E. Ruggeri - Della ritirata di Giuseppe Garibaldi da Roma

46 ' dei venduti oppressori della · Romana Repubblica, e ·rilàsciato fi.. nalmente da questi avea giurato di morire sulle. macerie della conculcata libertà dei popoli. 1 · Prima che fosse menato a morte la setta clericale volle essa pure la propria parte nel tormentare l' infelice, ed il cardinale legato di Bol_o~na ordi~ò gli. veni~se raschiata co! ferro la tonsura e le estrem1ta delle r dita, gtusta d barbaro ed Inumano costume del moderno cattolicismo. - Sul luògo d'esecuzione pronunciò nullameno parole_di perdono ai proprii nemici, e di eccitamento per gli Italiani a continuare nella santa opera di redenzione, finchè i nobili detti furono tronchi dal piombo mort~le dell'austriaco. Di molti altri ufficiali e soldati che accompagnarono Garibaldi fino all'ultimo giorno, oggi stesso non si conosce la fine. Partitisi da lui furono scoperti dal nemico, e cacciati per boschi e per paludi : e da l ungi presi di mira ed uccisi come fiere, è fama rìman~ano pur tuttora insepolti in quelle- terre deserte, a pasto dei corvi. · · · , l ... • \ · . .. . l \ . FINE. · ...

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