Bisogna concludere che solo 6 inviati su 86 rappresentano la reazione dei giornali a eventi imprevisti, mentre l'impiego degli altri 80 è stato tranquillamenie-deciso a fronte di hard news «preprogrammate», previste in precedenza. In sostanza la task force degli inviati è stata utilizzata in base ad una precisa preselezione degli eventi-cheavrebbero-fatto-notizia. Per di più, questa preselezione si è svolta in base a criteri che hanno visto convergere le scelte di più di una testata. Il «mondo degli eventi• risulta quindi, in buona parte, precostituito e l'impiego degli inviati all'interno di esso può essere programmato nell'organizzazione del lavoro, secondo calcoli di «economicità» territoriale, di «produttività informativa» dell'evento, di rapporti privilegiati con determinate «fonti». L'immagine un po' romantica dell'inviato si sgretola nella più prosaica programmazione delle routines dettate dall'organizzazione del lavoro e della rete di fonti che condizionano l'attività dell'apparato giornalistico. Il mondo degli eventi si rispecchia in questa organizzazione prima ancora di accadere. Inviati «esdosivi» e soft news Se passiamo agli eventi per i quali una sola delle cinque testate ha utilizzato un inviato, che in questo senso diviene «esclusivo», il panorama muta in alcuni tratti. Per brevità, tralasceremo nell'analisi i pur numerosi articoli dedicati allo sport e agli spettacoli. Gli inviati all'estero di tipo «esclusivo> sono molto più frequenti di quelli «inclusivi», circa il doppio: in cinque giorni ne abbiamo rilevati una trentina. Nella stragrande maggioranza dei casi gli inviati non trattano nè di eventi «preprogrammati», nè di eventi imprevisti. Siamo, cioè, molto vicini alla tipizzazione che Gaye Tuchman dà allesoft-news: notizie di cui il giornale stesso può decidere la data di pubblicazione, senza essere vincolato da particolari eventi esterni - se non da una «attualità» abbastanza generica. La procedura-standard (o almeno la più usuale) sembra essere questa: un certo paese straniero o una certa situazione all'estero viene giudicata «interessante» o «attuale»; simanda in loco un inviato; il giornalista svolge una specie di viaggio-inchiesta e scrive una serie di articoli, che il giornale pubblica nelle date e nelle collocazioni più opportune. In altri casi si sfrutta semplicemente il fatto che l'inviato si trova in un certo paese in seguito ad un evento precedente e lo si utilizzaper scrivere articoli di carattere più generale. In questo tipo di attività giornalistica si avverte talvolta l'eco di «generi» un tempo illustri (il «grande reportage», il «diario di viaggio», etc.). Nei cinque giorni campionati il Corriere ha concluso una serie di articoli dedicati alla Fmlandia dopo il ritirodi Kekkonen, ha avviato una nuova serie di artiCQlidalla Libia, mentre un altro inviato veniva tenuto a seguire la Situazione politica in Spagna. I quattro articoli di Bugialli dalla Spagna costituiscono una delle eccezioni del panorama per il loro contenuto .di hardnews. Nel frattempo, Ettore Mo, dopo la vicenda del sommergibile sovietico incagliatosi sulle coste svedesi, ha continuato a inviare articoli sulla Situazione strategico-militare della Svezia. Da parte sua La Stampa ha affidato a Lietta Tornabuoni un'inchiesta a puntate sulla «Cnltnra più viva d'Europa», cioè quella tedesco-occidentale. Negli stessi giorni suoi inviati si trovavano a Bahrein, a Varsavia, nel Mozambico, a Kalkar (Rft), a Ginevra. Anche il lavoro di questi inviati non appare agganciato a eventi imprevistiovvero programmati, ma a «situazioni interessanti>. Se l'attività degli inviati all'estero del Corriere e della Stampa sembra frenetica, altrettanto non si può dire per gli altri tre quotidiani. Il Giorno costituisce indubbiamente un caso-limite: nel periodo si registra .un solo inviato all'estero; per la precisione l'evento trattato è la Mostra«visit ltaly» organizzata a