Alfabeta - anno IV - n. 32 - gennaio 1982

ziooe delle proprie sicurezze temporali): Rabbrividisco nella grande sala di ... Certo, un fotogramma li muta gli oggetti e li cambia ogni volta che qualcuno ne (li) parla. Tutto ciò è molto simile all'operazione concettuale di chi non concepisce il passaggio del tempo. (lo concepisco solo il passaggio del tempo. Tutto ciò che non scorre mi fa paura). Cani, cavalli, persone. Sullo schermo si proiettano scene di caccia. Caccia all'errore. Si hanno: due vignette sullo stesso piano (apparentemente) uguali. Una delle due è modificata in qualche piccolo particolare. L'abilità consiste nel trovare, nel minor tempo possibile, le diversità tra le due immagini. Vi è, certo, un godimento e anche un piacere nel cooperare con un simile testo. L'uguaglianza è data, da svelare la differenza. (Il piacere deriva dalle probabilità che si hanno di conoscere la differenza.) Una doppia immagine di re Vittorio Emanuele 11 (il potere in persona) - quella di sinistra ritoccata rispetto a quella di destra, al naturale-, che mi dice: con me puoi giocare alla caccia all'errore. In trenta secondi ho trovato sette diffrenze. Mi è capitata una cosa strana. Le differenze le cercavo sull'originale e non, come si usa di consueto, sulla foto derivata, per ritocco, dall'originale. La cosa, ai fini del gioco, non è rilevante (il gioco permette un doppio percorso); può avere importanza quando penso che, nella pratica quotidiana, ben difficilmente le due immagini si sarebbero venute a trovare insieme. L'originale sarebbe presto finito imprigionato in qualche archivio sconosciuto, ed io sarei rimasto, allora, con l'immagine ritoccata, che sarebbe divenuta l'originale. Il gioco prevede, normalizzati gli scarti, due immagini perfettamente uguali. Nel mio caso, il potere avrebbe tolto di mezzo l'originale, privandomi, (strappandomi), della possibilità del gioco, ma donandomi la soluzione. «Da un lato il re ha un aspetto fiero, un poco eroico; dall'altro, senza ritocco, il re è vecchio, ha grandi borse sotto gli occhi, è come mummificato dall'età.• Passano i re, muoiono i reami. Il film scorre veloce. Da quanto tempo mi trovavo nella sala di ... ? (È possibile concepire un film che duri non ore ma giorni e giorni, al limite, come per iJ cartografo dell'impero lo spazio, il tempo?) Censura e parziale falsificazione sono le due operazioni a cui è stata sottoposta l'immagine del re. Due passaggi logici, perchè: I) il re è troppo vecchio, non è enunciabile. L'immagine è troppo reale, va modificata. Il potere opera una censura sull'immagine del potere (sull'impressione di realtà del potere che presenta questa immagine) e si afferma come il soggetto della nuova enunciazione. Il re che si guarda e viene guardato dalla corte dice: oggi incomincio a non andare più bene. Ho delle brutte borse sotto gli EroseRoma Francesco Leonetti Ho in mente con i traili nitidi Pier- Era un Pigmalione dilungo periodo, ma iò dicevo i miei, naturalmente ... paolo com'era da giovane dolcissimo e con rimpianto atroce.del/a fine, oppure Quella volta lui mi guardò triste: si era gaglioffo nella ricerca di amore; si era dongwvanni via via meno puro, negli in un bar d'incontro degli orni. Una nel '53, per esempio, a un-convegno in anni. Come tulli. lo in visita a Roma lo fornace spenta. In una piazza di Roma. Sicilia or anir;zaro da Sciascia: e io lasciavo dopocena verso mezzanotte, Lui girava gli occhi e disse: «Tutti già seguivo la prima volta Pierpaolo a cac- riJornando accanto a lui in macchina a fatti». eia di ragau.i del sud, a lui piacque la Piazza del Popolo, da dove ripartiva. A Poco prima del film Salò tentava mia smania di trovare pezzi rari dipinti cena con Moravia, Moravia interloqui- d'ingaggiarmi, io ero il più lodato degli di carretto; che bel pretesto; avl'ici- lJacol suo fare sbrigativo e acuto accer- intellettuali-attori. A me non piaceva nammo una coppia che presentava si- tondo le origini e il lavoro del ragazzo: l'argomento: «come faccio?» gli dicevo cureua, e Piero mi mostrò la serie dei che aveva il nero nelle unghie suita 10- «io sono un reichiano, il sesso è gioia» passaggi gergali de/l'approccio ... dopo l'l1glia.A \Tt•nin, co.d netrini:.in. A me (allora lo dicevo alquanto superficialantico. Parlò di giovani già delinquenti, e ladri assassini, non con quelle risposle alla provocazione del rapporto (inevitabile) che c'erano un tempo, verbali, inventive, di aueggiamento popolare ... Intanto la sua maschera facciale diceva semplicemente che da~'eros generoso verso l'oggetto era regredito alla fase sadico-anale, alla pulsione dell'io, contraddittoria, sulla soglia della vecchiezza. Come tlllti. Per fortuna. Per difender.'i;dalla ,,iu, stes!w eccessll'a. se è occhi. Che tristezza. Poi c'è quella immagine, dove sono riuscito così vecchio, e quella immagine produce senso; essa mi deve presentare altrove, in un altro tempo, quando la vecchiaia non aveva ancora intaccato la mia pelle. Voglio, devo modificarla, io posso censurare l'immagine del potere. 