Gaetano Gibelli - Considerazioni sopra un sonetto del Petrarca

- IUmore era del tutto chiuso; di che a quel tapincllo d' Amore fu for:r.a l' ammutirsi. Oh specchi veramente micidiali! l\1n il detto inlino ad ora è nulla. Amore si tacque, perchè vide che Laura vagheggiando sè medesima , per da tanto aveva la sua bellezza , c tanto si piaceva di sè medesima, che sè medesima faceva fine d'ogni suo de - siderio. Questo concetto, a far bene tutte le ragioni, è cosi alto e sublime che piìt oltre non potrebbe levarsi uman pensiero. SI ella , la mcrcè degli specchi, tutt.1 comprendendo la sun bellezza, reputava da meno di sè ogni altro obbietto; perciò ella si sarebbe creduta di mirar basso, al mirare all'amante poeta; a sè sola come a solo termine degno rivolgeva ogni suo desiderio; e in Ici sola ogni desiderio , il quale , secondochè dice l' Allighieri , è un cotal molo spù·itale, quetandosi finiva ; il che viene a dire , ch'ella di sè medesima (per un certo rispetto ) facevasi ultimo lìne. Onde si vede che se il Petrarca aveva in odio quegli specchi , ben avc,·a di che; n lui erano micidiali , c appunto percltè gli erano tali, ad essi era costrétto di fermare il pensiero; chè tale è la condizione della nostra natura che noi , anche mal nostro grado , rivolgiamo e fermiamo In mente a quelle cose che ci sono cagione di dolore. Di che si comprende quanto venga opportuno la lìsurn •·ipcli::.ione , o come b chiama Bnrtolommeo Cavalcanti nella sua Rettorica , rivigliamento. ,. Questi fur fabbricati sopra l ' acque ,, D' Abisso , e tinti nell'eterno obblio , , Onde il principio di mia morte nacque. Il poeta rivolgendo fra sè la cagione del disper.1to suo dolore , cioè a dire , gli specchi , è naturalmente concl otto a pensare dell' origine di quc' micidiali. Sovra l' ac-

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