Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

) . . . ~ ' ' l l ' . - ( 64 ) -;- se11e, e volerne altri ancora di somigli an ti, è un far. torto" alla serietà della nazione, un volgere quasi in celia le pubbliche calan1ità. ·In- ·~., nanzi iJ quarantotto 'anche le piccole dimostrazioni della coscienz'a pubblica risvegliatasi erano fino a u~ certo segno opportune, cotne _ . avvertitnento ai concittadini ed agli esteri : . l l "' · ~ · , : ·tna· il ripeterle ·dopo dieci anni, somiglia l ' • alquanto ai trastulli · carnevaleschi. . ~Trastulli. di sangue, perchè irritano chi può vendicarsi senza che altri po'ssn repritnere in tempo; perchè por~ go no pretes~o aviolenze che, di provocatriçi, pa- . i ono provocate; perchè ~c.uorano non solo i tin1idi \ ' e gl'incerti, rria· i previdenti ··e resi dall'esp e- ~ · . rienza severi· J)erchè sottraagono· forze vive · . ' ~.::.; . ' l ""\ ' delle quali il pa~se non sopr~bbonda. La ri-J 1, · , ·petizione degli a'tti medesimi, .per belli e grandi ' che nell'origine fossero ., ris~ca di rendersi ser-· c l ., ' t " l • vile e pedante; n è la storia si rifà. Io non in- : .· ~ .. , tendo coh questo detrarre al merito di quel • • ' • J l ·· civile cor~ggio che contrappo!lendo la ragione alla forza, va incontro ali~ pena siccome~ a .. , preiiliO, e vinCe col patire, e più delle stesse vittotie carnpali atterrisee. Gli atti di tale co~ · ... -' ... l r

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