Alfabeta - anno III - n. 31 - dicembre 1981

Giornale dei Giornali Dalnostr~t.i~!.i@Jt speciale I giornali sono alimentati da due reti informative stabili: una esterna, costituita principalmente dalle agenzie di stampa, e una interna, costituita dalle proprie redazioni e dalla propria rete di corrispondenti a livello nazionale e internazionale. Un altro settore dell'apparato informativo del giornale funziona invece come rete mobile, che viene continuamente dislocata in funzione degli avvenimenti: la rete viene «operata• da una categoria speciale di giornalisti, gli inviati.-Essi costituiscono la task farce del giornale; per questo sono normalmente svincolati dalle funzioni di routine delle redazioni e il loro impiego viene deciso di volta in volta dalla direzione del giornale, in base all'evolversi del quadro informativo nel suo insieme. Il modo con cui i giornali usano gli inviati è interessante perché fornisce una precisa rappresentazione degli eventi e dei settori che - secondo il giornale - sono insufficientemente «coperti» dalle reti stabili e richiedono perciò l'intervento della «rete mobile». In altri termini, attraverso l'uso degli inviati è possibile ricostruire con una certa precisione alcuni tratti del «modello del mondo• in base al quale i giornali regolano la propria produzione di notizie. Proprio per questo l'analisi dell'impiego degli inviati è una delle porte più agibili per l'osservazione dei processi informativi, in generale, e dei singoli apparati giornalistici, confrontando il modo con cui ciascuno di essi reagisce al medesimo orizzonte di eventi. Secondo una visione «popolare» diffusa, l'inviato è soprattutto il mezzo con cui il giornale reagisce all'imprevisto, a un avvenimento eccezionale:;ed importante per il quale l'informazione di routine risulterebbe insufficiente: un disastro, un colpo di stato, un delitto grave, un conflitto sono altrettanti esempi di questo paradigma «classico». In effetti, come vedremo, l'uso degli inviati in rapporto a questo paradigma di eventi è molto meno frequente di quanto si pensi. Esistono altre categorie di eventi, per lo più altamente prevedibili, che assorbono gran parte dell'attività degli inviati. Di che tipo sono questi eventi e che cosa provoca il ricorso alla rete mobile del giornale? Bisogna ricordare che gli i11viati rappresentano una risorsa «limitata» e abbastanza costosa, anche considerando che nell'attuale ordinamento italiano gli inviati godono di un inquadramento sindacale e retributivo particolare 1. Cosi l'uso degli inviati deve tenere conto anche della loro produttività informativa, cioè del rapporto fra costo e risultato in termini di «informazione aggiunta» a quella ottenibile attraverso canali normali. Ma la produttività degli inviati è determinata anche dall'intensità del loro impiego. Di qui l'esigenza di programmare una parte consistente del tempo degli inviati, impegnandolo su eventi già «in agenda». • Abbiamo provato a verificare queste ipotesi di partenza con il comportamento osservabile nei quotidiani in una settimana priva di avvenimenti di eccezionale rilevanza. Sono stati presi in esame cinque quotidiani «indipendenti• a diffusione nazionale ( Corriere della Sera, Il Giornale, Il Giorno, La Repubblica, La Stampa), da martedì 10 novembre a domenica 15, con esclusione del numero .di lunedì, e di venerdì 13 in cui tutti i giornali sono stati bloccati da uno sciopero nazionale. La tavola 1 sintetizza i dati quantitativi osservati, secondo una ripartizione basata sui diversi settori di impiego degli inviati. Si può _osservareche il Corrieredella Sera e La Stampa mostrano un ricorso agli inviati superiore alle altre testate, sia per quanto riguarda gli inviati all'estero sia per quanto riguarda gli inviati all'interno. Il Corriere della