Alfabeta - anno II - n. 10 - febbraio 1980

NOVITA' Noel Burch PRASSI DEL CINEMA Un uomo del mestief'e offre risposte pertinenti e rigorose agli interrogatiui cbe circondano lo spettatore e condizionano la SUJI possibilità di orientarsi nell'universo cinematografico • lnnov, Loanan, Uspenskij Toporov, Pjatigorskij TESI sullo studio semiotico della cultura La prima esplicita formulazione del patrimonio teorico e metodologico della Scuola di Mosca-Tartu • Jean Roussct , IL MITO DI DON GIOVANNI Una analisi del mito di Don Gio- ""nni e delle sue metamorfosi nel corso dei secoli attraverso il teatro, l'opera, il romanzo e la poesia, da Tirso de Molina, a Molière, Mozart ... • Picto Camporcsi AIJMENT AZIONE FOLCLORE SOOETA' Un affascinante capitolo della storia delle classi italiane ossen,ate nella quotidianità del loro rapporto con la natura • J. µplanche S. uda.ire L'INCONSOO un saggio psicanalitico Una relazione di importanza storica cbe delinea una illuminante e inedita prospettir,a dei rapporti fra l'inconscio e il linguaggio Distnl>uzionc POE in tutta Italia Il piccolo Hans Rivista di analisi materialistica 24' ottobre/dicembre 1979 Intorno alla voce Virginia Finzi Ghisi Lo serino e /'a-voce: che cosa è una protesi? Giuliano Gramigna Il canto delle sirene Pietro D'Oriano Il silenzio del pensiero Ivan F'onagy La funzione dello stile vocale Demetrio Stratos Diplofonie e altro Giancarlo Cardini Lo strumentista e la voce Andrea Zanzotto Tavoli, giornali, alba pratalia Roger Dragonetti Nénuphar Mario Spinella La voce, la scrittura Gianni E. Simonetti La grande chasse Ellis Donda Schubert's Lieder MINUTE Italo Viola Le gallette mancavano Patrizia Pistagnesi Cimino e la retorica m. s. I fidi animali sostituti Ermanno Krumm La voce, lo sguardo di Ulla (con un atto unico di Giuseppe Bergamasco). Indice dell'annata 1979 Il piccolo Hans, Rivista trimestrale diretta da Sergio Finzi Dedalo Libri. Bari. Casella postale 362 Abbonamento annuo L. 9000. e.e. Postale 11639705 70100 Bari Un fascicolo L. 2.500 • lettere Lettera di un operaio di Torino ad Alfabeta sui licenziamenti Fiat e l'Flm Caro Francesco, come già ti avevo detto la Fiat ha vinto nel momento stesso che ha potuto fare i 61 licenziamenti e che nelle sezioni Fiac gli operai non hanno fatto sciopero. Ti scrivo però perché ho letto su Alfabeta di dicembre l'articolo dell' lndex «i licenziamenti alla Fiai-».Articolo interessante, che però, a mio parere, al di là dello specialismo di ricercache lo guida, richiede alcune precisazioni. In esso si afferma che «è facile comprende,:e che, in tali condizioni, il sindacato poteva ben difficilmente costilUireuna fonte alternativa di notizie in senso stretto, soprattutto perché non si può confutare un'accusa virtualmente non formulata». Ritengo questa un'af fermazione assaigratuita, avendo potuto io seguire in prima persona gli avvenimenti da altri solo letti sul giornale, e posso dire che tra i vari articoli sulla st11mpane sono comparsi alcuni abbastanza illuminanti: l) l'intervista di Minucci membro della segreteria del 'Pci il 13/10; 2) l'intervista di Giovanni Agnelli alla Repubblica il 20 ottobre; 3) l'intervento di Luciano Lama al convegno dei delegati a Torino il l 2 ottobre. t, importante ricordare anche che non casualmente si è avuto: a) l'intervento di Amendola; b) una riunione nazionale per stabilire una nuova organizzazione che deve assumere il sindacato negli anni '80, che con lettura attenta ci dice come si voglia tagliare netto con le tensioni e contraddizioni che dal '68-69 ancora vivono nelle strutture sindacali, per raggiungere