIZiana " gioco non è qncora concluso, anche sono stateselezionate in base «all'inte- Ma l'atlenzione generaleè oggi cen- correnza appiattiscail livello qua/itali- Valenti, prodotta da Index per i pro- ~ perché il ministro è sospettato di avere resseper la tecnicae il nuovo sviluppo Irata sulla rete càvo. Il ministro delle vo verso il basso, e che a guadagnarci pri abbonati. ;! ~------------------------------------------------------------------------------~.; Bibliotecag1nob1anco

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