Antonio de Viti de Marco - Problemi del dopo guerra

- 14 - Finora il popolo è stato tenuto e si è tenuto assente dalla politica preparatoria della pace o del!a guerra ; 1~ terribile esperienza delfa guerr~ dev_eavergli fa~t? sentire 1~ necessità di diventar partecipe d1 questa pohuca. Ecco 11 contenuto del nuovo indirizzo. Esso richiede certo parec· chie riforme essenziali per essere attuato. Una di questeJ la preliminare, è la legge elettorale. , . II sistema elettorale, certo, non da 11 contenuto della politica e delle riforme, e non può prenderne il posto, e non. deve diventarne il diversivo. Ma è altrettanto certo, che la forma dell'elettorato deve essere in armonia col contenuto della nuova politica, dando il diritto di voto e la possibilità di essere rappresentati in Parlamento, a tutti i cittadini, a tutti i partiti, a tutte le classi, a tutti gl' interessi che tendono. al rinnovamento della vita pubblica. ' La dissonanza che ancora esiste in Italia fra il regime elettorale a suffragio ristretto e a collegio uninominale e maggioritario, e le aspirazioni riformatrici della nuova democrazia, non potrebbe più oltre prolungarsi, senza gravi pericoli per il progresso pacifico del paese. Questo è il compito politico della Riforma elettorale a su'ffragio universale e a rappresentanza proporzionale. Quanto al voto alle donne, in Italia e in Francia sono ad esso contrari molti, anche di parte democratica, perchè temono che la donna diventi docile stromento elettorale del prete : preoccupazione che può essere· vera, e può anche essere una frase fatta. Ma la donna ha i suoi elementari immutabili istinti, tra cui è quello di avversare la guerra. Questo .istinto deve diventare una forza politica, superiore ad ogni• pregiudizio di parte. E se la democrazia ha voluto questa guerra per combattere le guerre future, non può desiderare che la forza pacifi~ta d~lla do?na re~ti m~teria inerte nei tempi' normali, perche po 1 reagisca d1sordmatamente 1 quando la guerrn Bibliote~a G 110 Bia'1co

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