E. Ruggeri - Della ritirata di Giuseppe Garibaldi da Roma

7 all' infelice nostro paest', la reazione allora fosse in tal modo imbaldanzita per r a-rpoggio delle · baionette· straniere da far svanire ognì sper~nz~ in c'bi fosse stato meglio che Garibaldi in(ormato qelle cose, o meno di lui ardente di libertà. Anche a Roma era occorsQ un non dissimile partito. . E~li è certo _che. f!lvvi. parola ~i càmbinare l' usèita dalla città ._:. giudi..- ,. cata ornai Inutile la res1stenza - e trasferire la sede del governo a Spol~to, posto' favorevolissimo, e non ancora occupato dagli austriaci, <?Ye. tentare nuovamente le ·sorti d~lla guerra~ entrando in questo divisamento oltre a Garibaldi, anche il generale in capo · Roselli, e perfino aJcun'o dei Triumviri. E per verità Garibaldi non si recò a ·caso con le sue· genti a s. Giovanni Laterano, ma in seguito d'intelligenze passate col quartier-generale: e dis~e --e eredette per fermo, non essere la sua legione che la vanguardia del resto dell'armata; ed attese invano fino a notte ish"ttzior.:i piu prer._1:se, anche dopo aver ricevuto il rescritto dell'Assemblea che conferiva a lui ed a Roselli pieni poteri su tutto il territoriò deHa · repubblica romana. Pe.rciò la sua partenza non avvenne che alla notte del 2 1ugliQ. · Ecco quanto ass~risçe ~n . proposito B. Del Vecchio· ,nel suo racconto storico sull'assedio di Roma : (< Mazzini fu dolentissimo della dedizione della ·città e dé1 totale scioglimento dell' Asse~blea, chè sua m~nte era di resistere, se non in Roma, altrove. . lnfatti .. fra i suoi proponimenti era pur quello di trasportare a)trove la . sede dell'Assemblea, accompagnata dall'intera armata, la .quale senza dubbio sarebbe stata seguitata da numerosa quantit~ ~i fl?- polo; e per siffatto modo la vera guerra di popolo accendendosi, ayrebbe incendiato l' intero spirito delle Marche e clelle Romagne. · pMnte quàndo che sia ad una terribile riscossa. lp. sul principio l'Assemblea tentennò, e quando avrebbe forse determinato di seguitare il salutar consiglio, non v'era più tempo (??), perchè le truppe nemiche opponevànsi colla loro entrata ad ogni intrapresa. . » . Ma senza dubbio vi entrò la mala fede~ : ed il tempo perduto ·in quella giornata che avrebbe forse potuto portare 'dei vantaggf r. incalcolabili. nòn valse che ad infiammare gli animi, a far rivivere - l'entusiasmo per la Rèpubb1ica, ad aumentare poi la legione di Garibaldi dei militi Vùlontariamente sopravvenuti, e sfuggiti alla · rigorosa sorveglianza de' loro capi ; mentre poi la lil)ea roma.na,- 1• -artiglieria e gli altri cor pi furono chiusi in Castel S. Angelo o nei quartieri, studiando ammansare in questi bravi difensori ,di Roma il furore della riscossa, con mendaci promesse d'una vantaggiosa capitolazione, o di compenso..•• ! · .. · ' Vi ebbe perfino chi credette nei francesi r intendimento di rispettare quell'armata .ehe H aveva combattuti; e 'l~ vane e ri- /

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