Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

. . . ., • l . ( f 8 ) --- . è di ricevere in casa 'le arrni, de1le quali e' diffida, c che dureranno lungamente a diftì- · dare di lui'! · I.Je provincie di Nlaria Teresa sa- . ranno dunque eredità Jcl i)ien1onte, i succes-. sori di ~Iaria 1~eresa ne avranno compenso il · paese dov'è Carnpoforn1i0? ~1a se il fortunato . e accorto nepotc non vuoJe e non può in . \ tutto itnitare ' lo zio, se Pio IX non è. a I?~- ' nestrelle, perchè gli Austriaci in Marghera ~ Se non che io credo calunnia al senno del- -· l , l' Imperatore il voler interpretare la sua parola così, calunnia aneo alla cauta previdenza , dell' Austt~ia ; e intendendo che trattisi del fare il Veneto provincia stante da sè con un principe ·austriaco, cotne il Belgio con un re di stirpe tedesca , don1ando : I T'edeschi che fìn qui avevano uffi~i nel Veneto, sarann' eglino ' sfrattati tutti 'l Chi è che deve pagare i loro riposi? I Tirolesi sarann'eglino Lombardi o Veneti, o Austriaci ·puri ? La geografia e la li~­ gua non farà distinzione tra il Tirolo proprio e il 1',rentino ? Quanti consiglieri della sua , gente potrà avere il principe? Ma questo principe spiantato dalla sua patria, per generosa~

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