Alla gioventù italiana

Il~ .\ :\ ~' o' t..\ z l () ~ l Indipendenza nbhia gi;, trionfat.o, c rhc prr .con~cgnr.nza la necessità che più forte ne st.rJgnc,que1la sta dt togltcrt' dalla mente nostra i pregiudizi che ci tengono in uno stato di separazione l'uno dall'altro~ e di spingere più innanzi che fia possi h ile gli espedienti che possono acct'- lcrare i l movimen lo italiano. Cacciato che avretno il tedesco, fattici indipend enti~ colle circostanze sott' occhio, e non con quelle che ora dalla immaginativa ci vengono suggerite, non rinsciri1 iliflìcile adottare il reggimento, c le divisioni politiche che più opportune saranno al nostro ben essere. Lnngi dai fa t ti molto si travede, si sogna, si pronostica~ molto si discute e si va confutando; e non tutti Jìosseggono o la n1cute o la sapienza o la erudizione storica di Gioberti; necessarie per potere in simili ardue materie cogliere se non il vero punto, quello almeno che più gli si avvicina. Per non dare nello stesso errore, io non ho voluto parl<1re che dei soli elernenti, dal cui complesso può derivare la rigenerazione nostra, offercndola alla gioventù italiana, n eli~ quale stanno tutte le nostre speranze e tutte le nostre forze. In un allro scritto che sino da qnesto momento io mi sono prefisso di rendere di pubblica ragione, verrb svolgendo più amplamtnte gli stessi argon1enti che ho distorsi in questo libretto, fermandomi anche a parlare alquanto sovra gli accennati scrittori. Farò noto allora chi io mi sia, invitando. ognuno a rispondermì. Prin1a di metter fine a questa nota. c.onviene ch' io c:•ldan:enle .r~ecomandi una cosa ai miei g:ovani connaztonah, e c1oe; che qualunque libro si facc iano eglino a l egger~, il q~ale versi sulle presenti faccende italiane , p~--oc urino ess1 con ogni possa loro di formarsi una opinlonc ~o la , nna nnità d'idee, acciocchè tutti i nostri

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