Francesco Bottoni - Orazione funebre in lode del sacerdote Antonio Coli ...

a tante virtù, innanzi a tanti n1eriti i difetti tanto connaturali all' uomo, o d' in1peto nel discorso, o di dissonanza colle opinioni altrui, non n1ai però col vero patriottismo pel pubblico bene? Ogni uomo, ogni eroe, grida un santo Padre , humano pulvere sordescit, Se qualche vile osasse solo ricordarli nel Coli, venga, se ha coraggio, venga a strappare da quel feretro gli allori della scieuza, il voto della patria, i meri ti di Religione . . . . . . . . . .· . . . Ah! no I che l' invidia . e la n1alignità si arretrano confuse innanzi questa n1oltitudine rispettabile dl cittadini, accorsi per gratitudine ad onorare la cara n1emoria di sì illustre . concittadino. Concittadino, il cui norne a fianco dei Collenucci, dei Si~oni, dei dal Monte, e tanti altri gloriosi, aumeuta la schiera l deì figli celebri della nostra patria. Antonio Coli tutto consacrò a questa patria. L' ~lto ingegno, il .. vasto sapere, il grado secerdotale potevano elevarlo a n1igliori sorti sotto altro cielo. Ma il suo gran cuore lo incatenò alla sua Pesaro. : confidò a soli scritti le ricchezze del suo sapere: e le sole celebrità della sua scuola il Conte Perticari, il Conte Carnevali, il Sacerdote Merloni, il Conte Paoli colla fan1a della loro sapienza, o delle opere loro resero per la Italia tributo di onore al gran Maestro. Coli Sacerdote, come. se niuno itnpegno Io tenesse in1n1erso nelle scienze, lo. tenesse occupato nelle cattedre, più ore del giorno consacrava al culto Divino

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