Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

,. - ( 65 ) - l • l ' ..... • l raggio, · il mo.to morale degli spiriti, fu che preparò il quarantotto , ed eceitò in chi non arna l ~ Italia un. arcano e prhna ignoto sgo- -, mento. Ma, checchè se ne dica, il senso che le troppo ripetute espre~sioni del pubblico desiderio fanno oggidì, non è di quello sgome~to che possa donarci baldanza. Io so che taluni esultano nel fingersi l'Austria impaurita, e già pronta a levare le tende : ma a'lla p'aura di chi dovete combattere, è pericoloso dar fede ; e cotesta credh_lità può farvisi ,insidia. A me · . metton paura le celie ehe veggo avventate' ( ' quasi fossero bombe , contro un nelnico agguerrito, accampato sul nostro terreno. Che se ,.. . dei Tedeschi , a chi ha·buon umore e sa l'ita- . ·.. liano perfettamente , è lecito ridere quando parlano ·italiano; quando so~o ·schierati in ba t- ~ · taglia, c'è poco da ridere. Io non dubito del valore italiano : ma il vero valore è cosa seria, · · · e non . lascia i vanti precorrer~ ai f~tti. Non dubito cpe gli sbagli di dieci anni fa saranno saputi evita~ ..e, che gli animi si terranno in fiducia ' concorde , no!! diffidando se ·non delle speranze improvvide e delle sorti secolarmente • l

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