Alla gioventù italiana

- 62diano fornirsi di tutte le cognizioni necessarie a un buon soldato, c ad nn aLile uffiziale. . Italiani sono, e sentono finaln1ente di esserlo. Il loro onore c amqr proprio è stato tocco. Dai doveri che loro incombono, polrebbono ad ogni momento essere chiama ti a difendere la patria, a cacciare dall'Italia i tedeschi , e gli svizzeri, a tener salro e purgato l'ecclesiastico dominio da ques.ti mostri e da tu t ti i loro S'cguaci. Qualunque poi sia l'intenzione del Sommo Ponte fl re ~ ·rispetto alle cose italiane, debbono i miei compatriotti stare l ungi dalle turbolenze; non i sviare il Sovrano che a riforme J?rocede; appoggiarlo anzi in ogni cosa, purchè coll'amore, colla dignità, e coi principi dalla nazionalità italiana imposti sia consuonante. N è sonno vi pigli o soverchia esaltazione di mente, giovani romagnoli: non rin1ettete punto dell' an1or nazionale che aveste siri qui portato~ degni mostratevi ognora più, di quanto si disse, e si scrisse intorno a voi. · L'Italia dinanzi alla mente vostra appresentate, per q.ncsta pronti siate in ogn' istante a brandire le armi, a volare là dove irrompono le schiere tedesche. Date a conoscere che i tentativi vostri non a riforme rivolti, non da egoismo persuasi~ ma a dar principio alla redenzione nostra diretti e condotti furono: che questo nobile scopo non isfuggirà dal vostro intelletto: che questo santo principio, pel volgere di qualunque tempo e cir<'ostanza, non sìete mai per dimenticare, o per ismenlirc c~' fatti; che per sua difesa vi batterete; per suo sostegno 1e alemanne armate affronterete~ che per esso il sangue vostro sino all'ultima goccia verserete. Italiani siate, non romagnoli!!! , \ N è irragionevoli tumulti, n è un disordinato entusiasmo, n è le trame gesuitiche e austriache vi travo.lgano; n?n date (lscolto a coloro fra di voi, che spargono calnnnle ~ per seminare la discordia e la diffidenza: sarebbero

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