Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-29- « Le mie villorie vi fanno credere in me, cosi l'universo mi fa credere in Dio. lo credo in lui per ciò che veggo, per ciò che sento. Questi maravigliosi effetti della divina onnipotenza non son essi realtà così positive come le mie vittorie, e più di esse eloquenti? Cosa è mai la più .bella manovra a paragone del rotare de- ~ gli astri? E giacchè voi credet~ al genio , ditemi almeno, vi prego, donde venga nell'uomo <li genio quella invenzione d'idee, quella ispirazwne , quella veduta sicura e pronta ch'è di lui solo? Ditemene la causa . Voi l'ignorate, è vimenli. Lo spirito ci fornisce egualmente le idee di molti modi di pensare, come sono il credere, il dubitare, lo sperare , il temere ecc. Vi troviamo pure le idee ·ai volere, e di muovere il corpo in conseguenza del.la volontà. Finalmente se si trova nella nozione dello sp irito qualche difficoltà, questo non ci dà mi g lior ragione di negarne l'esistenza, che non avremmo di ne - gare l'esistenza del corpo sotto il pre testo che la nozione del corpo ha delle difficollà, ch'è molto malagevo le, e forse impossibile d ' appianare. Pet· esempio, nella nozione detto spi rito nulla v'ha che sembri più contraddittorio di ciò che racchiude la nozione stessa del corpo, cioè la divisibilità all'infinito d' una estensione finita . Ecco una ditlìcolLà maggiore, e un'assurdi là più

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==