Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

... . ', - ( .69 ) - Bizantino in pro loro; da sfidare gli esterni pericoli, e gl'interni ancora più gravi, per fondare . uno Stato italiano di tanti milioni .·. d'uomini che di lì a poco le altre province J d'Italia tutte non solam.en te possano a quello · · . , . unirsi, ma debbano per invincibile necessità. . -.. Or se co'testo non è da spe.rare, forza è temeré che _alla guerra, se guerra segue , alla vittoria, , ). se vittoria si ottiene, tenga dietro una nuova. partizione , un nuovo patto di santa alleanza, · · · ,.. ' diciatnolo pure, un nuovo .~tratta~o di Campo- ·, ·' formio ' d'al quale rin1angano almeno per ~ r c1ualche ~ tempo deluse le aspettazioni impazienti di taluni tra quelli che attendono· liberazione -al primo venir delle rondini, e ridono del vecchio occupante, co·me se già sgominato. Alle aspettazioni impazienti rivolgesi la mia parola, non già per incutere Jiffidenza delle buone intenzioni o delle forze fraterne ., ma per supplicare ~he l'amor patrio non si spcrda in rumori; c.he dia8i ai nemici di Italia il più. minaccioso segno di forza vera, il saper con- . • l. (tenersi : e questo perchè gl'inern1i dall~aspet- · tare non perdono, tna col non sapere aspet- . '

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