Stoccolma per promuovere il turismo verso la penisola. Il Giornale offre, accanto a una serie di articoli di Paolo Granzotto dal Corno d'Africa (Somalia e Ogaden), uno dei pochi esempi di inviati «esclusivi» su harfnews. Infatti Il Giornale è stato l'unico a mandare un inviato per seguirf Il volo dello Shuttle, dalla partenza a Capo Canaveral fino all'arrivo alla base Edwards. Abbastanza curioso il comportamento di Repubblica, che il 10 novembre ha fatto uscire tre articoli di invil,lti dall'estero, per poi tacere negli altri giorni. Il primo riguarda Il fianco nord della nato in Norvegia; il se_µmdo,sulla Nuova politica estera messicana, è stato scritto da Sandro Viola,cche si trovava in Messico in seguito alla conferenza. di Cancun; il terzo, suila Recessione economica USA, è stato scritto da Rodolfo Brancoli, che in effetti è il corrispondente del giornale dagli Stati Uniti. In linea di massima, La Repubblica - diversamente dal Corriere e dalla Stampa - tende ad utilizzare Tavola 2 - Inviati «esdusivi» in Italia esclusi i settori sport e spettacolo Inchieste su situazioni sociali 10 novembre Corriere della Sera Bilancio di dieci anni dell'operaio Alfasud: «Pomigliano non conta, si decide a Milano» 10 novembre Stampa I soldi della droga dalla Sicilia a «Cosa Nostra» 11 novembre Corriere della Sera Napoli: disoccupati a cacciadi ambulanze osate per farsi assumere dalle Unità sanitarie locali 11 novembre Repubblica Il terremoto un anno dopo. La lotta contro il tempo e il fango 11 novembre Stampa A Lecce rapine, attentati dinamitardi,forti_Ma la paura viene dalla droga: già 4 morti 12 novembre Giornale «Lo Stato ci ha voluto discriminare». Qnattordicianni dopo il Belice accusa 12 novembre Repubblica Cosl a Laviano il «sindaco-sceriffo» ha vinto la ~tta per le assegnazioni 12 novembre Stampa Distretti scolastici: moltissime idee però mancano ,-sedi, impiegati e poteri ----- 15 novembre Corriere della Sera Rispuntano le case sulle rovine dell'Irpinia Manifestazioni commerciali e promozionali 10 novembre Giornale Due «astuzie» temiche caratterizzano le nuove Re- .iault con il cuore a turbina 10 novembre Giornale «Geppetto» Manfredi è il tutore di Pinocchio simbolo di risparmio (iniziativa della Banca Popolare di Sondrio) 11 novembre Stampa L'inflazione dissangua l'agricoltura per questo il trattore non «tirà» più (Esposizione internazionale di macchine per l'agricoltura a Bologna) 14novembre Corrieredella Sera Prato . ha una sua «ricetta» sulla crisi del settore tessile (incontro-dibattito promosso dal Corriere e dalla Cassa di Risparmi e Depositi di Prato) 15novembre Stampa Nuove macchine per i campi di domani. Il giro di vile al credito soffoca la meccanizzazione. gli inviati all'estero solo in relazione a hard-news. Difficilmente un giornalista di scuola anglosassone ricorrerebbe al termine soft-news per designare il tipo di informazione che abbiamo visto prevalere nei servizi «esclusivi»dei nostri inviati all'estero; infatti il termine è solitamente impiegato per notizie «leggere», di costume, di «interesse umano», etc. In questo senso, l'uso che, anche in precedenza, abbiamo fatto di questo termine è improprio. Ma qui non interessa tanto l'aspetto terminologico (del resto le ricerche hanno dimostrato che l'uso di questi termini da parte dei giornalisti americani è vago e molto poco rigoroso). Ci interessa invece analizzare quelle che Gaye Tuchman definisce le «tipizzazioni delle notizie» che avvengono nella produzione giornalistica. «Le tipizzazioni - scrive Tuchman nel lavoro già citato - sono il risultato dei pro- . blemi di natura pratica posti dagli avIIJIIV vv IJIUI I venimenti-notizie: esse danno un ordine agli avvenimenti considerati come la materia prima della notizia, riducendone così la variabiÙtà». Qui interessa esaminare qual'è l'«ordine degli avvenimenti» che guida l'impiego degli inviati da parte dei giornali. Da questo punto di vista, la