Sera e La Stampa sono i quotidiani più diffusi, e dispongono degli apparati giornalistici più grandi e consolidati; non sorprende perciò che facciano un uso più massiccio della loro costosa «task force». Il divario è .particolarmente evidente nel settore degli inviati all'estero, soprattutto nei confronti della Repubblica e del Giorno. Complessivamente,. Il Giornale. supera sia Il Giorno, sia La Repubblica, grazie al maggior numero di inviati all'estero, ma risulta all'ultimo posto se si considerano gli eventi italiani, «depurati» dallo spettacolo e dallo sport. Il Giorno ha un livello piuttosto alto di inviati all'interno, ma una parte considerevole di essi riguarda eventi sportivi. Per contro, il ricorso ad inviati all'estero è mi!l_uratocon il contagocce. Queste scelte sono probabilmente da mettere in relazione con il tentativo in corso di far uscire il giornale dalla crisi di bilancio, tagliando le spese e puntando su un modello di lettura «popolare». Nell'insieme delle testate, comincia a delinearsi una «geografia» approsVa/emine Hugo, « Eugénie de Franval», 1948 simata dell'impiego degli inviati: gli eventi nazionali pesano più del doppio degli eventi internazionali; ma la metà degli inviati in Italia si occupa esclusivamente dei settori spettacolo e sport. Naturalmente ogni periodo è contraddistinto da una struttura particolare di eventi, in cui le proporzioni fra i diversi settori possono subire modificazioni, talvolta anche radicali. Inviati «inclusivi» e hard news Possiamo denominare «inclusivi» quegli eventi che sono stati seguiti da inviati di almeno due delle cinque testate ed «esclusivi»gli eventi seguiti da inviati di una sola testata. Cominciamo ad esaminare gli avvenimenti-notizie di tipo inclusivo. Il loro numero è abbastanza limitato: in cinque giorni sono stati rilevati 16 «eventi» di questo tipo, che hanno dato luogo a 86 articoli. Si tratta di più della metà di tutti gli articoli di inviati del periodo. Quali sono le caratteristiche distintive di questi eventi trattati in modo «inclusivo» dai nostri maggiori quotidiani? Seguendo una classificazione corrente nella stampa anglosassonè, si tratta quasi sempre di hard news. In un interessante saggio dal titolo «Le notizie come risultato di un lavoro: applicazione della routine all'imprevisto» - originariamente pubblicato nell'American Journa/ of Sociology e ora tradotto anche in italiano' - Gaye Tuchman ha tentato di analizzare l'uso di questa categoria, di per sè piuttosto vaga. Secondo Tuchman, nozioni come hard news, spot news, soft news sono «tipizzazioni» che gli apparati UIUIIULet,;ag1 uu,a Jt,;u giornalistici impiegano per ridurre gli eventi al funzionamento della propria struttura organizzativa. Cosi le hard news sono notizie la cui pubblicazione è avvertita come urgente e indifferibile, peria il decadimento del valore informativo della notizia. In questo senso le hard news si contrappongono alle soft news, che si riferiscono invece ad eventi «la cui data di divulgazione come notizia viene decisa dai giornalisti stessi•. Le hard news possono nascere da eventi «preprogrammati», cioè da «avvenimenti annunciati per una data precisa da coloro che ne sono all'origine», oppure da eventi imprevisti (spot news o developing news). Secondo Tuchman, «la maggioranza delle hard news si riferisce ad avvenimenti preprogrammati»; molti degli avvenimenti «preprogranimati» si prolungano su archi di tempo piuttosto lunghi e secondo scadenze prefissate, consentendo così agli apparati giornalistici di programmare con precisione più interventi su di essi: sono le continuing news (esempi: progetti di legge e loro iter parlamentare; processi giudiziari; sviluppi di natura istituzionale, etc.). Come vedremo, la maggior parte degli eventi «inclusivi» rispetto