Antonio de Viti de Marco - Problemi del dopo guerra

<< del!' inorientamento dell'Austria, che tra noi e gli Stati « balcanici si stringano vincoli di amicizia, che aprano la « via alla penetrazione economica dell' Italia nel vicino « Oriente. « Nel concetto del Pangermanismo, l'Austria è la lunga « mano della Germania nei Balcani fino all' Egeo. La Tur- « chia è la lunga mano della Germania nell'Asia minore « fino al Golfo Persico. L'Italia è la lunga mano tedesca « nel Mediterraneo occidentale. ' « Tra l'Austria e l' I tali a perciò, nel concetto tedesco, << non doveva esservi rivalità : · l' Italia deve disinteres- << sarsi dell'Adriatico, e deve lavorare nel Mediterraneo << verso e contro le colonie inglesi e francesi del Nord-Africa << per conto e nell'interesse della più Grande Germania. « Basta questo per comprendere quali sieno i rapporti << tra noi e la Germania rispetto a Trieste, in questo mo- << mento in cui la coscienza del paese, improvvisamente <e illuminata dagli avvenimenti, ha mostrato il suo fermo e< proposito di rivendicare la sua indipendenza di Stato << nazionale e sovrano di fronte alle pretese del Pangerma• << nesimo. Noi siamo oggi agli occhi della Germania un vas• cc sallo ribelle. E la Germania più che mai considera Trie- << ste come il suo porto nel)'Adriatico, e considera l'Adriacc tico come il suo mare; perchè solamente per Trieste e <e per l'Adriatico essa può scendere nel Mediterraneo sfug- « gendo ~l controllo inglese. Epperò chi a noi contende i1 e< dominio di Trieste e dell'Adriatico, non è più soltanto << l' Au:tria ; ma più dell'Austria, ce lo contende la Ger- « mama. <e Di fronte a così formidabile nemico, qual'è la Gercc mania, netto è il dilemma : o noi risolviamo il pro- << blema politico e militare, in questo momento con accordi, << e sotto la garanzia dell' Europa nel prossimo trattato << di pace ; o noi diventeremo pacificamente una dipendenza <e dell' Impero tedesco ! Bib iotE:.:-.GJ '10 Bia'1co

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