Antonio de Viti de Marco - Problemi del dopo guerra

- 44 --- tico • - fronte unico di tutti gl' imperialismi, o fronte ' unico di tutte le rinunzie. Si badi che trattasi per ora ~i due te_nd:nze : l'una s'. incammina a risolvere le vecchie quesuom delle frontiere dove esistono zone miste e controverse, a mezzo di eque e reciproche concessioni ; l'altra a ~ez~o della occ~,- pazione unilaterale e totale per parte del vmcito7~ o _del pn'. forte. Un nuovo metodo, il metodo della conohaz10ne, s1 pone contro il vecchio metodo della guerra perpetua ! Finora la storia europea si è svolta tutta sulla lotta per le frontiere. Ogni guerra finiva imponendo una soluzione che dava origine a una nuova guerra. Perchè le frontiere politiche non coincidono perfettamente con le frontiere etniche, e non c'è frontiera militare ed economica, di cui l'egoismo di una nazione non possa desiderarne una migliore! Da questo fatto elementare è nato e si è perfezionato il sistema degli armamenti, delle alleanze e dell'equilibrio militare, causa prima e superiore della guerra attuale. Ora si badi che coloro, i quali vogliono uscire da questa vecchia tradizione di guerre ritornanti, non ritengono neppure che gli equi compromessi fatti per trattati bastano per assicurare la pace durevole; e pensano perciò che quelli debbono essere integrati con la fondazione di un Ente politico «supernazionale", che è la Lega delle Nazioni; - solo organismo, che può sottrarre le contese di frontiera allo stesso legittimo sentimento di nazionalità che le ali- . . ' menta giorno p~r giorno e le mantiene vive. Epperò la Società delle Nazioni 'è la sintesi e la condizione ultima della pace democratica. . -~iò _premesso, il paese deve scegliere tra questi due mdmzz1: Vuole una pace imperialista o una pace democratica ?-:-: Vuole che dopo la conclusione de~la pace si 1iprenda la politica delle allea1:z.ee _dell'equilibrio, con la conseguente gara dl'lle spese m1htan e degli armamenti, o vuole che Bib 1otE:..:G-.:i'10B1a'1co

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