all'impiego degli inviati si possono tipizzare come hard news di carattere «preprogrammato»; è abbastanza frequente che si configurino come continuihg news. È invece piuttosto limitato - contro le aspettative- il caso di notizie relative a eventi imprevisti (spot news). Fra le notizie «inclusive» da noi osservate, solo tre riguardano inviati all'estero; per di più, due di esse riguàrdano la politica estera italiana. Se ne può dedurre che per i nostri quotidiani le hard news internazionali che richiedono l'impiego di inviati sono relativamente rare e debbono rivestire caratteristiche alquanto eccezionali. Come vedremo, è molto più frequente l'impiego di inviati all'estero per la produzione di soft news, svincolate cioè da eventi precisi di cui è urgente la divulgazione di notizie. L'incontro Spadolini-Thatcher a Londra è stato seguito da inviati del Corriere, del Giornale e della Stampa, mentre La Repubblica e J/ Giorno hanno incaricato i rispettivi corrispondenti londinesi. Si noti che anche le altre tre testate dispongono di corrispondenti da Londra, ma hanno preferito ricorrere ugualmente ad inviati speciali. Si potrebbe parlare di «ipercopertura» dell'evento. La visita del ministro degli esteri Colombo a Belgrado è stata seguita, anche in questo caso, dagli inviati del Corriere, del Giornale e della Stampa. vento. In pratica, senza gli inviati i giornali''avrebbero dovuto affidarsi alle sole notizie di agepzia, come ha fatto La Repubblica. Oppure ignorare del tutto l'avvenimento, come hanno fatto Il Giornale e Il Giomo dell'll novembre. Il risultato paradossale è che una notizia che nella Stampa compariva per due giorni consecutivi in prima pagina, in altri quotidiani non era neppure una notizia da prendere in considerazione. Questi tre eventi configurano tutti hard news di tipo «preprogrammato», la cui data di divulgazione era cioè vincolata e nota in anticipo in base ad una «agenda» che permetteva di programmare il lavoro giornalistico. Come abbiamo visto, tuttavia, per alcune testate, due di questi eventi non «facevano notizia>. Alla «ipercopertura» del viaggio di Spadolini a Londra sioppone la «ipocopertura• delle altre due notizie. Se passiamo agli eventi sul territorio italiano, incontriamo gli unici due casi in cui tutte le cinque testate hanno giudicato necessario utilizzare i propri inviati. È significativo che si tratti di avveQ{Q'/entisportivi: A Padova, la partita ai calcio fra le nazionali Under 21 di Italia e Grecia; aTorino, l'inconJacques Prévert, «Immagine», /957 tro fra le nazionali «maggiori». (Per l'esattezza, nel secondo caso/a Stampa non ha..usato inviati, per il semplice motivo che la partita si giocava a Torino.) Anche questi eventi configurano hard news di tipo preprogrammato. È da notare però la tendenza a trattare l'evento su un arco temporale ben più lungo di quello della partita in se stessa, amplificando informazioni precedenti e successive, quasi come continuing news. Un caso-lirniie è forse offerto da tre Tavola 1 • media giornaliera di articoli di inviati Osservata nei giorni IO, 11, 12, 14 e 15 novembre 1981 Inviati Inviati all'estero in Italia Spettacolo Corsera 3,2 0,8 Giornale 2 0,6 Giorno 0,2 0,4 Repubblica 0,8 0,8 Stampa 3,2 0,2 Totale Campione 9,4 2,8 La Repubblica ha invece utilizzato un proprio corrispondente, mentre Il Giorno si è limitato a pochissime informazioni di agenzia. Vertice dei paesi del Golfo Persico a Ryad. In questo caso si sono mossi solo gli inviati del Corriere e della Stampa; qui gli inviati hanno fatto fronte a una situazione di «ipocopertura» dell'eTotale inviati Sport Altro Totale 2 2,6 5,4 8,6 2 1,2 3,8 5,8 2,6 1,8 4,8 5 1 1,8 3,6 4,4 I 4 5,2 8,4 8,6 11,4 22,8 32,2 eventi del settore spettacolo: Convegno del sindacato aitici cinematografici a Prato; Mostra