Pietro Sbarbaro - Da Socino a Mazzini

Da SocttlO a lJfazztm 53 del patrocinio dei Re, invocarono quell a grande catapul ta del di spotismo sapiente per ispegnere roghi , cancellare torture e dissipare le tenebre dell' intolleranza, cosi i Soci ni fecero fond ame11to sopra una gloriosa oligarchia, campata, quasi oasi in un deserto, sulle fronti ere della barbarie , per accendere la scin t illa dell a li bera ragione, ol trepa!->- sando i confi ni di quel moto. a cui il dito di Lutero e il genio giuridico rli Calvino si argoment.·\vano di porre argini non super<l.b ili. L'Umani tà. ha camminato a dispetto di Lutero e di Calvino: e. nel suo corso fata le. l'isoll eva dall 'oblio e dalle tenebre della superstiz ione ortodossa il nome del povero Senese per inchinars i a lui. in pi eno seco lo xLx, come ad un araldo ddla sua religiosa perfettibilità.! Dopo ciò il lettore comprenderà. di leggeri perché Fau.c;:to Socino raccomandò troppo spesso, come S. Paolo, l'obbedienza. ht fedeltà ai governi ed all e autorità costituite. Superiore a tutti i ribelli , r iformatori ed eret ici del suo tempo - in ciò, che mentre Calvino e Lu tero negavano la libert;\ dell'arbitl'io, condannavano ad un'etemità di dolori il maggior numem dei fig li di Dio, facevano di Cristo un Dio, egli affermava l'innocenza originaria dell'uomo , la li benà morale, e la sa lute di tut te le creature di Dio - superiore al protestantesimo in quanto ilSocinianismo era. P unica Confessione che proclamasse, senza inconseguenze, senza esitazion i, la piena libertà della coscienza, la incompetenza assoluta del legis latore terrestre a giJvernare gli interessi dell'anima. - Socino non andava al di

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