dicotomia che oppone hard-news esoft-news vale appunto per l'opposizione fra quello che un giornale può decidere di pubblicare quandq vuole e quello che deve essçre pubblicato <(Subito»per conservare il valore di. «notizia». Una seconda opposizione fondamentale è .fra eventi «imprevisti» (spo( news) e eventi «in agenda» (diary news). Se osserviamo la tavola 2, in cui abbiamo cercato di classificare o «tipizzare» gli articoli degli inviati «esclusivi» in ~talia, ci accorgiamo che in questi articoli: a) come osservato negli inviati «esclusivi» all'estero, l'aspetto «soft» prevale su quello «hard» (la pubblicaConvegni 11 novembre Stampa Anche gli edili vogliono orari ridotti (Convegno di . categoria della Cisl a Bergamo) 15 novembre Giorno Marcora per le aziende salvabili propone cooperative sovvenzionale (Convegno promosso dalla Confcooperative a Brescia) 15 novembre Stampa La dc torinese propone un partilo «di battaglia» (Convegno Dc a Ivrea) Soft News . 10 novembre Giorno Ma quante divisioni ha il Papa? (libro sul Papa) 11 novembre Giorno D gasolio è il suo champagne (auto diesel ,costruita da Ferruccio Covini - Castel S. Giovanni) 12 novembre Stampa Ma era fascista D'Annunzio? Abolita una via a Millesimo 15 novembre Giorno Tutore della legge in un'Italia per bene (Brunello: ricordi di un maresciallo CC) 15 novembre Giornale Dura da quasi un anno la guerra di Bergamo per nominare il «Coordinatore della salute». Intanto nel concorso gli ultimi diventano i primi 15 novembre Stampa Wally Camarda racconta il suo sequestro «Ho reagito perché aspettavo un bimbo». Processi 15 novembre Corriere della Sera Domani il processo alla colonna sarda BR che si preparavaad attaccare I' Asinara 15 novembre Stampa La roulette truccata di Sanremo Altri eventi 10 novembre Giornale Valenzi è semprepiù isolato. Mentre Dc e Pci «guerreggiano» Napoli diventa un caso nazionale 1Onovembre Giorno Come ti erudisco il manager (e magariIo assumo anche) (scuola di gestione industriale a Brescia) 11 novembre Corrieredella Sera I portuali- di Livorno non vogliono colleghe 12 novembre Giorno Spararono contro Ire Nar in fuga (inchi.esta della magistratura contro agenti della Digos a Varese). zione della maggior parte degli articoli potrebbe essere spostata anche di parecchi giorni senza modificarne sostanzialmente il valore informativo); b) come abbiamo già visto negli inviati di tipo «inclusivo», fra le notizie «hard» gli eventi «previsti» (diary news) prevalgono nettamente su quelli «imprevisti» (spot news). Le inchieste. su situazioni sociali .sono piuttosto numerose. Anche se ispirate da ragioni di generica attualità (si notano molti articoli che, avvicinandosi il primo anniversario del terremoto, affrontano - dopo lungo silenzio - la situazione del «cratere») queste «inchieste» non hanno attinenza con quegli eventi specifici e «individualizzati» che i giornali sono abituati a considerare «notizie». La decisione di pubblicare questo tipo di-articoli, e quando pubblicarli, dipende dal giornale stesso. Le inchieste si collocano nel versante «soft» dell'informazione quotidiana. A questo versante appartengono ~----------------, ovviamente quelle notizie che abbia- ln -'-e· X mo classificato, nella tavola, come Ui soft-news e che probabilmente verrebbero considerate tali anche nel lessico del giornalismo anglosassone. Si noti, ad esempio, che il racconto di un sequestro di persona, nell'articolo della, Stampa del 15 novembre, dopo una settimana dalla fine del sequestro, si trasforma da una hard news di cronaca .nera iq un.3:«storia umana», in una soft-news che è indifferent,epubblicare due giorni prima o due giorni dopo. Le . manifestazioni commerciali, i convegni, i processi tendono ad essere trattati come hard-new_s preprogrammate (diary news o continuing news). Bisogna però aggiungere che in taluni articoli «promozionali» o riguardanti certi convegni la data di pubblicazione conserva