del cinema libero a Porretta Terme; Retrospettiva su Soldati a Livorno. Non è chiaro se siamo di fronte a hard news stricto sensu (e infatti gli articoli sono usciti a giorni sfalsati); tuttavia la data di pubblicazione degli articoli stessi non era affidata completamente all'arbitrio dei giornali (come nel caso delle soft news) e la pubblicazione delle notizie ha dovuto sostanzialmente rispettare le date- preprogrammate-imposte dall'evento. Probabilmente è in atto una evoluzione in questo settore che sposta la percezione degli eventi da un contesto «culturale> tradizionalmente soft a un contesto di notizie di attualità da divulgare «in tempo reale> (si pensi ai servizi che sono stati dedicati alla scorsa Biennale Cinema). Un solo evento - esclusi quelli sportivi - ha mobilitato inviati di quattro testate. Si tratta della Conferenza stampa della Fiat in Valdisangro, convocata per presentare una ricerca-bilancio dell'attività decennale dell'azienda torinese nel Mezzogiorno. Si noti che il documento della Fiat era comunque a disposizione della stampa, indipendentemente dalla presenza di inviati in Valdisangro. Infatti Il Giornale - unica testata che non ha mandato un inviato in loco - ha semplicemente incaricato la propria redazione economica di riassumere il documento Fiat. In ogni caso, quattro testate hanno percepito la conferenzastampa come fonte di hard news che richiedevano la presenza di propri inviati. Nel complesso, anche per quanto riguarda gli inviati in Italia, la maggior parte degli eventi coperti sono di carattere «preprogrammato». Oltre a quelli già ricordati del settore spettacoli e del settore sportivo, rileviamo: Processi giudiziari: Bologna. Processo per la strage dell'ltalicus; Venezia. Processo agli autonomi padovani. Si tratta di hard news e precisamente di colllinuing news che alcune testate hanno deciso di fàt seguire-dii"plopfi inviati. Si noti che, nel caso del processo per l'Italicus, Il Giornale ha incaricato la propria redazione bolognese e Il Giorno si è accontentato delle notizie di agenzia. Convegni, mostre, riunioni, etc.: oltre alle manifestazioni già viste riguardanti lo spettacolo, sono state trattate come hard news: il Congresso di parapsicologia a Campione; la già citata Conferenza stampa della Fiat. Manifestazioni politiche: Manifestazione a Verona contro il terrorismo. Solo tre dei 16 eventi con inviati «inclusivi» hanno caratteristiche di avvenimenti «non previsti>, cui i giornali hanno dovuto perciò reagire «in tempo reale». Il furto delle spoglie di S. Luda a Venezia rientra senz'altro nel settore della cronaca nera, pur trattandosi di un evento abbastanza inusitato. Nonostante la «novità» dell'avvenimento e il suo configurarsi in termini di developing news (i ladri avrebbero restituito le spoglie? quali i risultati delle indagini? come avrebbe reagito la Chiesa?) solo il C-Orrieredella Sera e li Giomo hanno fatto ricorso a inviati. Le altre testate hanno girato il problema ai propri corrispondenti locali. Acrose di truffa del «Sanday T1mes» ad una dioica per i tmnori di Como. Qui il carattere imprevisto dell'evento è però mediato, paradossalmente, da un giornale straniero. Corriere e Giorno hanno rea_gitocome se si trattasse di hard news e hanno fatto ricorso agli inviati. Scandalo del presidente deD'Avellino, condannato al confino per sospette collusioni con la camorra. LA Stampa ha reagito immediatamente mandando un proprio inviato e ne ha fatto una notizia da prima pagina.// Giornale ha atteso il giorno successivo e ha pubblicato l'articolo dell'inviato nella pagina sportiva. Le altre testate hanno fatto a meno di inviati. Anche qui la tipizzazione con cui i giornali hanno affrontato l'evento non è del tutto chiara.

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