2)Stabilito di censurare l'immagine, si attua la decisione, procedendo con il ritocco. Il ritocco è una operazione che si esegue manualmente e comporta manomissione dell'oggetto. Si produce un falso (non in senso artistico di copia perfetta) se il piano di riferimento è il mondo reale. Ma ci si è anche spostati in un mondo possibile (il ritocco fonda un mondo possibile), per il quale ha poco senso parlare di falsificazione. Una re-altà che sostituito alla «storia• un «discorso», al soggetto dell'enunciazione negato un soggetto chiaramente identificato, in questo caso, il re stesso. Un corpo enunciatore che offre alla vista un possibile volto e dichiara: è unicamente opera mia. di segreli qui rilJe!atiuna crosla dolce, riunisce vita e letteratura, legge Pierpaolo nei versi sulla sua morte pol·sibile... Questo è stupido: perché, se la vita è la pulsione di Eros, appunto, si sa che il linguaggio ha una radice vicina e diversa... Non impasticciamo in termini vecchi il problema. Inoltre la lingua è pur Roma, sta col potere, «~ fascista» come diceva Barthes, lui pure cosi dolce al parlare dei ragazzi del sud ... E bisogna contraddire anche questa finche io gli avevo detto quali sono le bat- mente, convinto, mi sono sempre senti- gua. ,, tute con le ragazze, e come con loro il 10 così nelle mie cacce, ma Reich ha Ho aggiunto a Bellezza alcuni ricorsecondo passo decidente è convincerle sbagliato, purtroppo, la tensione è alta di col mio punto di vista, tuuavia, perad allungare pure loro la mano, forse e si rovescia a volte). Pierpaolo m'invi- ché ritengo giusto e interessante indasarebbe servito anche a lui (invano)... diava; e mi offrì non so quali aurici gare, come pure egli fa (è assai buona la insomma ci mellemmo su un mureuo a giovani e vecchie ridendo; io gli dissi pagina 71) la motivazione comradditfare il braccio di ferro coi ragazzetti. che nel deserto in Marocco al'evamo toria interiore di Pasolini, nel suo pemostrando che gli intellettuali ce l'han- sopportato Carmelo Bene e io un rijiu- riodo precedente la morte (ed è questo no forte anche loro (solo Pierpaolo e 10 delta prostituta nella casba, per ra- il lavoro della sua pulsione di morte, io, con destinazione diversa, ce /'ab- gioni di etnia, durante una fila di ore coi .'iegretofino tu/ allora). Bellezza espribiamo forte così.)... giovani marocchini nella natie prima- me anche talune riserve sulla interpreFinimmo in un magazzino e io presi veri/e invocando il suo nome ... Ai tem-;. ,azione della morie come assassinio due pezzi: uno con Santo Stefano, te- pi di Overzazate, per l'Edipo. Lui solo «politico» da parte di fascisti: sarebbe stimone o martire primo, lapidalo, [eri- Piero era casto sul set. Ridemmo, in tm swto dichiarato, come si usa far oggi, to e ucciso da un gruppo di ragazzi resi albergo di Milano con mostra tielle osserva Bellezza. matti o fascisti dai media de~Impero aspirami alle parti; prima di fare 1111 lo nel libro assai imenso costruito romano ... l'altro con due cavalieri a rapido bilancio delle nostre vite, col anni fa da Laura Betti (per non dire di tenzone, sui cavalli fra piante verdi. dire che forse eravamo emrambi «di/et- Un Garibaldi-Cristo. nitri) ho sostenuto che era politico non Ancora li ho. 1 ragazzini dicelJano, di tanti» (contro un certo luogo di Conti- (Museo del Risorgimento, Bologna). tale elJento:ma il livello della lensione questi pezzi di carretti, simboli della ni) ma i navigatori più esperti eravamo svilupparn contraddittoriamente da storia, ora simboli dell'amicizia perdu- noi, gli ulissi. Pierpaolo mi confessò la possibile. Pierpaolo, nella sua profonda partecita: dicevano, vantandosi delta loro rac- Un Garibaldi-Cristo che benedice. sua tristezza di «checca» a quell'età; In questo libro di Bellezza c'è Penna pozione ai conftiui di scelta negli anni colta di pezzi rari, che è migliore ap- non disse la parò/a, disse «anch'io» in che dà un giudizio acuto, circa così, sul Sessanta, senza i giochi di tanti allri. punto la parte scolpita così, nel carret- riferimento a un amico di cui si parla- sadomasochismo; e sul rischio del/'a- Sembra, nonos1ante l'assunto discuto, quando c'è, anche se l'anta laterale dicelJaMoravia camminando a fianco va... Che schifo