un livello eviden!emente più chiaro del ruolo che dovrà e potrà giocare il sindacato nel periodo futuro; se la Flm torinese (e sottolineo torinese) è stata presa in contropiede (almeno nelle sue strutture intermedie) non altrettanto si può dire per le strutture nazionali sia della Flm che confederale. La Fiat ha giocato le sue carte con intelligenza perché sapeva di poterlo fare; se vuoi, l'evolversi della vicenda conferma quanto detto; compresa la gestione che ne ha fatto la stampa quotidianamente ed i mass media in generale. A me pare che Agnelli, in coordino con altri,abbia voluto colpire non tanto il sindacato come isti/Uzione; non a caso nella sua intervista alla Repubblica ha dichiarato di essere un fans della linea dell'Eur. Ma credo si sia voluto colpire in parte l'area contraddittoria della Flm torinese, i settori diciamo irrequieti, quelli che meno accettano o accettavano di essere irregimentati, anche perché costantemente sonoposci alle critiche operaie dentro le sezioni Fia1.Se vuoi, colpendo il movimento operaio per ciò che è stato in questi l O armi si ha la necessità di dare un avver1imento, un aut-aut agli stessi settori sindacali di cui ti dicevo prima; per farla breve una psecie di generale normalizzazione. Non a caso la parte del sindacato «più riformatore e in linea» non ha preso subito posizione (forse sapevano che avrebbero parlato Minucci ed Amendola). t, vero che anche quellipiù fedeli alla linea sindacale hanno avuto un momento di perplessità, incuendo forse la pesantezza delle trasformazioni in atto. Non a caso Lama ha dovuto ripeteretre volte «che anche i capi sono lavoratori come noi» prima di strappare un applauso al palazzetto dello sport, mentre gli irrequieti fischiavano, ed essi non erano solo gli autonomi così detti (precisiamo che al Palazzet10 si entrava solo tramite delega). Quindi se il sindacato non ha costituito una fonte alternativa di notizie in senso stretto, non è stato certo perché «non si può confutare un'accusa non formulata» ma per una precisa scelta politica ovviamente mutuata attraverso le proprie interne contraddizioni. Solo chi si ferma all'apparenza delle cose può permettersi affermazioni che non sono de/late dalla neutralità della ricerca, ma da altre cecità, proprio come quelle degli autonomi che si irritavano tutte le volte si affermava che in questa vicenda veniva colpita anche una parte del sindacato. Ti vorrei richiamare allamemoria gli stessi successi ali'interno della Fiom con spostamenti e sostituzioni di incarichi. Quale sarà il ruolo del sindacato negli anni '80 è cosa da capire; che sparisca ad esempio il ruolo stesso del C.d.f quale struttura di base sindacale interna alla fabbrica è dato evidente (peccato solo per coloro che si intrufolavano nei Consigli e da n facevano pressione dal basso). Che nel sindacato si proceda ad un alto livello di centralizzazione con ampio decentramento territoriale è un altro dato (magari potranno prendere forza le vertenze territoriali per la rinascita, con progressivo allontanamento da quelle che erano le richieste iniziali operaie di fabbrica). Intanto la patata bollente dei 61 sta diventan:lo per tutti «patata in raffreddamento». Ques/0 da parte mia, aldilà del puntiglio polemico di chi ci è dentro, vuole essere 1111 contributo al vostro lavoro. Eolo Riflessioni nel leggere Alfabeta n. 9 gennaio 1980, Milano «Riconoscimento» in alcune frasi, citazioni da Ba11drillard.Accompagna un acuto senso di affondamento. Si sta cercando di scrivere Anche quello che non si deve né si può (senza causare nausea, resa dei conti alla fine quello