una certa flessibilità che potrebbe assimilare il trattamento di queste notizie a quelle più «soft». Sotto la voce «Altri eventi» abbiamo rubricato articoli per i quali non è facile dare un'attribuzione: alcuni si avvicinano al profilo delle hard-news, altri a quello dellesoft-news. In qualche caso (articolo del Giornale da Napoli e del Corriere da Livorno) vi è un margine di notevole «imprevedibilità» degli avvenimenti-notizia. E sono questi gli .unicicasi che abbiamo osservato fra gli inviati italiani «esclusivi». Per quanto sommaria, questa piccola indagine sull'uso degli inviati mette capo a qualche conclusione provvisoria di un certo interesse. Sembra molto probabile che - in assenza di grossi fatti imprevisti- gli inviati siano utilizzati in larga misura in una zona «soft», dove non ci sono notizie, nel senso che i giornali danno di solito a questa parola. L'ideologia della notizia, di cui i direttori e qualche giornalista amano farsi scudo quando vogliono stare alla larga da situazioni scomode, trova una confutazione nella stessa prassi della stampa. Semplicemente, questo «diritto di andare-fuori-notizia» è una prerogativa che la corporazione conserva gelosamente. Un articolo sui terremotati - che nqn si poteva scrivere in.ottobre o in settembre - diventa praticabile all'inizio di novembre, semplicemente perché si avvicina la data dell'anniversario, senza che siano accaduti in novembre «fatti» più eclatanti di quelli che accadevano mesi prima (forse è vero il contrario). Il punto è che la mentalità della diary news, della «agenda delle scadenze» fa ormai parte della routine organizzativa degli apparati giornalistici. Apparati che forse si conoscono molto meno di quanto ·si creda. Chi l'avrebbe mai detto che gli inviati, questa preziosa e costosa task farce, venisse impiegata soprattutto per allestire materiale «programmato» da pubblicare secondo opportunità? Chi l'avrebbe mai detto che l'imprevisto fosse una merce da lasciare alle agenzie di stampa, che il mondo fosse tanto «prevedibile». e che, proprio per questo, fosse tanto apprezzato dai nostri giornali tanto affamati di «notizie»? Note (1) In effetti, bisognerebbe distinguere fra l'inviato speciale, che costituisce una figura professionale permanente e specifica, e il redattore che viene occasionalmente investito del ruolo di inviato. In questa sede, la distinzione fra queste figure - che pure è importante - avrebbe introdotto molte complicazioni e sarebbe risultata di difficile applicazione / La Repubblica, ad esempio, non esplicita nessuna differenza fra «inviato» e «inviato speciale»). Abbiamo perciò considerato alla stessa stregua la dizione «dal nostro inviato» e quella «dal nostro inviato speciale». (2) Gaye Tuchman, «Le notizie come risultato di un lavoro: applicazione della routine all'imprevisto», in American Journal of Sociology, voi. 79, luglio 1973, pp. 110-31, trad. it. in AA.VV., I/ giornalismo comeprofessione, Il Saggiatore, 1980, 234 pp., L. 14.000. Archivio critico dell'informazione Dal gennaio 1982 inizierà lndex Estero Servizio che- realizzerà la prima sintesi periodica della stampa esJera su mass-media telecomunicazioni informatica editoria libraria editoria giornalistica radio televisione telematica imatica pubblicità satelliti e tecnologie della comunicazione. Saranno i protagonisti del_servizio. Index Estero Interamente redatto in italiano, fornirà oltre all'indicazione della fonte e de~argomento una sintesi del contenuto di ogni articolo. II diritto d'accesso al servizio Index Estero è di lire un milione, per anno. Per infomazioni: Index Archivio critico dell'informazione Viale Cirerte, 3 20135 Milano Telefono (02)54.46.69 54.521.57 INFORMADI PAROLE LIBROTERZO TOMO UNO PaoloBettiolo Martin Buber André Chouraqui Chréhen de Troyes Sergio Corduas Meister Eckhart EvagrioPontico Silvana Garavelli Hartmann van Aue fan A. 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