di parole ci sono a more. E ci sono Moravia e Elsa con un tibile ma serio ( e con copertura lelleradipinta, il fianco, la costa, è più vendu- all'uscita: «Non mi schifa; si sa che Roma nella triviali1à romana, papale, altro giudizio: su Pierpaolo che non ria falsa), sembra però, qui in questo ta.... lo lasciai n la cosa, mi piace il belli puliti non gli piacciono; peccato; è minisleriale e delta plebe. Meglio Pu/- riusciva a tacere per un trauo, a smon- libro ancora, che si voglia compiere fianco; presi quei pezzi scolpiti, li ho una forma di decadentismo, in fondo». cinella che Pasquino. tare il già fatto, ad agire e a pensare non della morte di Pasolini un'attua/izzacari. Perla cosa scolpita Piero prese un Avevo anche brevi colloqui di fidu- Pierpaolo m'informò che era ancora in pubblico (a smettere, piuttosto, di zione, oggi che l'assassinio politico impegno vago la sera da solo, col più eia e assicurazione con la madre atten- peggiorata la situazione delle borgate, telefonare una volta ai compagni del appare comunque una costellazione moro; io no. tissima a tutto, rustica e aristocratica, con corruzione venuta dall'industria Pci e una volla ai Gesuiti, in una folle llllla empia e trisle. Questo è peggio: «E che?» gli dissi fra noi «ti assicuro rimasta madre giovane e {utta viva co- del nord, secondo la sua tesi, che è un difesa complicata del suo stress, del suo sembra che si voglia scioglierlo, con la che io non sono duro in questi casi, è m'era a Bologna nel 42-43 (quando anticipo del grande regresso al passato male: fino a dovere distinguersi da lui, letteratura, dalla realtà. E così gli si inutile che mi mostri sempre, per via, i conobbi anche il padre, ufficia/etto un da questa corruzione delta duplicità che ridà, sembra, la figura di santone do/- ragazzi in bicicletta quando vanno in po' meschino e tenuto in disparte evi- è la corruzione del Cenlro del mondo, ciastro, con letterarie energie spirituali, salila, da dietro; è inutile.• «Oh fossi• dentemente, con l'effetto che ne può dell'impero di Roma: noi siamo colo- visionarie, nell'agiografia che ci perselui disse «duro io prima o durante che venire, secondo Freud, nell'esperienza nizzati da tali uffici). guila da anni, tenendo sospesa la verifiloro pure allungassero la mano; ma mi di un figlio). Non sono in niente d'accordo con ca di parola piena del suo testo... Mi è freddo tutto•. Una volta gli fu scoperto da Cilati Moravia della pagina di copertina del accadwo di incontrare questa immagiLeonardo Sciascia, magro, mile, sta- uno schizza di fango nel risvolto della libro di Bellezza. Moravia è cosi fresco ne falsa di Pierpaolo anni fa nel circolo linista astratto isolano, allora, non sa- giacca blu, sul punto di entrare insieme e aggiorna1osulte fonti del sapere, sulté «La Comune Baires» a Milano: hosenpeva dov'eravamo andati prima della in un convegno (nel tempo iniziale di questioni; sempre più di Pierpaolo sa- tito inni rivolti a lui ... E piullosto, gririu.nione all'università di Catania. Ci conquista della buona società di peva. Èpursordocomesonoanch'io, e dando, dissi allor,ache Pierpaolo non aveva invece guidati (anche Luzi, ri- Roma):«Seistatonelfossopocofa»gli a volte ha una fretta terribile. Forse ha era quello, era un «figlio-di-puuana»: cardo, e Colombi Guidotti) nei bassi di disse con ammirazione Citati. Per un /elio il libro in un momento di sordità. per dire che da uomo astuto e spregiu- ·~ Palermo, lentamente, e a Trappeto... quarto d'ora, come dice Bellezza: Ma Bellezza perché dice così poco? dicalo, com'era, colpiva i miti, dissa- t:: E cosl agiva a Roma Pierpaolo nelle quando va male, alla svelta. Qualche Bellezza lo ha seguito ben più di me, nel crava i sanli, e aveva limpida la mente. ~ borgate, più Oltre negli anni: col suo ora, piuttosto, noi così forti, ci stiamo... periodo tardo. Conosce i luoghi e i tipi. ~ terribilemostruosomacchinonecorrut- io gli dissi che col crescere dell'età du- E fa 1111 libro sulla morte di Pasolini e Dario Bellezza " tore: al solo mostrarlo; per farci una ravo di più (cosl fosse sempre), tre ore, rivunga le stupidità. Specialmente ci Morte di Pasolini ~ corsa; prima di andare in una calda quattro, una per ogni diecina d'anni... Anita, ramazzone brasiliana, col cappello rende amari il fallo che egli da piccolo Milano, Mondadori, I 981 ] trattoria. Erano già cominciati gli anni Sessanta: alla calabrese. maledetto, e come se ciò fosse sui gran- pp. 164, lire 7500 ~ L,,-,-..,..-,~-,----------.-----------------------------------------------------------------~~ oibl1otecag1no 1anco

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