Atto Vannucci - Notizie di Bartolomeo Sestini

27 fatte eli questo racconto , i quadri di buoni artisti, le arnlonie e i tragici versi ai quali ha dato occasione fanno hastante fede della sua rnolta be1Jezza, e ci dispensano dal tencrne più lungo discorso . Il Sestini avea tlivisato di comporre altre l~ggende simili a questa , e di una intitolata la Cavolaja avea scritta già buona parte, come attestano alcuni suoi atnici . Sventura sua e de' temp i gli irrlpetlì d' arricchire il Parnaso italiano di questo nuovo genere di poesia çhe tanto bene si presta a render popolari i· più comn1oventi fatti della storia de' nostri padri . Poeta infelice cantava per gl'infelici : entrava coll' imrnaginazione nel cupo carcere di Torquato, e si faceva ripetere tutte le pene che travagliavano quella gl'ande anima, e le speranze che ne sostennero la vacillante costanza ( 1), a1ludendo forse in parte almeno alle proprie vicende, e ai tormenti sofferti nella prigione di Palermo • In queste occupazioni viveasi in Roma , e meditava di fermarvi sua stanza , quando la sciagurata età che rendeva , come dice un poeta , amaro il vivere , e più amaro il morire , lo costrinse a mutare divisa1nento . Le agitazioni che dapprjma fecero esultare nei popoli la speranza di giorni migliori e che poscia non riuscjrono ad altro che giudizio. -La leggenda del Sestini si legge dal principio alla fine con grande commozione. Le sue ottave sono dettate con grande maestria , nta non sentpre con accurata sceltezza difrasi e di vocaboli. Il verso sente qualche volta lo studio, 1na in generale è di vena: e lo stile per lo più è attinto alle nzigliori fonti . · (x) La prig·ionia di Torquato Tasso terzine ; per la prùna volta vubblicate dal Salviucci a Ronza nel 183g.

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