E. Ruggeri - Della ritirata di Giuseppe Garibaldi da Roma

.. 6 C'o mposto alla · calma const~eta, Garih~ldi, dali: alto del!e mura · ~ di S. Giovanni esaminava le l~nce nelllJc~e; egh avea In quel momento decisa la partenza : era il 2 t uglto. L'odio implacabile. allo straniero per cui l'Italia nostra *getne nella servitù e nella sctagura, la gallica mal a fede troppo nota pei fatti del 3 giugno e pel seg~Jito, . is~i~arono ~ Garibaldi. il di~e.- . gno di abbandonar Ròma , e d t aprirSI d passo 1n mezzo ai nemici, abborrendo di piegare il cono ai patti del vincitore ed a qualunque costo intento a condurre i suoi in terra italiana, ove deposte le armi, p~tessero però anche una · volta servire alla sperata ri: __ .scossa. Egh non poteva avere, e· non aveva fondate speranze dt " vantagg·i italiani collegate al concetto di lasciare la 'città eterna .con sì picco'e forze, ma solo volle, -coi rQezzi che stavano in sue , mani, trarre a salvamento gli uomini che lo avevàno seguito in tutti i pericoli, in tutti i disagi, e serbare incontaminato l'onore di que11a legione, che tante simpatie .aveva di se lasciate neJ~e can1pagne di Lombardia e di Roma. E del resto non ignorava, che come lui ognuno -de' suoi avrebbe sdegnato ogni patto collo straniero invasore, o con altri governi d'Italia che avessero avuto · parte aHe patrie sciagure: - Deporre le armi in terra italiana. E bencbè l~ cose d'Italia - volgessero già inevitabilmente al trista fine a cui oggi sono pervenute, nullameno Venezia, l'invitta. Venezia avea decr~tata la resistenza ad o~ni costo. Campo più ,àello a chi avçssé ancora una vita da sacrificare alla patria cadente non. rimaneva in Italia: ed il generale vi fissò la mente, e tutti i suoi lo compresero': e tutti, meno i tristi, lo seconrlarono nella generosa intrapresa. · Riferisco le parole del ministro della . guerra generale Giuseppe Avezzana, in una sua lettera ai Genovesi. Così scrive: « Da quanto .e oH (Garibaldi ) dice1'a, . voleva tentare -di guadagnare gli Appet?n•ni. per gitingere su l Po, e di là portarsi a Venezia. DiG csa~rhsra Il suo voto.... ! » . < Che se nel seguito un lampo di speranza halenò innanzi a l~11, e fece. ch'egli aneo una fiata si attentélsse di chiamare alla r1vol~a, contro to straniero e il mal goyerno, i popoli in mezzo ai 9ua~1 e pass:.tto - obbliando in tal maniera, per generosi sensi. , 11 disegno prim~tivo - fu perçhè lettere scriltegli ·da Firenze gli promettevano 901 colori i più vivi indnbitabilc l'insurrezione dì t~t~a !a 1,oscana, e perchè ancora uon1ìni, che si dice·vano hitluen...· ttss•m•,. ~~n preghiere riuscirono a persuadernelo. Doveva egli ri.. fi utarviSl . . . . . ' E ne vennero ~marissime .delusioni, per quelli éhe inavvedu... t~mente ve lo trasc~narono; con ciò sia éhe oltre agli ostacoli che st vedranno, __ oppostt daJia setta dei moderati, funesta mai sempre

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