Antonio de Viti de Marco - Problemi del dopo guerra

- 20i Governi che aspiravano alla d.ivisione e al!'attribuzione in proprio del bottino coloniale tedesco'. battuti sulla ~omand_a principale, ripiegano sulla snbordmata e sollecitano 11 ;nandato.... , L'istituto del mandato è vecchio; l'inganno che la formula nasconde è noto nella storia dei trattati e clella dipìomazia. Sono numerosi i casi di mandati concessi P<;r occupare ed amministrare temporaneamente terre altrui, che sono diventati perpetui. Non si osavél proclamare l'annessione di diritto e si dava il mandato temporaneo, con la intesa tacita del suo prolungamento all'infinito: Non diversamente le Nazioni dell' Intesa accetteranno il mandato di governare di fatto le colonie che di diritto spettano alla Società delle Nazioni, con la tacita intenzione di trasformarlo nel possesso assoluto e perpetuo,· al quale veramente aspirano. Alla Società delle Nazioni resterebbe una specie d( dominio eminente, o di nuda proprietà, destinato ad assottigliarsi e a sfumare ogni giorno di più ; alle singole Nazioni mandatarie passerebbe il dominio utile, d~stinato a diventare ogni giorno di più possesso assoluto ·e perpetuo. E noto del resto che basta avere il dominio politico, perchè esso assicuri di fatto, a chi lo eserciti con spirito non di perfetta sincerità e buona fede, lo esclusivo sfruttamento della colonia, anche sotto i! regime formale della porta aperta. Epperò pare ovvio che lo spediente del mandato è un c?~1promesso che, in atto, minaccia di distruggere il princ1p10. In conclusione: concesso che la Lega delle Nazioni debba per necessità contingenti, cominciare la sua· vita come la nuova madre-patria <lel!e sole colonie tedesche deve anche di esse tenere il governo diretto con nmmini~ stra~io~e e polizia ed esercito' misti, rinunzia~do all' intermediano .del mandatario ed assicurando il reale trattamento uniforme a tutte le Nazioni associate. Bib iotc~.1G '10 Bia'1co

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