E. Ruggeri - Della ritirata di Giuseppe Garibaldi da Roma

" ' . 8 ' dicole proteste che vennero poi, provano abbastap,za le amare~ze, per lo spiacevole disinganno. - . A tanto e plu oltre trascina I' ambizione . · · ! d. ., . . r, . La confusione .era succedut~ alle Iscordanzc g1~ · Ins?rt~ . ~~a i capi dell'armata che poi r~masero -~, Roma, e Gartb?Jdi gtu~tcando nociva ai suoi progetti una ptu lunga aspettazione decise di lasciare la città. . . . Alle 8 ore della sera fu dato Il segnale · della partenza.. La · legione italiana, due reggi!Denti di .drago~ i, pe\ò incomplc~i e senza ufficiali molti drappelli de' var1 corpi dcll armata difìlarono tacitament~ fuori' della Porta s. Giovanni, e seguendo la circon-· ~ vallazione si posero in marcia sulla via T'ibu1'tinn.; innum-erevoli tcarri di bagagli e. di munizi?ni furono condott! dietro quest~ ' truppe; in tutto SI contarono ' Intprno a 4,?00 fan h ed 800 cava! h, che dopo aver marciatq tutta la notte, all alba del 3 campeggiavano a Tivoli. · · l francesi', abba,ndonaii alla gioia del 'prossi;mo trionfo, sognando · forse le vendette e le persecuzioni che poi per opera loro a Roma . seguirono, avevano omessa la consueta vigilanza , e ]asciato scoperto · ed in balìa a Garihaldi il cammino ad evadere. Guida l' animoso 'Cicerùacchio accompagnato <la parecchi altri romani , l' oscurità delJa notte aveva· favorita r impresa. . II. ' Divise le truppe ln due legioni, ed incorporati i militi"npovinella seconda, . vèrso le 4. pom. Jevossi il campo da Tivoli, e tutta Ja colonna si rimise in marcia. La sera trovò i garibaldian-i nei · dintorni di Monticell~, ove passarono la notte successi v~: r indomani . a 1\fontcrotondo·: e rli là' il 6 attraversando la vi·a Salara sulla direzione di Poggio Mirteto, e quindi valicando le minori catene c~e sc.en?ono e si. dir~ mano dalla grande· dell'Appennino, dopo 1 unghisstme . marcie, disastrose ·per lo sproporzionato attiraglio, che spesso f~1 segregato dal~ e legioni e costretto a cercar strade rotabili , · con J?Crtcolo . d~· . ess~re predato, il 9 'luglio arrivarono a Ternì, affranti- e malmenati . dai disagi e dalle privaziòni. . ' ~~r questa marcia, corne per quellé che 'seguironQ, il generale.. f?rs ~~eh~, per no !l rec~r soverchio impaccio alle Comuni, a · cui r1usci~a gta graye d_ ear.tco dei viveri e dei foraggi avea disposto 'si all?gPr~sse negli orti dei conventi-, allorchè non longi dai luoghi in cu1 s1 gutngeva. se ne rinvenissero : e ciò quasi sempre accadde per esse~e .numerosi nell~, terre romane. In ·ogni ~ltro caso però po• n~asJ l! ca~pOJ ove ptu cad~sse in acconcio, sembrando fermo volere d~ . GarJbal~t che la sua truppa riposa~ alla ca~pagna, a cielo ' ( ,

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