che si voleva dire e quello che poi si è detto). Per cui, ovviamente, parlano di Vuoto, Amore, Passione, mescolando gli stessi nello scritto senia purtroppo ottenere una soluzione omogenea. La solita questione di «essere nello scritto»; «essere nel prodotto»? Sem- ·pre uguale la sensazione di affondamento. Come uscireda un processo, magari parlante, che abbia un andamento circolare? OIOIOIOIOI ...: serie divergente, dall'uno all'altro l'equilibrio è perfetto, mortale. Il testo ci affonda. Si ignorano le regole della scrittura che non prevede affatto l'intrusione di una terza dimensione (lo scrittore). Esiste in chi scrive la sicurezza di, appunto, scrivere, mentre si opera unicamente la ricercadisperata di 11n qualche varco nella scrittura: riuscire finalmente ad entrarci, esserci dunque. Come per il teatro anche per lo scritto avviene così lo stesso, la parola perde i suoi effe/li (echi), essenziali per chi ascolta, e si comporta come 11n giocattolo a molla, gira s11se stessa. Proseguendo nella lettura. Dunque la regola è più forte del gioco stesso; si devono perciò costruire regole potentissime, tanto da permettere una «scena», un «campo di gioco», una rappresentazione quasi silenziosa i cui effe/li siano completamente estraneiall'oggetto. Niente di più nauseante della confusione tra effe/li e individuo che li produce. Il minuetto, La cerimonia di Osaka, la mossa-contromossa della seduzione. Forse è possibile pensare l'illuminismo come il periodo di più grande disperazione e bieco pessimismo, così profondi da perme/lere utopie grandiose nelle quali credere ciecamente proprio perché si «sa» quanto siano completamente e propriamente «utopie». Periodo dove lo spingere ali'estremo le possibilità della mente umana derivasse dalla più acuta percezione dei limiti della ragione. Francesca Beltrami ~ Mensile o cura del Comicaro Regionale Lega Cooperacive del/'Emilia Romogna Cooperazione. Tanti ne parlano a sproposito. Noi no! È aperta la campogna abbonamenti per il I 980 I I numeri Lire 5.000 Inviare assegno o vaglia postale a: Comitaco Regionale Lega Cooperacive Via Boldrini 18/b • 40121 Bologna CAPPELLI SAGGI CAPPELLI <()> novità S. SECHI LA PELLEDI ZIGRINO Storia e politica del PCI. L. 6.000. G. BAGET-BOZZO TESI SULLA DC Rinasce la questione nazionale. L. 3.500. P. DEL NEGRO ESERClTO STATO SOCIETÀ Saggi di storia militare. L. 6.000. nellastessacollana G. BAGET-BOZZO L'ELEFANTE E LA BALENA Cronache del compromesso e del confronto. L. 5.500. M. ISNENGHI L'EDUCAZIONE DELL'ITALIANO Il fascismoe l'organizzazionedella cultura.L. 7.500. A. SEPPILLI LA MEMORIA E L'ASSENZA Tradizione orale-eciviltàdella scrittura nell'Americadei Conquistadores.L. 5.000. D. SINGER PRELUDIO ALLA RIVOLUZIONE 1968-1979s: tagioni di conflitti. L. 6.000. • rn libreria/ distribuzione PDE Accademia delle Scienze dell'U.R.S.S. STORIA D'ITALIA Volume 1° « Studi e documenti » pagg. 554 L. 18.000 ldomeneo Barbadoro IL SINDACATO IN ITALIA Dalle origini al congresso di Modena della Confederazione del Lavoro (1908) « Studi e documenti » pagg. 556 L. 18.000 Camilla Brezzi IL CATTOLICESIMO POLITICO IN ITALIA NEL '900 « Studi e documenti » pagg. 258 L. 7.500 Anna Bartolini GLI ALIMENTI TRA SALUTE E PORTAFOGLIO « Biblioteca del Calendario » pagg. 352 L. 6.000 Guido Fiorentino ENCICLOPEDIA DELL'INFORMATICA « Biblioteca del Calendario » pagg. 236 L. 4.000 Antonio D'Amico - Alba Rossi Dell'Acqua Piera Sacco ENCICLOPEDIA DELLA FISICA « Biblioteca del Calendario » pagg. 366 L. 6.000 TETI EDITORE Via EnricoNila23 • 28133 MIiano

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