Alla gioventù italiana

-46quali non s' chbe ~iguardo nel 'frattato di Vienna, che necessariamente VI ostavano. Gl'Italiani che tornavano all'obbedienza de' primi loro dominatori, furono peggio governati di quello che fossero e innanzi e durante il reggimento dei Buonapartiani. . In punto a politica continue vessazioni esistevano; le leggi metà alla francese, metà all' italiana; nuove gravezze imposte, il sospetto e le delazioni, norma dei go- , vernanti. M'a quali speranze furono realizzate, quali promesse tenute ai popoli che s'.incitavano a prendere le , armi contro l'oppressione di Buonaparte? Fecero i sovrani correre alla guerra i popoli loro , predicando volere l'indipendenza) delle nazioni , volere che ritornassero nei con.fini dalle costumanze, dalla lingua, dalla natura stabiliti; volere che gli amatissimi loro sudditi tolti foss.ero e liberati dalla napoleonide servitù, cd oppressione! Per Dio, sì, che Napoleqne era un oppressore, un usurpa tore, se volete! ma quali erano essi ? qual nome n1eritavano eglino? o qual veste indossavano? L'indipendenza volevano delle na'zioni; ma qual ne fosse la sostanza, e in che consistesse, sei sanno i Milanesi ·che mandarono depHtati a Parigi dall' imperatore Francesco per ottenerla; sel sa Venezia, sel sa Genova , sel sa Polonia, sel sa Italia! Ecco gli elemen~i che dovévano fare risorgere la tranquillità fra le nazioni straziate, che intesi erano a serbare la desiderata pace P- felicità. Qnesto si fu l' inganno in cui caddero i popoli , e i potentati Europei ne sùgghignavano. , ' Proclamarono altamente la pace, e pace volevano , ma a modo loro foggiata, di stupidezza cioè, di usurpazione, di corruttele, di dispotismo. Stanchi er'ano della guerra, n è la volevano; ma con Napoleone, con quegli ~

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