Antonio de Viti de Marco - Problemi del dopo guerra

« Pensano alcuni neo-conservatori, che nella felice po~ << sizione di S~ato vassallo della Germania, godremo di una « lunga e ben ordinata pace, in cui i nemici_esterni saranno « spariti, e i nemici interni - la democrazia -saranno te- « nuti in freno e soggetti. « Invece avverrà di noi quel che già è avvenuto dell' Au~ « stria e della Turchia. Lungi dal godere la pace beata d1 « un paese che ha accettato il protettorato straniero, noi ,e saremo militarizzati e costretti ad aumentare l'esercito « di terra e l'armata di mare, che sotto la direzione del u Grande Stato Maggiore tedesco saranno impiegati, non ,e per difendere l'indipendenza nazionale della patria, ma ,e per la conquista del mondo a beneficio della più grande cc Germania. ., « Dirò a grandi linee quali sono i fini che la democracc zia intende raggiungere con la guerra. cc Noi vogliamo che l' Italia non esca da questa guerra '.< europea senza che abbia, in conformità dei suoi interessi, cc conquistato, con le armi della diplomazia o dell'esercito, cc i suoi confini naturali verso l'Austria-Ungheria e nell' Ace driatico. A garanzia di questa conquista, noi non vogliacc mo che dal presente conflitto l' Italia esca isolata, alla cc mercè politica e militare della Germania. « Gli imperi centrali hanno iniziata e proseguita la guer- « ra violando i trattati, i principi del diritto delle genti e cc della umanità, la proprietà dei privati, l'onore delle donne, « la vita dei fanciulli e dei non combattenti .... E noi non vo- <i glia~o che questi sentimenti barbarici s' impadronisca- << no di nuovo della umanità e sommergano la civiltà eucc ropea . • cc Noi_vogliamo che dopo questa immane e folle guerra, « sia as_sicur_ata_una pace lunga a tutti gli Stati europei, cc grandi e piccoli. cc ~oi. vogli~mo che il nuovo trattato di pace obblighi « tutti gh Stati d'Europa a ridurre le spese militari. Bib iotE:.:-.GJ '10 Bia'1co

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==